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Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’Emilia Romagna
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Farina di granturco, acqua, lievito e sale.
Referenze bibliografiche
- Artocchini C., Il Folklore Piacentino, U.T.E.P., Piacenza 1971, pag. 404.
Territorio di produzione
Val Tidone, provincia di Piacenza.
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Cappelletti all’uso di Romagna PAT Emilia Romagna
Cappelletti Scriveva nel 1811 il Prefetto di Forlì: “L’avidità di tale minestra è così generale, che da tutti, e massime dai preti, si fanno delle scommesse di chi ne mangia una maggior quantità e si arriva da alcuni fino al numero di 400 o 500″…
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Sbricciolina o sbrisulina PAT Emilia Romagna
Farina bianca, farina gialla, burro, strutto, zucchero, tuorli d’uovo, scorza di limone, sale, vino bianco secco. Disporre la farina bianca e gialla, lo zucchero, sulla spianatoia, aggiungere il burro, lo strutto, le uova e la buccia di limone bagnando a poco a poco col vino bianco. Lavorare la pasta, spianarla e metterla in una teglia…
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Ciaccio PAT Emilia Romagna
Il ciaccio della vallata del Dragone risale agli ultimi decenni dell’800, le famiglie alternavano questo povero cibo alla polenta di castagna o di mais. Il ciaccio si chiamava “salada” dalla forma rotonda che ricorda il sole, ovvero dalla forma dei vecchi “stampi” di rame rotondeggianti. Il ciaccio come si fa ora entra nell’uso comune negli…