Tagliatella bolognese PAT Emilia Romagna

Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’Emilia Romagna

Pasta sfoglia di farina e uova. Dopo aver preparato la pasta a base di farina e uova, la si spiana e la si lascia leggermente appassire; la si avvolge su se stessa e si tagliano strisce di pasta con la larghezza di mm 7. Il condimento (ragù) viene preparato con: cartella di manzo, pancetta stesa o lardo, carota, sedano, cipolla, salsa di pomodoro e vino bianco/rosso.

Tradizionalità

Il loro nome deriva dal verbo “tagliare” o “affettare”, dato che si ottengono stendendo la pasta in sfoglia sottile e tagliandola, dopo averla arrotolata. Il 16 aprile 1972, con atto notarile, è stata decretata la misura aurea della tagliatella. Nell’atto notarile si sancisce che la larghezza della tagliatella è pari a 8 mm (cotta). Una misura che corrisponde alla 12.270esima parte dell’altezza della Torre degli Asinelli.

Curiosità

Secondo una leggenda bolognese le tagliatelle sarebbero state inventate nel 1487 dal bolognese mastro Zefirano, cuoco personale di Giovanni II Bentivoglio, in occasione del matrimonio di suo figlio Annibale II Bentivoglio con Lucrezia, figlia naturale di Ercole I d’Este, duca di Ferrara.

Durante il ventennio fascista lo scrittore Filippo Tommaso Marinetti, come atto paradossale di provocazione, propose l’abolizione delle tagliatelle e dei maccheroni perché considerati cibi “antivirili” ed “antiguerrieri”.

Territorio di produzione

Bologna e provincia

Sbricciolina o sbrisulina PAT Emilia Romagna

Farina bianca, farina gialla, burro, strutto, zucchero, tuorli d’uovo, scorza di limone, sale, vino bianco secco. Disporre la farina bianca e gialla, lo zucchero, sulla spianatoia, aggiungere il burro, lo strutto, le uova e la buccia di limone bagnando a poco a poco col vino bianco. Lavorare la pasta, spianarla e metterla in una teglia…

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Coppo all’emiliana PAT Emilia Romagna

Dolce a base di zucchero, burro, latte, uova, stecca di vaniglia, chiodi di garofano, scorza di limone e cannella. Porre a fuoco il latte con la stecca di vaniglia, il chiodo di garofano, un pezzetto di cannella e scorza di limone. Lasciarlo bollire sino a che si sarà ridotto di circa un quinto. Levare poi…

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