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Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’Emilia Romagna
torta di tagliatelle, torta rizulena, torta récia, taiadela
Farina, uova, mandorle, burro, zucchero e, a seconda della provincia, amaretti. Fare una normale sfoglia con farina e uova e ricavatene delle tagliatelle sottilissime come capellini. Preparate quindi la pasta frolla con 300 gr. di farina, 3 uova, 150 gr. di burro liquefatto, 150 gr. di zucchero e la scorza grattugiata di ½ limone. Impastate bene e, senza lavorare troppo, dividete la pasta in due parti disuguali : con quella più grande foderate uno stampo precedentemente imburrato, e sistematevi dentro uno strato di tagliatelle. Cospargetele con 50 gr. di zucchero, 50 gr. di cioccolato sminuzzato, 50 gr. di mandorle triturate e qualche fiocco di burro. Continuate con altri strati di tagliatelle e di condimento fino all’esaurimento degli ingredienti. Con l’altro pezzo di pasta frolla ricavate un disco con cui ricoprirete le tagliatelle, facendo ben aderire i bordi tutt’intorno. Spennellate la superficie con rosso d’uovo infornate in forno di medio calore per circa mezz’ora.
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Tradizionalità
La Torta di tagliatelle è un dolce tipico della tradizione emiliana. E’ molto conosciuta nei paesi dell’Appennino Tosco-Emiliano, ma è anche molto diffusa nel reggiano, modenese, forlivese, ferrarese e persino nella provincia di Mantova (dove viene preparata senza il guscio di frolla).
Curiosità
E’ una torta antica, pare che abbia origini rinascimentali e che le “tagliatelle fini” che ne decorano la superficie non siano altro che un omaggio alla bionda chioma di Lucrezia Borgia, signora del Castello Estense di Ferrara per quasi un ventennio.
Referenze bibliografiche
- Vittorio Tonelli, A Tavola con il contadino romagnolo, 1986 Grafiche Galeati;
- Contoli, Guida alla veritiera cucina romagnola, Officine Grafiche Calderini, 1972;
- M.A. Iori Galluzzi- N. Iori, La cucina reggiana , Padova, Franco Muzzio editore, 1987;
- La cucina maestra. Ovvero metodo facile per cucinare esposto chiaramente con l’aggiunta di ricette per la compilazione e la conservazione dei cibi, Reggio Emilia, L.Bassi, ed. 1984.
Territorio di produzione
Prodotto comune a diverse province del territorio regionale.
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Cherseinta sotto le braci PAT Emilia Romagna
Focaccia bianca cotta sotto braci. Farina bianca, un trito di aglio, lardo, sale, origano e un pizzico di lievito di birra. Si amalgamano gli ingredienti e si lascia lievitare. Si spiana all’altezza di un dito e si cuoce nel caminetto, sotto le braci, per almeno mezz’ora.
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Ciambella reggiana PAT Emilia Romagna
Nella cultura contadina il dolce compare solo per le grandi occasioni, la presenza dei dolci scandiva gli eventi più importanti della vita famigliare: matrimonio, battesimo ed altre circostanze di festa. Si trattava in genere di preparazioni dolciarie semplici che solo l’accostamento studiato di umili ingredienti trasformava in vere ghiottonerie. Spesso i dolci contadini erano dei…
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Sbricciolina o sbrisulina PAT Emilia Romagna
Farina bianca, farina gialla, burro, strutto, zucchero, tuorli d’uovo, scorza di limone, sale, vino bianco secco. Disporre la farina bianca e gialla, lo zucchero, sulla spianatoia, aggiungere il burro, lo strutto, le uova e la buccia di limone bagnando a poco a poco col vino bianco. Lavorare la pasta, spianarla e metterla in una teglia…