Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’Emilia Romagna
tortei ad fareina ad castagne
Pasta ripiena di farina di castagne, latte, condita con burro, ricotta, noci.
Si prepara la pasta con la farina, le uova, l’acqua, il sale; si stende a sfoglia e si taglia a strisce di 15 cm. Circa di larghezza e 30 cm di lunghezza. Si dispongono sopra alla pasta le pallottoline di ripieno ottenuto stemperando la farina di castagne con il latte. Si piega la sfoglia, si tagliano i tortelli in quadratini e si schiacciano i bordi per evitare la fuoriuscita del ripieno durante la cottura. Si cuociono in acqua bollente per circa 15 minuti, si scolano e condiscono in una zuppiera con un condimento ottenuto amalgamando la ricotta di pecora, un po’ di burro, un pizzico di sale e le noci spellate tritate fini.
Referenze bibliografiche
- Carmen Artocchini “400 ricette della cucina piacentina”, Editore Gino Molinari 1977;
- P. Fava “Come si cucina nel piacentino”, ed. TIPLECO 1967, pag. 16.
Territorio di produzione
Zona montana della provincia di Piacenza.
Castagnole PAT Emilia Romagna
Le castagnole, come tutti gli altri dolci di carnevale venivano consumate fino alla mezzanotte del martedì grasso, prima che suonasse la lóva, la campana che indicava la fine del carnevale; dopodiché, anche se avanzavano, ci si asteneva dal mangiarle per rispettare il digiuno del primo giorno di Quaresima.
Bomba allo zabaglione o di Canossa PAT Emilia Romagna
Frittelle di farina di castagne PAT Emilia Romagna
Farina di castagne, strutto/olio di oliva, sale, uva secca e pinoli. Si amalgamano tutti gli ingredienti ottenendo così una morbida pasta che verrà gettata, a cucchiaiate, nello strutto bollente. Oggi lo strutto può essere sostituito da olio.