Caratteristiche botaniche:
Nome comune: Mimosa
Famiglia: Mimosaceae
Pianta monoica/dioica: dioica
Portamento: arboreo
Foglie: sempreverdi, composte, di tipo bipennato. Le foglie , lunghe fino a 15 cm, sono composte da numerosissime foglioline di aspetto piumoso e molto sottili, sessili e di colore verde-grigiastro
Fiori: ermafroditi, di ridotte dimensioni, giallo intenso, riuniti in racemi, profumati. Alla fine dell’inverno, inizio primavera
Frutti: legumi non più lunghi di 10 cm e larghi 1-2 cm con strozzature tra un seme e l’altro
Periodo di dispersione del polline: G F M A M G L A S O N D
Impollinazione: entomofila
È una pianta originaria della Tasmania, in Australia. Per le sue meravigliose caratteristiche come pianta ornamentale ha avuto un facile sviluppo in Europa dal XIX secolo dove a tutt’oggi prospera quasi spontanea. In Italia è molto sviluppata lungo la Riviera ligure, in Toscana e in tutto il meridione, ma anche sulle coste dei laghi del nord. È una pianta molto delicata che desidera terreni freschi, ben drenati, tendenzialmente acidi soprattutto per una buona fioritura. Cresce preferibilmente in aree con clima temperato, teme inverni molto rigidi per lungo tempo sotto lo zero che possono provocarne la morte.
Acacia dealbata è propagata per seme con facilità, mentre la talea è pratica poco usata a causa della bassa radicazione delle marze. Diffuso è anche l’innesto che sfrutta semenzali della congenere Acacia retinoides.
La pianta ha un rapido metabolismo nell’acqua, è quindi buona pratica tagliare quanto prima un pezzetto dal punto di taglio e tenere in abbondante acqua con alcune gocce di limone per correggere l’acidità; 10 gocce al litro vanno bene.
Dal 1946, per iniziativa della parlamentare comunista Teresa Mattei, in Italia il ramo fiorito di mimosa viene offerto alle donne il giorno dell’8 marzo per la Giornata Internazionale della Donna. Il nome di mimosa è usato anche per l’omonima torta che si usa preparare nella stessa data. A Pieve Ligure, a pochi chilometri da Genova, nel mese di febbraio si svolge una sagra dedicata interamente a questa pianta.
I mazzetti di mimosa o Acacia dealbata che acquistiamo a marzo per le strade provengono da coltivazioni fatte in serra dove le mimose sono allevate appositamente per la produzione del fiore reciso, ma la mimosa è soprattutto una bella pianta da giardino che non ha controindicazioni se non quella del clima. Può vivere infatti all’aperto nell’areale dell’ulivo o per alcune varietà anche in zone leggermente più fredde; si trovano infatti in Liguria, in Toscana, nelle Marche, in tutte le regioni a sud e nei microclimi dei grandi laghi del nord. Eccezionalmente può sopportare temperature di -10/-12 gradi purché di breve periodo.
Un albero dalla chioma rotonda
L’Acacia dealbata è un albero sempreverde, originario dell’Australia da dove fu portato in Europa nel 1824. Se lasciato al naturale forma una chioma rotonda alta 10/15 metri, nelle zone di origine sono segnalati alberi alti anche a 25/30 metri. Le foglie bipennate sono composte da piccolissime foglioline morbide al tatto e di colore che va dal verde chiaro al glauco a seconda delle varietà. Hanno la caratteristica insolita di richiudersi durante la notte, in giornate fredde o durante dei forti temporali. I fiori fatti a capolino sono piccoli, raccolti in glomeruli, di colore giallo più o meno accentuato e profumatissimi. Sono talmente numerosi che quando la pianta è in pieno fiore da l’impressione che sia un grande pallone giallo.