Riserva Naturale Orientata e biogenetica Guadine Pradaccio – Emilia Romagna

Fonte @Raggruppamento Carabinieri Biodiversità

La Riserva, costituita da un circo glaciale risalente all’ultima glaciazione, si sviluppa fra i 1195 e 1796 m s.l.m. ed è circondata dai Monti Sterpara (1610 m s.l.m.), Aquila (1780 m s.l.m.), Brusà (1796 m s.l.m.)  dalla catena del Roccabiasca (1727 m s.l.m.).

Il termine “Guadine” deriva dal nome dell’omonimo Passo situato nella zona di crinale della Riserva e significa “zona di guado – passaggio”. Il nome “Pradaccio”, invece, trae le sue origini nel termine “Prataccio“, denominazione data ad un antico lago che ora è presente allo stadio di torbiera, la “torbiera del Prataccio” o “torbiera di Roccabiasca”. Il medesimo nome è stato poi dato al lago attualmente presente all’interno della Riserva: un invaso semi-artificiale realizzato per la pesca sportiva nel 1959. Il lago Pradaccio, situato alla quota di 1362 m s.l.m., ha una superficie di circa 3 ha e una profondità massima di 5 m; il suo emissario è denominato Torrente Parma delle Guadine o Parma di Francia (che insieme ai torrenti Parma di Badignana e Parma del Lago Santo dà origine, una volta confluiti tutti insieme, al torrente Parma).

HABITAT

Habitat di interesse:

  • Habitat 9130 Faggeti dell’Asperulo-Fagetum. Faggete (Fagus sylvatica), pure o miste con Abete bianco (Abies alba)
FLORA

La formazione arborea è costituita da bosco misto predominato da Faggio (Fagus sylvatica), con presenza di Abete bianco (Abies alba), Acero montano (Acer pseudoplatanus), Sorbo degli uccellatori (Sorbus aucuparia), Sorbo montano (Sorbus aria),) intermezzato da praterie d’alta quota, torbiere, brughiere a mirtillo (Vaccinium myrtillus e Vaccinium uliginosum) e formazioni di rupi). Le formazioni lacustri presentano degli endemismi unici per la regione come, ad esempio, il Trifoglio d’acqua (Menyantes trifoliata). Le principali specie erbacee presenti nella riserva sono: Primula appenninica (Primula apennina) (specie d’interesse comunitario prioritaria), Scarpetta di Venere (Cypripedium calceolus) entrambe strettamente protette dalla Direttiva UE Habitat , nonché il Caprifoglio alpino (Lonicera alpigena).

FAUNA

I mammiferi di grandi dimensioni presenti sono il Lupo (Canis lupus) ed il Capriolo (Capreolus capreolus); nel gruppo dei micromammiferi, degna di nota, è l’Arvicola delle nevi (Chionomys nivalis), tipica delle praterie di altitudine. Tra i chirotteri si trovano il Ferro di cavallo maggiore (Rhinolophus ferrumequinum) e minore (Rhinolophus hipposiderus), il Vespertilio di Blyth (Myotis blythi) e molti altri, tutti protetti dalla Direttiva UE Habitat. Le specie di uccelli di interesse comunitario che sorvolano i cieli della Riserva sono n.8: Aquila reale (Aquila chrysaetos), Falco pecchiaiolo (Pernis apivorus), Tottavilla (Lullula arborea), Calandro (Anthus campestris), Succiacapre (Caprimulgus europaeus), Balia dal collare (Ficedula albicollis), Averla piccola (Lanius collurio). Recente la scoperta di due specie di Coleotteri Curcilionidae.

Per ulteriori informazioni riguardo le norme di fruizione della riserva, il centro visita e le attività in corso visita rgpbio.it Riserva Naturale Orientata e Biogenetica Guadine Pradaccio

Vedi Classificazione Aree Naturali Protette

Riserva Naturale Biogenetica Gariglione Pisarello – Calabria

La Foresta ricade nella zona del Fagetum ed è proprio il Faggio la specie più diffusa in consociazione con l’Abete bianco, la mescolanza è sia a singoli pedali che a gruppi.  Evidente è l’alternanza dei cicli di produzione tra le due specie, infatti nelle zone ricoperte dove ci sono abeti adulti è il Faggio che trova condizioni ideali…

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