Biscotto esse PAT Friuli Venezia Giulia

Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Friuli Venezia Giulia

Prodotto dolciario da forno composto da farina doppio zero di grano tenero, burro naturale, zucchero, uova, vaniglia, sale e bicarbonato di ammonio. A questa ingredientistica base si aggiunge (prendendo qualche esempio), a seconda della località di produzione, il limone a Enemonzo, la marsala a Forni di Sotto.

Impastare il burro e lo zucchero fino ad ottenere un impasto omogeneo. Unire il sale di vaniglia, il limone ed il bicarbonato di ammonio, amalgamare le uova una alla volta. Incorporare la farina prestando attenzione di non lavorare troppo l’impasto. Si lascia riposare l’impasto. Una volta veniva riempita con l’impasto la siringa attrezzata con la bocchetta a stella. Si siringa e si taglia un pezzo della lunghezza di 9-10 cm., dandogli poi a mano la forma ad esse, esercitando sui 2 cm. finali di ogni estremità una pressione opposta all’altra. Si pone poi il prodotto sulla teglia da forno per cuocerlo per 18-20 minuti (a seconda dello spessore dell’esse) alla temperatura di 200°-220°C.

Tradizionalità

Nel lontano 1923 Emilio Bonanni, titolare del piccolo panificio di Raveo, uomo intraprendente e attivo, per curiosità e per allargare l’offerta quotidiana del pane, incominciò a produrre pochi chilogrammi mensili di questo originale biscotto, dalla forma particolarmente strana ad “esse”, da questa forma creata in modo casuale prese poi il nome il biscotto.

In pochissimo tempo complice la stranezza estetica e la sua bontà e fragranza, il biscotto viene con piccole varianti ingredientistiche confezionato da alcuni laboratori della Val Tagliamento,  i Nassivera a Forni di Sotto, i Fachin a Priuso di Socchieve, i Pivotti e i De Marchi ad Enemonzo. Successivamente agli inizi degli anni ’50, dopo la II° guerra mondiale, moltissimi laboratori di panetteria e pasticceria della Carnia iniziano a produrre biscotti, ma uno solo viene confezionato ed inserito nella produzione sistematica quasi da tutti: l’Esse della Carnia.

Territorio di produzione: Area della Carnia.

Miele di Tiglio del Carso PAT Friuli Venezia Giulia

Il tiglio e’ da sempre presente nell’altopiano carsico come varietà spontanea rappresentando perciò il simbolo delle popolazioni locali e da sempre dal suo nettare viene ricavato il miele di tiglio che ha proprietà balsamiche e rilassanti. Da un avviso di concorso del 26 ottobre 1869 si legge che “l’Eccelso I. R. Ministero di Agricoltura”, affine…

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Putizza PAT Friuli Venezia Giulia

Dolce originario dell’impero Austroungarico, si narra che fosse stato presentato per la prima volta in occasione di una festa data al castello di Miramare a Trieste già nel 1864 dal principe Massimiliano e Carlotta.

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Insaccati affumicati PAT Friuli Venezia Giulia

Oltre un secolo fa, fu Pietro Schneider che iniziò a firmare una modesta produzione Wolf di prosciutti affumicati, speck e altri salumi tipici della zona; i suoi numerosi segreti di abile norcino passarono quindi di generazione in generazione e proprio Giuseppe, un nipote, nel 1962 fece nascere a Sauris il prosciuttificio artigianale Wolf.

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