![](https://www.vivigreen.eu/wp-content/uploads/2020/08/VVgreen_LOGO50_ROTONDO.png)
Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Friuli Venezia Giulia
Gli gnocchi di susine fanno parte del ricco gruppo degli gnocchi ripieni e sono tuttora molto apprezzati nel Goriziano e a Trieste. Si tratta di grandi gnocchi a base di patata e farina, farciti con una mezza prugna privata del nocciolo, sostituto da un ripieno a base di burro fuso e pangrattato rosolati, previo insaporimento con zucchero e cannella.
![](https://www.vivigreen.eu/wp-content/uploads/2024/05/gnocchi-di-susine.jpg)
Ingredienti per la pasta:
- patate a pasta bianca
- farina di frumento
- sale
- uovo
- burro
Ingredienti per il ripieno:
- prugne
- cannella in polvere
- pangrattato
- zucchero
Preparazione
Le patate, dopo esser state lavate, vengono poste in una pentola capiente e coperte abbondantemente d’acqua; si portano ad ebollizione fino a completa cottura, quindi si scolano, si pelano e si passano ancora calde allo schiacciapatate raccogliendole a fontana sulla spianatoia. Si mette al centro la farina, il sale, il burro e l’uovo sgusciato; si procede quindi ad impastare rapidamente tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto liscio che viene suddiviso in dischi.
I singoli pezzi devono essere sufficientemente grandi da poter incorporare una mezza prugna privata del nocciolo, sostituito con un ripieno a base di burro fuso e pangrattatato rosolati e insaporiti con zucchero e con un pizzico di cannella in polvere.
Inglobato il frutto negli gnocchi, avendo cura di sigillare bene ogni lato, questi vengono infarinati e tuffati in acqua bollente salata, lasciandoli cuocere fino a quando vengono a galla, scolati e irrorati con un condimento a base di burro fuso e pangrattato.
Tradizionalità
Gli gnocchi di susine, cibo antico di origine boema, furono introdotti nella nostra regione dalla nobiltà e dai funzionari dell’amministrazione austro-ungarica. La produzione documentabile degli gnocchi con le prugne si può far risalire al 1800, secolo di cui si possiedono alcuni ricettari di cucina tipica locale come, ad esempio, “La cucina triestina” di Maria Stelvio.
Territorio di produzione: Province di Gorizia e Trieste.
![](https://www.vivigreen.eu/wp-content/uploads/2024/06/Speck-oca.jpg)
Speck d’oca PAT Friuli Venezia Giulia
La parte più ricercata dell’oca per i latini era il grosso fegato chiamato “ficatum”: aggettivo che attraverso trasformazione fonetiche prenderà il posto di jecor, fegato appunto. Le fortune dell’oca proseguiranno nell’economia rurale del medioevo fino ai giorni nostri. “Nella Civica Biblioteca Joppi di Udine si conserva, in un manoscritto del XIV secolo, un disegno a…
![](https://www.vivigreen.eu/wp-content/uploads/2024/06/sarde-in-saor.jpg)
Sardoni in savor PAT Friuli Venezia Giulia
Il procedimento del savor, antico metodo di conservazione delle preparazioni gastronomiche del pesce azzurro, è derivante da quello similare, di origini venete, che aveva per principale attore la sardina. Il savor è presente nelle tradizioni culinarie triestine da tempi lontani. Prova dell’esistenza di questo vecchio metodo di preparazione gastronomica si trovano in molti libri di…
![](https://www.vivigreen.eu/wp-content/uploads/2024/05/cuincir.jpg)
Cuincir PAT Friuli Venezia Giulia
La preparazione del Cuincir è una delle più consolidate tradizione dell’attività di alpeggio e trasformazione dei prodotti dello stesso. Tutte le malghe e le aziende della montagna Friulana producevano e conservavano tale prodotto che, per sapore e gusto particolare risulta gradevole al consumo soprattutto nei periodi invernali. Nel ricettario compilato nei primi dell’ottocento dalla co….