Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Friuli Venezia Giulia
Impasto per cotechino insaccato in budello grande con al centro dell’impasto la lingua intera del maiale. Si prepara l’impasto usuale del cotechino (carne magra e cotiche macinate) con cui si avvolge una lingua di maiale intera o pezzi della stessa e poi si introduce il tutto in un adatto budello da salame. Prima di essere consumata può essere conservata in locali adatti per alcune settimane. E’ diffuso anche un tipo di forma sferoidale, in quanto insaccato nel budello gentile, nel quale al centro dell’impasto sono messi pezzi di lingua suina.
Tradizionalità
Il Linguâl è un prodotto di origine molta antica che, nelle zone in cui la tradizione è maggiormente radicata, veniva consumato nel giorno dell’Ascensione. Questo uso tradizionale è riportato da Giuseppina Perusini Antonini (1874-1974) nella sua pubblicazione “Mangiare e bere friulano”, la cui prima edizione è dell’inizio del XX secolo.
Territorio: Intera Regione Friuli Venezia Giulia e, in particolare, Carnia e destra Tagliamento.
Insaccati affumicati PAT Friuli Venezia Giulia
Oltre un secolo fa, fu Pietro Schneider che iniziò a firmare una modesta produzione Wolf di prosciutti affumicati, speck e altri salumi tipici della zona; i suoi numerosi segreti di abile norcino passarono quindi di generazione in generazione e proprio Giuseppe, un nipote, nel 1962 fece nascere a Sauris il prosciuttificio artigianale Wolf.
Brusaula PAT Friuli Venezia Giulia
Strisce sottili di carne secca affumicata, chiamate anche pindulis che vengono consumate al naturale, come antipasto o fuoripasto in accompagnamento ad un aperitivo.