Mela di Monfumo PAT Veneto

 Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Veneto

Mela di Monfumo.

La “mela di Monfumo” ha forma tondeggiante, è rossa, piccola, profumata, molto farinosa alla maturazione, di ridotta conservabilità, va consumata prima dell’inizio dell’inverno.

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La zona di produzione della “mela di Monfumo” è caratterizzata da rilievi intercalati a valli e vallette, che si estende dal Grappa fino al Piave (tra i 200 ed i 400 metri di altitudine). Si tratta di un territorio ideale per la produzione perché i versanti meridionali delle sue vallate sono protetti dal freddo invernale. In particolare, Monfumo, che sorge nelle immediate vicinanze dell’antica città di Asolo, è immerso proprio nelle dolci colline della pedemontana del Grappa. Non vengono utilizzati trattamenti antiparassitari e i frutti vengono raccolti a mano e avviati subito alla commercializzazione o alla temporanea conservazione in celle frigorifere.
In generale la mela trova molteplici usi culinari. La “mela di Monfumo”, per le sue particolari caratteristiche organolettiche, è adatta ad essere grattugiata per la creazione di una crema di mele cruda, oppure cotta senza torsolo e ripiena di marmellata.

Tradizionalità

La mela è originaria dei paesi dell’Asia centrale e occidentale. È un frutto molto antico, si crede addirittura che risalga al Neolitico, ed è ricordato anche nella Bibbia. Gli antichi Egizi e i Romani la apprezzavano molto, e furono proprio quest’ultimi a introdurre le mele in Gran Bretagna. Le mele coltivate nell’area pedemontana della provincia di Treviso derivano dal melo originario della Transcaucasia (Malus communis silvestris): una coltura molto antica, come testimoniano ritrovamenti in palafitte di Svizzera, Austria e Svezia risalenti all’inizio dell’Età della Pietra.

Questa coltura ha subìto alterne vicende, con il suo momento peggiore durante la crisi delle medie aziende agricole verso la fine del 1800, che provocò una forte emigrazione e, di conseguenza, un forte abbandono di queste colline. Oggi la produzione, seppur scarsa, viene mantenuta con scopi di salvaguardia e valorizzazione delle produzioni tipiche locali, legate alle tradizioni del prodotto e del suo territorio. Nei “broli” (i frutteti) e nelle “chiusure” (i prati delimitati dagli alberi da frutto) vengono tuttora coltivati accanto a mele e pere autoctone, anche fichi, mandorli, susini e marasche. L’evento principale dedicato a questo frutto è “La Festa della Mela di Monfumo” che si tiene in centro al paese nel mese di ottobre.

Territorio interessato alla produzione Prealpi Trevigiane, provincia di Treviso

Liquore fragolino PAT Veneto

Il “liquore Fragolino” è un infuso idroalcolico di fragole, portato alla gradazione di 30° alcolici. Per produrlo si utilizzano: alcool puro di cereali, fragole, succo di fragola e zucchero. Il liquore ha colore rosso intenso e un aspetto “velato”. All’olfatto il profumo delle fragole dona una piacevole sensazione avvolgente.

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Comelico PAT Veneto

Il Comelico è caratterizzato da aree ancora integre e ricche di suggestioni naturali, così nell’ambito agroalimentare e lattiero-caseario si è saputa sposare la tecnologia d’avanguardia con la tutela dei prodotti tradizionali; l’allevamento delle bovine da latte fornisce oggi una preziosa materia prima, da cui trarre una variegata gamma di formaggi, che con il loro profumo…
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Forti bassanesi PAT del VENETO

Tipico dolce veneziano in vendita nelle pasticcerie durante il mese di novembre, tradizionalmente dedicato alla commemorazione di defunti. La ricetta viene riportata nel volume “Il Veneto in cucina” di Ranieri Da Mosto stampato nel 1978, in cui la lavorazione viene già allora descritta come tradizione della pasticceria veneziana.

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