Amendola, Giovanni Battista

Giovanni Battista Amendola (1848-1887) è stato uno scultore e incisore italiano, noto per le sue opere classiche e monumentali. Nacque a Sarno, in provincia di Salerno, e si formò a Napoli, dove studiò scultura all’Accademia di Belle Arti sotto la guida di Stanislao Lista. Amendola è considerato uno degli artisti più rappresentativi della scultura napoletana della seconda metà dell’Ottocento.

Amendola sviluppò uno stile influenzato dal classicismo e dal realismo, combinando una solida formazione accademica con un forte interesse per il naturalismo. Le sue opere spesso riflettono una grande attenzione ai dettagli anatomici e un’abilità nel catturare espressioni emotive e dinamiche corporee, che gli permisero di emergere come uno degli scultori più promettenti della sua epoca.

Le sue sculture spaziano da opere di dimensioni monumentali a statue di carattere più intimo. Tra le sue opere più celebri si annoverano busti di importanti figure storiche e culturali, oltre a numerose rappresentazioni allegoriche.

Amendola ebbe una carriera internazionale di successo, con esposizioni in diverse città europee. Dopo aver lavorato a Napoli, si trasferì a Roma, dove ottenne commissioni prestigiose per monumenti pubblici e opere religiose.

Tra le opere di grande impegno è notevole per austerità di concezione la statua monumentale in bronzo di Mariano Abignente (1893), eseguita per la città di Sarno. Più discussa la statua di Gioacchino Murat, scolpita per la facciata del Palazzo reale di Napoli. Troppo lodate le cariatidi bronzee del monumento Schilizzi a Posillipo (ora Ara votiva ai Caduti in guerra). (Dizionario Biografico Treccani)

Giovanni Battista Amendola morì prematuramente nel 1887 a soli 39 anni, interrompendo una carriera che avrebbe potuto portarlo a diventare uno dei maggiori scultori italiani del suo tempo. Nonostante la breve vita, la sua opera ha lasciato un segno significativo nell’arte italiana, soprattutto nell’ambito della scultura monumentale e commemorativa.

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