Treccia d’oro di Thiene PAT del Veneto

  

Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Veneto

Treccia d’oro di Thiene.

La “treccia d’oro di Thiene”, dolce lievitato a forma di treccia, è realizzato con farina, burro, zucchero, uova, tuorlo d’uovo, aromi, lievito naturale, uvetta, cedro e arancia candita.

La lavorazione è artigianale e fatta a mano; devono essere realizzati 4 impasti, la pasta si tira con la mescola, si fa lievitare ad una temperatura ideale di 25 °C, poi si aggiunge il burro, i canditi e l’uvetta. La lievitazione dura in tutto 10 ore. Poi il prodotto va messo in forno per 45 minuti. Ottima da assaporare da sola, la “treccia d’oro di Thiene” rappresenta un’alternativa al classico prodotto dolciario.

Tradizionalità

La “treccia d’oro di Thiene” è stata realizzata per la prima volta da Ezio e Romano Signorini nel 1919 e da allora continua ad essere prodotta dalle pasticcerie di Thiene, in particolare nella Pasticceria Signorini, che ancora possiede dei manifesti pubblicitari di tale prodotto, realizzati nel 1938.

Territorio interessato alla produzione Comune di Thiene e Comuni limitrofi , in provincia di Vicenza.

Pecorino dei Berici PAT Veneto

Il “pecorino dei Berici” è un formaggio prodotto con latte intero di pecora, con salatura a secco. Il pecorino fresco di 60 giorni ha pasta morbida ed elastica, dal colore bianco paglierino, senza occhiatura, la crosta è sottile. La forma è cilindrica, di altezza 6-7 cm e diametro 14-18 cm, mentre il peso varia da…
Continua a leggere

Bietola di Bassano PAT Veneto

La bietola è una pianta orticola originaria del bacino del mediterraneo. La varietà di Bassano è coltivata nel territorio da oltre cent’anni. La coltivazione nella zona è favorita dal microclima mite, ventilato e non umido caratteristico del bassanese e della zona del Brenta, che ostacola la formazione di muffe e di marcescenze, privo dei repentini…
Continua a leggere

Sfilacci di equino PAT Veneto

La leggenda narra che il prodotto sia nato casualmente dopo che un contadino avendo messo sul focolare alcune fette di carne di cavallo e sbagliando i tempi dell’asciugatura, si sia ritrovato con un prodotto troppo secco. Pur di non buttare la preziosa carne, l’aveva battuta e sfi lacciata e accompagnata con l’immancabile polenta, scoprendo così…
Continua a leggere

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *