Tseur achétaye PAT Valle d’Aosta

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Valle d’Aosta

La tseur achétaye è solitamente carne di mucca, capra o pecora, tagliata a fette sottili. Può essere considerata parente stretta della motsetta, anche se è ricavata da altre parti dell’animale (tagli della spalla, di fesa, sottofesa o del costato).

La carica aromatica è simile a quella della motsetta, considerando che le spezie e le erbe utilizzate per la salamoia sono pressappoco le stesse; ma non c’è la parte di parziale essiccazione, ed è così che i pezzi di carne rimangono belli morbidi. Tseur achétaye, tradotto letteralmente significa “carne conservata sotto sale”. Ma non bisogna farsi ingannare dalla dicitura sbrigativa… La sua preparazione non è così immediata, ed è, come nella totalità dei prodotti tradizionali, tramandata da generazioni di agricoltori che dovevano sfruttare al meglio le loro risorse agricole. La carne, preparata in pezzi regolari, viene collocata a strati dentro ad un idoneo contenitore ed ogni strato viene cosparso di sale e di erbe aromatiche (salvia, alloro e aglio). La salamoia deve coprire tutto il prodotto in modo da conservarlo! La carne può essere consumata sia cruda tagliata in fette sottili o cucinata in diversi modi.

Seupa à la Vapelenentze PAT

Al giorno d’oggi l’olio di noci è ottenuto tramite spremitura a freddo, tecnica che permette di mantenere le caratteristiche gustative ed olfattive tipiche della materia prima. Un tempo invece, la pasta ottenuta dalla macina dei gherigli veniva scaldata e mescolata per poi essere messa nel torchio. Il residuo solido della torchiatura si chiama troillet, un…
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Beuro PAT Valle d’Aosta

Il burro della Valle d’Aosta è prodotto negli alpeggi e nei caseifici cooperativi dislocati sul territorio regionale e da sempre ricopre un ruolo fondamentale nell’alimentazione tradizionale. La produzione del burro nelle diverse tipologie si perde nella notte dei tempi.

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GRAPPA PAT

La produzione di grappa in Valle d’Aosta, come nelle altre zone alpine, è facilitata dal suo clima; a «monte», per la ricca e varia coltura vinicola che fornisce la materia prima, le vinacce; in secondo luogo, le temperature basse permettono un’ottimale conservazione di queste vinacce in attesa di essere distillate…

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