Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Sardegna
Carciofo violetto di Samassi
Trattasi di carciofo di forma cilindrica, di dimensioni e compattezza medie. Le brattee esterne, non molto numerose e serrate sono di colore viola, con spine apicali abbastanza marcate. Risulta essere gradevole al gusto con retrogusto amarognolo mentre la consistenza tenera e corposa rendono il carciofo violetto ideale per un consumo del prodotto sia da crudo che quale alimento alla base di primi e secondi piatti. La varietà del carciofo violetto detiene le caratteristiche tipiche delle verdure blu/viola riscontrando la presenza di polifenoli antociani insieme a un elevato contributo di vitamine A e C.
Il carciofo violetto condivide le medesime tecniche di coltivazione comuni alle altre varietà. Durante le stagioni estive il terreno destinato alla coltivazione viene adeguatamente preparato con l’ausilio dell’interramento del concime ternario. Al volgere della stagione estiva, si esegue il tracciamento con la piantumazione di circa novemila ovuli per ettaro. La successiva fase consiste nell’irrigazione delle coltivazioni alternativamente mediante il sistema “a goccia” o “a pioggia” con rincalzature e concimazioni di copertura a seconda delle esigenze. La stagione della raccolta coincide con il volgere alla conclusione della stagione autunnale e si protrae fino a quella primaverile. Le coltivazioni del carciofo violetto consentono la produzione di una grande quantità di ovuli di buona qualità che permettono la riproduzione dello stesso nelle aziende per i decenni a seguire
Ricette
Tra le ricette tipiche di Samassi che hanno come ingrediente caratteristico il “Carciofo violetto di Samassi”, vi è l’”Agnello con carciofi e malvasia di Samassi” e il “Carciofo violetto con patate”
”Agnello con carciofi e malvasia di Samassi“
- carciofi di Samassi
- prezzemolo tritato
- pomodori secchi
- succo di limone
- sale
- pepe
- vino Malvasia
- aglio
- spalla o coscia di agnello.
Dopo aver pulito i carciofi privandoli delle foglie esterne più dure e aver rifilato i torsoli, questi ultimi andranno tagliati in quattro spicchi per poi essere messi a bagno in acqua con l’aggiunta del succo di limone (impedendo che si anneriscano). Successivamente, dopo aver tagliato la spalla o la coscia dell’agnello a pezzetti, questi dovranno essere rosolati dentro una casseruola con l’olio evo avendo cura di sigillare gli elementi presenti. Dopo aver fatto rosolare al punto giusto la carne, aggiungere un bicchiere di Malvasia di tipo secco e, dopo qualche minuto, aggiungere il sale. A questo punto la cipolla, tritata a parte in precedenza, dovrà essere aggiunta in padella facendole assumere la consistenza di una crema. Amalgamata la cipolla con gli altri elementi e versato un mestolo di brodo, la casseruola sarà sigillata con un coperchio al fine di consentire la cottura della carne a fuoco lento per quaranta minuti. All’aggiunta degli spicchi di carciofo, precedentemente tagliati in piccoli pezzi, seguirà un’ulteriore fase di cottura per circa venti minuti.
“Carciofo violetto con patate”
- carciofi violetti di Samassi
- patate
- cipolla
- un limone
- sale
- pepe
- pomodoro secco
- olio evo
- pistilli di zafferano (laddove possibile e disponibile).
Prima della preparazione vera e propria, i carciofi dovranno essere privati delle foglie esterne più dure e delle spine pareggiando le foglie commestibili con un coltello affilato. La parte del carciofo destinata alla cottura dovrà poi essere ripulita dalla presenza di barba per poi essere tagliata in quattro e messa a riposare a bagno in acqua acidulata con succo di limone. Le patate, una volta pelate, dovranno essere tagliate a tocchetti e messe a riposare a bagno in acqua fredda. A parte, in una casseruola, occorrerà far soffriggere a fiamma moderata l’olio evo insieme alla cipolla e al pomodoro secco tritato fino a quando gli ingredienti non saranno sufficientemente rosolati. Solo a questo spunto, occorrerà aggiungere i carciofi violetti, tagliati in precedenza, insieme a un mestolo d’acqua con l’aggiunta di sale e pepe lasciando cuocere a fiamma docile per circa dieci minuti. Solo all’ultimo momento dovranno essere inserite le patate tagliate a tocchetti al fine di terminare la cottura mescolando più volte tutti gli ingredienti in casseruola. La vivanda dovrà essere servita calda.
Tradizionalità
Gli anziani del paese sono la memoria storica di questo prodotto in quanto hanno raccontato che la coltivazione ed il consumo diffuso del “carciofo violetto” esisteva nella comunità samassese fin dal 1969, anno in cui i primi ovuli giunsero dalle campagne francesi della Provenza. A partire da quegli ovuli e per i successivi decenni, il carciofo violetto è stato poi coltivato e rigenerato dagli agricoltori locali senza alcuna modificazione della varietà originaria.
Territorio di produzione: Comune di Samassi
Pecorino di Nule PAT
La maggior parte della popolazione del territorio interessato è attiva nel settore agro-pastorale. Nel 1833 sul Dizionario geografico storico commerciale degli Stati di Sua Maestà il Re di Spagna, Nule veniva citata come centro d’interesse per i prodotti agro pastorali. In particolare, si documentavano i formaggi.
Acquavite fil e ferru PAT della Sardegna
Bevanda ad elevata gradazione alcolica, incolore, non aromatizzata i cui sentori ricordano in modo più o meno marcato i profumi dei vini e delle vinacce d’origine. Varianti al distillato base sono l’acquavite aromatizzata con essenze spontanee tipiche della Sardegna quale corbezzolo, i semi di finocchietto selvatico.