Giorgio Andreoli (noto anche come Mastro Giorgio, 1470 circa – 1553) fu un celebre ceramista del Rinascimento italiano, particolarmente noto per la produzione di maioliche a lustro, una tecnica decorativa che conferisce alle ceramiche una superficie iridescente e cangiante. Andreoli è stato un innovatore e un maestro della ceramica rinascimentale, lasciando un’importante eredità artistica e tecnica.
Nato probabilmente a Intra, sul Lago Maggiore, si trasferì a Gubbio, in Umbria, dove trascorse gran parte della sua carriera. La sua produzione è documentata a partire dal primo decennio del XVI secolo. Gubbio, grazie alla sua opera, divenne un importante centro di produzione di maioliche.
Stile e Tecnica
Maiolica a lustro: Giorgio Andreoli è ricordato soprattutto per la sua abilità nella tecnica del lustro, che consiste nell’applicazione di ossidi metallici (come quelli di rame o argento) alla ceramica smaltata, creando effetti di iridescenza e lucentezza. Questa tecnica era stata introdotta in Italia dagli arabi e perfezionata da ceramisti come Andreoli. I colori predominanti nelle sue opere sono il rosso rubino e l’oro, che utilizzava con grande maestria.
Motivi decorativi: Le sue ceramiche spesso presentano decorazioni elaborate con temi religiosi, mitologici, o di fantasia. Era anche comune l’uso di stemmi araldici e motivi geometrici. Andreoli lavorò spesso con altre botteghe e pittori di ceramica, decorando pezzi già modellati e smaltati da altri ceramisti, come le maioliche provenienti da Deruta e Pesaro
Molte delle sue opere sono piatti decorativi, destinati a fini estetici piuttosto che pratici. Questi piatti erano spesso commissionati da nobili e famiglie prestigiose. Le ceramiche religiose sono tra i soggetti più comuni, si trovano raffigurazioni sacre come Madonne e Santi, a volte accompagnate da iscrizioni devozionali.
Giorgio Andreoli elevò la maiolica a lustro a un’arte raffinata, tanto che i suoi lavori furono richiesti dalle corti italiane ed europee. La sua produzione influenzò generazioni di ceramisti in Italia, e le maioliche di Gubbio divennero rinomate per la loro qualità e bellezza. Oggi, molte delle sue opere sono conservate in musei importanti, come il Victoria and Albert Museum a Londra e il Museo Nazionale del Bargello a Firenze.
Marchio distintivo: Le opere di Andreoli spesso portano la firma “Giorgio” o il monogramma “M G” (Mastro Giorgio), rendendole riconoscibili e preziose per i collezionisti. Andreoli perfezionò la tecnica del lustro, introducendo procedimenti innovativi nella cottura e decorazione delle ceramiche. La sua figura resta una pietra miliare nella storia della ceramica rinascimentale italiana, simbolo di creatività e maestria tecnica.
Itinerari culturali / Codice di Hammurabi
La formulazione risale al regno di Hammurabi, sesto re della I dinastia di Babilonia. Si tratta di un testo in scrittura cuneiforme inciso su di una stele in diorite alta 2,25 metri quasi completamente conservata, su diversi frammenti di stele di basalto e su oltre 30 copie realizzate su tavolette di argilla tra il II e il I millennio a.C.