Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Sardegna
MELO TREMPA ORRUBIA – MELA TREMPA ORRUBIA
Antica varietà di origine incerta, con frutti di media pezzatura, di forma circolare e appiattita ai poli e generalmente simmetrici. La buccia è sottile, liscia, di colore giallo con sovracolore dal rosa intenso al rosso sfumato su circa il 40% della superficie a seconda dell’esposizione al sole. La denominazione si riferisce proprio alla presenza del sovracolore su un lato solo del frutto, da qui il nome “Trempa Orrubia” che significa “guancia rossa”. La polpa è di colore chiaro, dolce e croccante, con tendenza all’ossidazione per esposizione all’aria. Il frutto è mediamente sodo, succoso, acido e dolce, non molto aromatico ma di buon sapore. Matura nel mese di ottobre ed ha una serbevolezza decisamente lunga; si conserva, infatti, nelle cantine da ottobre a giugno. L’albero ha una vigoria media, portamento espanso e produttività buona. La fioritura è tardiva e la fruttificazione è prevalentemente distribuita su rami misti.
La varietà è presente in numerosi impianti commerciali. E’ prevalentemente coltivata con sistemi colturali ancora tradizionali in frutteti ubicati in zone irrigue. Particolari caratteristiche climatiche delle zone produttive, in particolare la zona di Ussassai, forniscono l’habitat ideale per la maturazione tardiva, rendendo il frutto molto resistente ai parassiti e agli assalti degli uccelli. Sono queste le caratteristiche che hanno visto prevalere la Trempa orrubia su altre varietà autoctone a precoce maturazione e di conseguenza più appetibili per parassiti e volatili. Queste motivazioni, con l’ausilio e la possibilità di uso di reti antigrandine, utili anche in funzione anti-insetti, rendono questa varietà particolarmente portata alla coltivazione con il metodo biologico.
La raccolta delle mele avviene a mano, con metodiche tradizionali. Fra le metodiche di conservazione vi è la stesura sul pavimento di cantine o locali particolarmente freschi di un telo di iuta o di plastica dove le mele vengono apposte distanziate per prolungarne la conservazione. Altra metodica di conservazione è quella effettuata con l’ausilio dei cosidetti “appiconis” che si ottengono legando il picciolo delle mele con segmenti di spago (anticamente si usavano le fibre di cipero, un’erba palustre chiamata “sessini” in sardo) e creando dei piccoli grappoli di mele da appendere poi alle travi del soffitto. Un’altra metodica di conservazione utilizzata è l’essicazione del frutto, tagliato a fette, mediante l’esposizione al sole, tradizionalmente detta “pilarda”. Raggiunta l’essicazione, le fette sono conservate in piccoli sacchi di tela posti dentro dei cestini. Piu’ comunemente la conservazione avviene in sacchetti idonei, contenenti i frutti commercializzati allo stato fresco.
Tradizionalità
La coltivazione della varietà tradizionale di melo Trempa Orrubia è effettuata da lungo tempo in Sardegna, come testimoniato dai numerosi impianti commerciali e frutteti familiari dislocati nella Provincia di Nuoro. Il frutto è catalogato nell’atlante dei fruttiferi, CREA/MIPAAF e la varietà è riportata ne “ Le vecchie varietà di Sardegna, patrimonio genetico di specie arboree da frutto” di Mario Agabbio
Territorio di produzione La Provincia di Nuoro, con particolare riferimento alla zona di Ussassai ed alcuni comuni dell’ Ogliastra.
Culurgiones PAT
Cipolla rossa PAT Sardegna
Pecorino di Nule PAT
La maggior parte della popolazione del territorio interessato è attiva nel settore agro-pastorale. Nel 1833 sul Dizionario geografico storico commerciale degli Stati di Sua Maestà il Re di Spagna, Nule veniva citata come centro d’interesse per i prodotti agro pastorali. In particolare, si documentavano i formaggi.