Melone de jerru PAT Sardegna

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Sardegna

Melone de jerru – Melone coltivato in asciutto (melone d’inverno)

Melone dalla forma oblunga e dalla buccia color verde scuro, con striature marrone dal peduncolo verso la base quando maturo. Il terreno viene arato nei mesi estivi dopo la mietitura del grano. Quindi viene erpicato di continuo per eliminare le erbe spontanee, fino ad aprile. La semina avviene fra l’ultima decade di aprile e i primi giorni di maggio. Una volta che le piantine sono nate, vengono diradate con una densità ad ettaro di circa 3000 piante, e con un interfila di circa 2 m e mezzo.

Il terreno viene ripulito ogni venti giorni circa, durante i mesi di maggio e giugno, ed ogni dieci giorni durante il mesi di luglio. Vengono inoltre eseguiti dei trattamenti afidicidi e antiiodici. A fine giugno ha luogo la fioritura e quindi l’allegagione, che si protraggono per circa 20 giorni, fino alla maturazione del frutto. Tutto questo processo produttivo avviene senza nessuna irrigazione. Proprio per questo motivo si allunga il periodo di conservabilità del prodotto, che può essere quantificato in circa 4 mesi. Il gusto è molto dolce, inversamente proporzionale all’utilizzo d’acqua.

Tradizionalità

Il melone coltivato in asciutto è sicuramente un prodotto molto antico, se non altro per la scarsità d’acqua che si è sempre registrata in Sardegna. Se quindi il processo produttivo è probabilmente arcaico, lo stesso non si può dire delle varietà di melone oggi utilizzate, in quanto provengono da un processo selettivo volto ad individuare una cultivar dalla conservabilità ancora più lunga.

Territorio di produzione Tutto il territorio regionale in particolare nei comuni di Turri, Lunamatrona, Ussaramanna, Tuili, Setzu, Pauli Arbarei.

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