SCARICA in formato PDF DISCIPLINARE VINO CESANESE DEL PIGLIO DOP
“Cesanese del Piglio” o “Piglio” è una Denominazione di Origine Protetta riservata all’omonimo vino rosso e alle sue varianti “Superiore” e “Riserva”.
Uvaggio
Nella produzione, a norma di legge, devono essere usate, per almeno il 90%, uve provenienti dai vitigni Cesanese di Affile o Cesanese comune. Il restante 10% può essere ottenuto da uve di vitigni complementari, idonei alla coltivazione nel Lazio.
Caratteristiche chimico-fisiche ed organolettiche
Rosso rubino con riflessi violacei, il Cesanese del Piglio è un vino dalla struttura buona e dal corpo pieno, che rilascia un intenso odore con sentori floreali e fruttati. Il sapore è secco e armonico. Il titolo alcolometrico volumico totale minimo è di 12,00% vol. La variante Superiore, invece, si presenta rosso rubino, virando al granato con l’invecchiamento. Buona struttura e corpo pieno, senza ruvidezza. L’odore è intenso e ampio, con note floreali e fruttate mentre il sapore è secco e armonico, con un gradevole retrogusto amarognolo. Il titolo alcolometrico volumico totale minimo è di 13,00% vol. Infine, la variante Riserva, invecchiata almeno 20 mesi, aggiunge alle caratteristiche già elencate un leggero sentore di legno e raggiunge i 14,00% vol. di titolo alcolometrico.
Zona di produzione delle uve
La zona di produzione si trova all’interno della provincia di Frosinone nel Lazio centro-orientale, ai piedi dei Monti Ernici.
Specificità e note storiche
La tradizione vitivinicola nella zona del Piglio risale all’epoca romana e ha resistito anche al crollo dell’impero e alle invasioni barbariche. Lo confermano anche molte testimonianze scritte medievali, come contratti agrari e documenti di varia natura.