Dai sapori del pesce dell’Adriatico alle piatti della collina e della montagna, le Marche offrono un’incredibile varietà di pietanze, preparate rispettando scrupolosamente i ricettari e le antiche tradizioni. 17 vini, tra DOC e DOCG, ben accompagnano le creazioni della cucina locale: in questa terra ogni sapore ha il suo vino e ad ogni mutazione del paesaggio corrispondono aromi più o meno intensi.
Elenco Nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali (PAT) MARCHE
Il liquore al cumino, prodotto caratteristico del Comune di Ussita, Provincia di Macerata, è una bevanda alcolica trasparente con elevata intensità olfattiva e persistente nota di cumino. Il cumino è una pianta erbacea con un fusto sottile e ramificato alto 20-30 cm.
La Moretta che oggi è stata riconosciuta a tutti gli effetti come cocktail dall’AIBES, è un caffè forte e robustamente corretto, originariamente solo dal rum e successivamente dal mix di rum, anice e brandy. Tipico del fanese sin dalla fine dell’800 (per lo meno è solo fino ad allora che si possono retrodatare le documentazioni…
Il Prunus di Valle Rea, o Lacrima di spino nero, è un caratteristico liquore della Provincia di Pesaro Urbino, in particolare della Comunità Montana del Catria e Cesano, ed è composto da drupe di Prunus spinosa ed altri frutti di bosco, vernaccia rossa di Pergola, zucchero. I frutti vengono privati del peduncolo, lavati, macinati e…
Diffuso in tutta la Regione già dal 1600, è uno sciroppo dolce ottenuto da lenta e prolungata bollitura del mosto, generalmente di uve bianche. Le uve vengono pigiate e il mosto così ottenuto viene messo in recipienti di rame o acciaio a contatto del fuoco fino a ottenere una evaporazione del liquido di circa i…
Caratteristico delle Province di Macerata e Ascoli Piceno, già dal 200 a.c., il “Vì cotto” o “Vì cuot”, è un vino di gradazione alcolica elevata che viene usato come normale vino da tavola e da dessert. Si distingue un tipo secco e uno dolce per la presenza di residuo zuccherino. Colore variabile dal rosso al…
Questo vino aromatizzato con visciole è una produzione artigianale delle campagne della provincia di Ancona, in particolare dei comuni della Vallesina, da diversi secoli. Ci sono ricette risalenti alla metà dell’Ottocento ed una etichetta “Vino di visciola” da Cupramontana del 1925 circa. Di colore rosso rubino intenso con riflessi violacei presenta percezioni olfattive di visciola,…
E’ una produzione artigianale della provincia di Pesaro e Urbino, in particolare nelle 4 Comunità Montane, del Montefeltro, del Catria e Nerone, del Catria e Cesano e dell’Alto e Medio Metauro. Di colore rosso intenso con percezioni olfattive di visciola e frutti di bosco, dotato di buona gradazione alcolica – mediamente 14°-15° – e struttura,…
E’ una produzione di tutta la Regione Marche. Viene utilizzata la parte del maiale denominata guanciale, viene salata, lavata, asciugata, e, per proteggerla e aromatizzarla, viene coperta di pepe macinato grosso dalla parte della carne, lasciando libera la cotica. Viene fatta stagionare per un periodo variabile dai trenta ai novanta giorni.
Intestino di agnello strizzato manualmente in tripperia, lavato all’esterno, avvolto a matassa o a treccia ed inserito in sacchetti per alimenti. Diffuso su tutto il territorio della Regione Marche.
Il Cappone Rustico presenta le seguenti caratteristiche: cute di colore giallo, carena affilata e profonda conseguente allo sviluppo longilineo della muscolatura pettorale. Si utilizzano esclusivamente maschi provenienti da razze selezionate per la produzione di uova da consumo, di certificata provenienza, appartenenti a linee genetiche leggere a crescita lenta. Viene immesso al consumo esclusivamente macellato: parzialmente…
La carne di cavallo del Catria è ricavata prevalentemente da puledri (macellati preferibilmente da circa 6 mesi a 18-20 mesi) appartenenti alla razza “Cavallo del Catria”, originaria dell’omonimo gruppo montuoso del Catria (zona dorsale centro-appenninica e zone collinari limitrofe). Il cavallo del Catria, discende dai cavalli originariamente utilizzati per il lavoro, tiro leggero o sella…
Carne magra, succulenta e consistente alla masticazione, leggermente rosata e a grana fine, basso tenore di colesterolo ed elevato contenuto di proteine nobili. La razza bovina marchigiana, presenta le seguenti caratteristiche: bovino da carne di notevole sviluppo somatico e precocità, è caratterizzato da elevati incrementi giornalieri. Buono è lo sviluppo del treno posteriore, come pure…
Razza a taglia media, testa con profilo rettilineo, corta e tozza, orecchie appuntite e orizzontali, corna spiralate verso l’esterno negli arieti ed assenti nella pecora. Vello bianco chiuso che ricopre completamente: il tronco, la faccia ventrale, la fronte, gli arti anteriori fino al terzo inferiore dell’avambraccio e quelli posteriori fino al garretto. Tronco cilindrico con…
Le budella che avanzano dopo aver insaccato salami, salsicce e cotechini, vengono rivoltate, lavate con acqua e aceto, lasciate a mollo per una notte e bollite con aceto, alloro, un pizzico di basilico e un pezzetto di buccia di arancia. Si scolano, si condiscono con aglio, pepe, sale, semi di finocchio e si mettono a…
Materia prima: sale, pepe nero, alloro, eventualmente rosmarino e parti grasse del suino, in particolare lardo, pancetta, grasso perirenale e addominale. I cicoli si presentano come piccoli grumi di carne dal colore bruno dorato, dall’aspetto asciutto e granuloso. Si possono gustare da soli o utilizzarli per insaporire schiacciate salate, crescie, ecc…
Materia prima: carne suina, alloro, sale, pepe nero, olive verdi, bucce di arancio, mistrà, mandorle, pistacchi, pinoli. La coppa di testa può presentarsi in varie forme e dimensioni, in base agli usi e consuetudini locali. Tradizionalmente di schiacciata a mattone, oggi si trova più spesso di forma cilindrica. La coppa ha un aspetto e un…
La galantina di pollo è un piatto freddo ottenuto a partire da una gallina, un pollo o un cappone opportunamente disossati e farciti con la carne ottenuta dal disossamento con l’aggiunta di altre carni (tacchino, ma anche, in misura minore, carne macinata di maiale e vitello) uova, parmigiano, olive, carote, uova sode, pistacchi, aromi, sale…
Il Gallo Ruspante presenta le seguenti caratteristiche: cute di colore giallo, lunghezza dalla base di impianto della lamina della cresta di cm. 3-5, carena affilata e profonda conseguente allo sviluppo longilineo della muscolatura pettorale. Si utilizzano esclusivamente maschi provenienti da razze selezionate per la produzione di uova da consumo, di certificata provenienza, appartenenti a linee…
Parti di grasso suino salate, stagionate. Possono essere conservate in salamoia. Il colore è bianco, al taglio le fette sono compatte, con venature rosee, aroma gradevole
Materia prima: carne di capocollo suino (muscoli cervicali superiori), vino rosso, sale e acini di pepe nero. La lonza, rivestita di budello naturale, ha una forma cilindrica della lunghezza di 30 – 40 cm e dal diametro di circa 10 cm; ha un peso variabile fra 1 e 2 Kg, di consistenza dura. Alla sezione…
Materia prima: carne di capolombo suino (muscoli della lombata), vino rosso, sale, acini di pepe nero. Il lonzino ha una forma cilindrica leggermente conica, ha una lunghezza di cm 40 con un diametro di circa 8 cm, si differenzia dalla lonza per il fatto che le parti grasse non sono intercalate alle parti magre ma…
Salsiccia prodotta con gli scarti della lavorazione del suino allevato con metodi tradizionali, sale, pepe, aglio e altri aromi. Forma tipica della salsiccia, legata con spago in tanti salsicciotti di circa 10 cm di lunghezza e circa 3 cm di diametro. Ha un aspetto marmorizzato (di colore variabile a seconda dei componenti: scuro per la…
E’ un piatto dolce contadino e montanaro, povero e legato alla stagione fredda e al maiale, allevato e macellato in casa, di cui si utilizzava tutto, compreso il sangue. Il termine migliaccio deriva dal miglio, un cereale storico utilizzato molto prima della coltivazione del mais per pane e polenta. Un tempo quindi il migliaccio, torta…
La pancetta arrotolata ha una forma cilindrica della lunghezza di 30-40 cm ed un diametro di circa 10 cm. La sezione trasversale rivela, nel suo aspetto, la procedura di produzione arrotolata, in quanto la parte magra, di colore rosso vivo e la parte grassa, di colore bianco della pancetta si presentano nel classico aspetto a…
La porchetta ha la caratteristica morfologia del maiale con forma cilindrica, crosta esterna di colore scuro tipo terracotta e molto croccante. Una porchetta deve risultare, oltre che croccante, anche molto saporita e speziata. Solitamente viene servita a temperatura ambiente e tagliata a fette ampie. Materia prima: maiale di circa 150 Kg di peso vivo, sale,…
Coscio di suino allevato nel Montefeltro, aglio, sale, zucchero, vino, rosmarino, alloro ed eventualmente farina per la stuccatura. Ha l’aspetto del normale prosciutto, simile al più famoso Prosciutto di Carpegna. Si usa affettarlo a mano in senso longitudinale. E’ lievemente presente l’aroma dell’aglio a livello organolettico.
Coscio di suino rifilato a mano e privato della cotenna superflua. Il prosciutto, ottenuto con metodiche tradizionali, presenta le seguenti caratteristiche: presenza di nervo della zampa affinché possa essere appeso; sporgenza di almeno 4 dita dall’osso della noce; al gusto si presenta leggermente salato con percezioni aromatiche di aglio e pepe; il prosciutto deve essere…
La particolarità di questo salume sta nella coesistenza, nella fetta, di una parte magra dal colore rosso rubino e di cubetti di grasso (i lardelli) di 5-7 mm di lato. Sia la frazione magra che i lardelli sono piuttosto compatti e fanno in modo che la fetta risulti poco elastica. Il magro per essere idoneo…
Il salame di frattula si distingue per le seguenti peculiarità: salame aromatizzato con vino, preferibilmente rosso e aglio e altre essenze tipiche locali (foglie essiccate della specie Thimus serpyllum (Timo serpillo) o Thimus vulgaris (Timo comune).
Il salame deriva da una miscela tra carni di pecora magra (scegliendo le parti più nobili della coscia e della spalla) con grasso di suino a cui si può aggiungere anche una parte di carne suina (tra un minimo del 30% ad un massimo del 60%). Le carni di pecora possono derivare dalle razze Fabrianesi,…
Carne suina con tagli pregiati di spalla, braciole, fondello di capocollo, con aggiunta di pancetta e grasso nella misura del 20 %. Salame semimorbido con profumo e sapori spiccati.
Salume di forma cilindrica, rivestito di budello naturale dal peso variabile fra 0,5 e 1 Kg. Si presenta compatto, di consistenza dura non elastica, di colore rossastro. Al taglio la fetta risulta compatta con uniforme distribuzione dei cubetti di grasso. Carne suina di tagli pregiati di spalla, rifilatura della lombata e della coscia privata della…
Il prodotto, di tipica forma a salsiccia, è insaccato in budello naturale di intestino tenue. La salsiccia può essere utilizzata sia come prodotto fresco, previa cottura, o cruda dopo adeguata stagionatura. Può anche essere conservata in recipienti ricoperti d’olio o di strutto. Materia prima: fegato, carne e grasso corposo di suini allevati con metodo tradizionale,…
I locali storici di produzione e lavorazione della “Salsiccia Matta di Senigallia” erano ubicati presso il Foro Annonario, uno dei monumenti che identifica la città di Senigallia, progettato dall’architetto Pietro Ghinelli. In queste botteghe erano presenti i “Beccai”/Macellai che producevano la “Salsiccia di Senigallia”, tramandando il prodotto per generazioni.
La salsiccia ha forma cilindrica della lunghezza di circa 10 cm e del diametro di 3 cm. Colore e consistenza variabili in funzione della stagionatura. Il prodotto fresco manifesta spiccate caratteristiche di spalmabilità, mentre se stagionato ha una consistenza dura e un sapore forte e deciso. La salsiccia può essere consumata fresca, ottima accompagnata con…
Ricerche effettuate direttamente sul luogo di produzione compravano che le metodiche di lavorazione sono state tramandate da generazione in generazione. La tradizione contadina testimonia l’antica produzione della spalletta, in quanto spesso in passato, per le precarie condizioni economiche della famiglia contadina, i prosciutti venivano barattati con il maiale da allevare per l’anno successivo e la…
Il piumaggio del tacchino è di colore bronzato, oppure grigio, o nero picchiettato di bianco. La femmina pesa a fine ciclo Kg 2,4-2,8, mentre il maschio Kg 4,2-4,7. La carena è affilata e profonda conseguente a sviluppo longilineo della muscolatura pettorale. La cute è di colore giallo.
Salsa di pomodoro conservata in bottiglie di vetro previa bollitura. Esiste anche un versione in cui la salsa non viene cotta ma fatta seccare al sole e conservata in panetti.
La pasta di tartufo si presenta come una crema dalla consistenza morbida, dal colore chiaro e dal forte aroma di tartufo. Materia prima: tartufo bianco, sale, pepe, olio di semi o di oliva.
La salamora è un condimento che si prepara nel periodo autunnale (novembre), ottenuto macerando nell’olio novello, finocchio selvatico, bucce di arancio e aglio. Si presenta di consistenza fluida e colore giallognolo
La salsa di olive si presenta come una pasta dalla consistenza morbida e molto granulosa. Mantiene il colore verde tipico delle olive ed anche il sapore che risente solo leggermente dell’aggiunta di aceto. Materie prime: olive verdi, alloro, semi di finocchio, aglio, aceto, olio.
Si utilizza latte ovino crudo e caglio naturale entrambi di provenienza locale. Alimentazione: pascolo estensivo, foraggi, miscele di cereali e leguminose. Il prodotto finito, a forma di limone, pesa 100-150 grammi, ha pasta fresca, bianca, con sapore di limone. Lavorazione: al latte crudo si aggiunge il caglio che coagula in venti-trenta minuti. La rottura della…
Latte vaccino con aggiunta in proporzioni variabili di latte ovino e/o caprino (tutto di provenienza locale). Il prodotto finito si presenta in forme cilindriche a scalzo convesso del peso di kg 0,7-2, altezza cm 4-7, diametro cm 10-22. La crosta è di color avorio scuro (maculata di bruno nel caso dell’utilizzo di foglie di noce),…
Forma cilindrica, facce piane, crosta morbida, di colore giallo paglierino. Pasta compatta con rare occhiature. Sapore pieno, pastoso, con sentore di fermenti lattici vivi. Il formaggio ottenuto con il caglio vegetale sembra che dimostri una maggiore digeribilità rispetto a quello preparato con caglio animale. Recenti studi hanno infatti messo in relazione questa caratteristica con una…
Il caprino ha forma cilindrica, facce piane, crosta morbida se fresco, più dura nello stagionato. Colore bianco-grigio, pasta compatta con rare occhiature. Sapore sapido e leggermente piccante.
Alimentazione: pascolo estensivo, foraggi, miscele di cereali e leguminose. Si produce in primavera – autunno. Altezza cm 6-10; diametro cm 9-14; peso Kg 0,5-1,5; forma cilindrica, crosta morbida increspata, se fresco; dura di colore nocciola di varie sfumature se stagionato; pasta compatta con rare o nessuna occhiatura, pastoso; sapore sapido e gradevolmente piccante. Materia prima…
Formaggio prodotto con latte intero di pecora, coagulato con caglio (“priso”) di capretto e/o agnello, stagionato per un periodo variabile dai 20 ai 30 giorni, del peso di Kg 1,5, a forma la cui pasta, bianca e semidura, presenta una diffusa occhiatura.
Latte vaccino e/o ovino di provenienza locale. Alimentazione: pascolo estensivo, foraggi, miscele di cereali e leguminose. Le forme, dell’altezza di 4-8 cm, del diametro di 14-22 cm e del peso di 0,7-2 kg, hanno una crosta giallo paglierina, liscia, traslucida. Pasta compatta priva di occhiature. Sapore deciso, pastoso, gradevolmente aromatizzato. Si produce da ottobre a…
Pecorino di pezzature medio-piccole. Il prodotto presenta esternamente una colorazione scura con una leggera crosta recante l’impronta delle foglie e presenza di muffe. L’interno è caratterizzato da una pasta bianco-dorata dalla fine, quasi impercettibile grana. Il sapore è deciso, leggermente amarognolo per le conce di noce e castagno, più dolce nelle conce con le erbe….
Prodotto derivante da latte ovino crudo di provenienza locale. In passato era particolarmente utilizzato, nel territorio del comune di Visso e nelle zone limitrofe, il latte della pecora sopravissana ora in via di estinzione (il formaggio così ottenuto era conosciuto anche come pecorino Vissano). Il prodotto finito si presenta in forme di altezza 6-10 cm,…
Si produce da ottobre ad aprile, ha forma variabile, vagamente rotonda; crosta assente; pasta morbida e tenerissima, colore bianco latte; sapore gradevolmente dolce e delicato. Si consuma fresco. Calendario di produzione: da ottobre ad aprile. Materia prima utilizzata: latte intero bovino o ovicaprino di provenienza locale.
Il prodotto finito si presenta in forme di Kg 0,4-1,8 di forma tonda, afflosciata su se stessa; Crosta morbida, color panna, pasta omogenea, molle di colore bianco, sapore dolce acidulo. Si produce da ottobre a marzo nella zona del Montefeltro. E’ tradizionale mettere in commercio le forme avvolte in foglie di fico o di cavolo.
L’olio di coroncina, estratto dalle drupe a giusta maturazione, presenta un colore verde tendente al giallo, grazie a un buon contenuto in clorofilla. E’ piuttosto fluido per un buon rapporto tra acidi grassi insaturi e saturi. All’olfatto si percepisce un fruttato medio, di tipo verde, con sentori di erba e di carciofo. Al gusto presenta…
Albero di elevata vigoria, a portamento espanso; chioma voluminosa di ridotta densità, con rami fruttiferi lunghi e scarsamente ramificati; internodi lunghi, foglie grandi ed espanse, di colore verde scuro nella pagina superiore. La pianta entra in produzione piuttosto precocemente. La produttività è elevata e abbastanza costante. Il frutto è di piccole dimensioni (peso 1 –…
Albero di media vigoria, a portamento assurgente; chioma voluminosa ad elevata densità. Rami con numerose ramificazioni, internodi corti, foglie strette ed allungate, di colore verde scuro nella pagina superiore e verde chiaro in quella inferiore. La pianta entra in produzione precocemente. La drupa è di medie dimensioni (2- 2,5 g), di forma tendenzialmente cilindrica, con…
Albero di limitata vigoria, a portamento assurgente; chioma poco voluminosa ad elevata densità; rami assurgenti con numerose ramificazioni e internodi corti. Le foglie sono strette ed allungate, di colore verde grigio scuro nella pagina superiore, verde grigio chiaro nella pagina inferiore. La pianta entra precocemente in produzione, la drupa ha dimensioni medio – grandi (2-3…
Albero di elevata vigoria, a portamento espanso; chioma voluminosa ad elevata densità, con rami fruttiferi lunghi, ramificati e penduli; internodi lunghi, foglie grandi ed espanse. La pianta entra in produzione precocemente. La produttività è elevata e poco alternante. Il frutto è di medie dimensioni (peso 1,5 – 2,5 g), di forma ovoidale allungata e asimmetrica….
Albero di elevata vigoria, a portamento espanso; chioma voluminosa ad elevata densità, con rami fruttiferi lunghi, esili, penduli e ramificati; foglie molto lanceolate, di medie dimensioni. La pianta entra in produzione precocemente. La produttività è limitata e relativamente costante. Il frutto è di medie dimensioni (peso 2 g), di forma ovoidale, allungata, arcuata e asimmetrica….
Albero di elevata vigoria, a portamento mediamente assurgente; chioma voluminosa ad elevata densità, con rametti a frutto sottili e penduli; internodi di lunghezza media, foglie lunghe, strette e sottili, di medie dimensioni. La pianta entra in produzione piuttosto precocemente. La produttività è elevata, tendenzialmente alternante. Il frutto è di piccole dimensioni (peso 1-1,5 g), di…
Bacche di biancospino, sciroppo zuccherino, cannella,chiodi di garofano. Le bacche o drupe sono carnose, di colore rosso-arancio, polpose e morbide. Conservate con lo sciroppo acquistano un sapore dolce e gradevole.
E’ composto da un rizoma fibroso dalle cui gemme si sviluppano fusti ramificati. Il fusto principale presenta alla sommità un capolino, costituito da un ricettacolo e da diverse brattee terminanti con una spina. Alla base del fusto ogni anno si formano nuovi getti detti “carducci” necessari alla riproduzione della carciofaia. I fiori hanno corolla tubulosa,…
Il Carciofo Precoce di Jesi ha uno sviluppo alquanto contenuto, con un’altezza media misurata dal colletto all’inserzione del peduncolo del capolino centrale di circa 30 cm. Il caule, pubescente e di colore verde, ha i nodi disposti in modo ravvicinato. La pianta manifesta una spiccata eterofillia; il colore dell’intero apparato fogliare risulta nelle pagine superiori…
Infiorescenza globosa, formata da corimbi bianchi, racchiusa da foglie ampie di colore cenerognolo. Nel corso degli anni il “Precoce di Jesi” è stato oggetto di ripietute selezioni finalizzate al miglioramento delle caratteristiche commerciali del prodotto. Originarimente infatti, l’infiorescenza presentava le classiche lumachelle (protuberanze coniche a spirale) che, pur rappresentando un magnifico esempio di architettura vegetale,…
Pianta rustica e resistente al freddo, di maturazione tardiva, presenta infiorescenze di grana grossa, forma tendenzialmente semisferica appiattita, di colore bianco o bianco avorio, di struttura compatta, privo di pelosità. Le infiorescenze presentano pezzatura medie (diametro 14-18 cm) o medio piccole (da 12 a 14 cm).
Leguminosa da granella simile alla pianta dei ceci, più rustica; cresce anche su terreni poveri e in condizioni climatiche difficili, resiste alla siccità e alle basse temperature. La cicerchia appare di aspetto minuto e spigoloso, con colorazioni che vanno dal grigio al marrone maculato, la buccia è poco coriacea. Il legume, ricco in proteine, ha…
Il bulbo si può presentare abbastanza piccolo, dorato, leggermente allungato oppure, più spesso, si presenta di grandi dimensioni, compatto, con foglie esterne di colore rosso-dorato, di sapore dolce.
La composta si presenta come una purea dal sapore molto dolce e vanigliato, dal colore marrone chiaro. Le castagne raccolte e sbucciate vengono sbollentate in acqua in modo da poter facilmente togliere la pellicola esterna. Dopo aver eliminato tale pellicola, le castagne vengono rimesse nuovamente sul fuoco con acqua leggermente salata, aggiungendo una foglia di…
La cotognata viene servita tagliata in porzioni rettangolari a losanga o con la forma. Le mele cotogne lavate, sbucciate e tagliate a quarti vengono messe in un recipiente con acqua e limone per eliminare l’ossidazione. Una volta preparate si fanno cuocere in acqua con succo e buccia grattugiata di limone. Quando la frutta è cotta…
Il granoturco quarantino nostrano del Maceratese o di Treia (a 8 o a 12 file) nelle sue versioni “giallo” o “rosso scuro”, appartiene ad una varietà locale a impollinazione libera tradizionale. Tale pianta pertanto non la si può considerare ibrido, né modificata geneticamente, (da qui il termine “nostrano” che le popolazioni locali riservano a tale…
Pianta resistente e rustica, ha spiga compatta con lemmi aristati e due file di spighette unite al rachide. L’altezza della pianta è mediamente 130 cm. La cariosside ha una dimensione simile a quella di un chicco di grano, forma ovoidale, a frattura bianca farinosa e rivestita dalle glume e dalle glumelle che, essendo aderenti, rendono…
Materia prima utilizzata: germogli di pungitopo, sale, acqua, olio, aromi. I germogli di pungitopo sott’olio hanno un sapore gradevolmente amaro e comunque acquistano anche l’aroma delle spezie con cui vengono invasettati.
Materia prima: germogli di tamaro, aceto, vino, aglio, piante aromatiche e olio. I germogli primaverili del tamaro hanno solitamente un gusto amaro e non del tutto piacevole che però perdono se associati ad altre erbe di gusto più mite, come accade appunto conservandoli sott’olio. I germogli, privati della punta e delle tenere foglioline laterali, vengono…
Le cimette di vitalba sono tenere e fragili; se cotte per troppo tempo, tendono a disfarsi; mantenute sott’olio, conservano la loro consistenza e un delicato sapore. Materia prima utilizzata: germogli di vitalba, acqua, succo di limone, olio, sale, pepe, aglio e prezzemolo. I germogli di vitalba tagliati in pezzi di due o tre cm vengono…
La granita ha carattere cremoso, presenta pezzi di frutta di dimensioni di circa 1 cm che, insieme al succo della frutta, sono amalgamati insieme con zucchero e acqua. Il prodotto si presenta di colore giallo, variabile a seconda del colore delle pesche. A differenza delle solite granite, ottenute con ghiaccio tritato e sciroppo, il ghiaccio…
Una delizia degli orti marchigiani è il gobbo di Trodica: il gigante degli ortaggi visto che la pianta può pesare tranquillamente 8-10 chili. Oltre che a Trodica di Morrovalle, questo stretto parente del carciofo (appartiene alla varietà botanica “attilis D.C.” della stessa specie del carciofo, la “Cynara cardunculus L.”) è diffuso nel comune di Macerata…
Lamponi in sciroppo zuccherino, dal sapore gradevolmente dolce-acidulo. Il lampone (Rubus idaeus) è un arbusto appartenente alla famiglia delle Rosacee. Il fusto, ramoso, è alto 60-180 cm. Ha foglie verdi nella pagina superiore e bianco-tomentose sulla pagina inferiore. I fiori sono riuniti in corimbi laterali bianchi che compaiono il secondo anno in primavera-estate. I frutti,…
Si presenta come una purea di bacche di rosa canina dolcificata con miele dal colore rosso-vinaccia con riflessi arancio-dorati. Sapore moderatamente dolce, leggermente acidulo che denota la ricchezza di vitamina C. La rosa canina, è un arbusto spontaneo, selvatico, vigoroso, eretto e ramoso, di circa 90-270 cm, appartenente della famiglia delle Rosacee. Fiori a 5…
Le mele cotogne e le radici di cicoria vengono pulite, lavate e tagliate a pezzi e mescolate insieme. Dopo aver aggiunto succo di limone e una parte di zucchero, si lascia riposare il tutto per qualche ora e si fa bollire a fuoco lento. Prima di giungere a completa cottura la purea si passa in…
Si presenta come una purea di bacche di rosa canina dolcificata con miele dal colore rosso-vinaccia con riflessi arancio-dorati. Sapore moderatamente dolce, leggermente acidulo che denota la ricchezza di vitamina C. La rosa canina, è un arbusto spontaneo, selvatico, vigoroso, eretto e ramoso, di circa 90-270 cm, appartenente della famiglia delle Rosacee. Fiori a 5…
Marmellata a base di more di rovo, zucchero e limone. E’ particolare l’utilizzo delle more di gelso in sostituzione di quelle di rovo riscontrato nel comune di Macerata. Dopo aver raccolto le more dai rovi, si lavano e si fanno bollire fino ad ottenere una loro completa cottura. Terminata la cottura i frutti vengono ben…
Marmellata dal colore bruno intenso, dall’aspetto lucido, dall’odore fruttato tendente al caramello intenso, dal sapore classico di frutta cotta con retrogusto leggermente amarognolo. Per verificare che la marmellata abbia raggiunto la giusta densità, se ne versa un cucchiaio in un piatto e si accerta che scenda lentamente senza lasciare gocce.
Il prodotto è di colore verde-scuro, molto denso e compatto. Il sapore è caratteristico in quanto, rispetto alle altre marmellate ha un gusto piacevolmente aspro. Si può gustare tale e quale o, meglio ancora, sulle crostate.
Albero longevo di elevato e maestoso portamento, alto mediamente dai 10 ai 20 metri. Presenta radice fittonante molto robusta ma di limitato sviluppo in profondità, si ancora al suolo con le sue radici laterali, poco numerose ma assai ramificate. Il frutto è un achenio incluso in un riccio molto spinescente. Nel Montefeltro, in particolare nell’Alta…
Marroni di forma ovale ellittica di colore marrone bruno scuro con sfumature rossastre, di ottima pezzatura: da 51 a 60 frutti/Kg. I marroni risultano facilmente sbucciabili e di buon sapore (molto dolci); il
numero delle introflessioni dell’episperma è generalmente basso. La percentuale di marroni settati è elevata (oltre il 40%).
La pianta vegeta su terreni tendenzialmente acidi, formatisi su substrati arenacei o marnoso arenacei, ad altitudini comprese fra 300 m s.l.m. ed i 950 m s.l.m.. Il marrone di Roccafluvione è un biotipo locale dalle seguenti caratteristiche: albero di media grandezza e buona vigoria, fusto eretto con rami espansi e corteccia di colore grigiastro con…
Mela Marchigiana Frutto medio-piccolo, irregolare, di forma appiattita asimmetrica, buccia liscia di medio spessore od anche spessa, di colore verde intenso soffuso o striato di colore rosso-vinoso (comunemente detto rosa).
La pianta vegeta su terreni tendenzialmente acidi, formatisi su substrati arenacei o marnoso arenacei, ad altitudini comprese fra 300 m s.l.m. ed i 950 m s.l.m.. Il marrone di Roccafluvione è un biotipo locale dalle seguenti caratteristiche: albero di media grandezza e buona vigoria, fusto eretto con rami espansi e corteccia di colore grigiastro con…
Composta di frutta in sciroppo, dal colore dorato e dal caratteristico aroma di agrumi. Presenta un sapore dolce con retrogusto amaro. La ricetta può anche prevedere, anziché mele e pere, l’aggiunta di altra frutta, come i fichi secchi e l’uva, in quanto, soprattutto in passato, questo prodotto lo si preparava sulla base di ciò che…
Materia prima utilizzata: olive nere (varietà Leccino o Raggiola nel pesarese, Raggia nell’anconetano, Piantone di Falerone nell’ascolano), aglio, finocchio selvatico, scorza di limone o di arance.
Materia prima: orzo mondo (orzo senza rivestimenti glumeali), varietà pregiata degli orzi, ed eventualmente semi di anice. L’orzo mondo è un orzo nudo in quanto i rivestimenti glumeali (lemma e palea) si separano completamente a maturità. Il pericarpo, non avendo protezione, è meno compresso e più robusto. Frequente l’uso dell’orzo come succedaneo del caffè mediante…
Vasetti di vetro contenenti spicchi di mele o pere Costipati, affogati in “vino cotto”. Prodotto ricavato dalla lavorazione di mele o pere, lavate, sbucciate, tagliate a spicchi, disidratate al sole o in forno, messe in vasi di vetro, ricoperte di “vino cotto”, chiuse ermeticamente e successivamente pastorizzate. Conservazione in ambiente asciutto e lontano da fonti…
Pera Angelica Frutto rotondeggiante di colore verde-giallo con grande macchia rosata nella zona esposta al sole. Peduncolo forte e diritto, calice poco profondo e piccolo. Il frutto ha sapore delicato, polpa butirrosa con piccole granulazioni intorno al cuore, succosa, con note di moscato, leggermente speziata.
La Roveja (Pisum sativum ssp. Arvense L.) è un pisello selvatico coltivato in piccoli appezzamenti dei Monti Sibillini, dal seme di colore marroncino tendente al giallo. Racemi lunghi quanto le stipole, corolla di colore roseo violaceo ed ali porporine, legumi corti 4 – 6 cm con semi contigui, variegati, compressi o prismatici. Pianta che si…
Particolare varietà di pisello, denominata anche mangiatutto in quanto si mangia con l’intero baccello, caratterizzato, quest’ultimo, dal fatto che la membrana posta all’interno delle pareti del baccello è assente o comunque sottilissima. Di colore verde-chiaro, forma larga e appiattita è lungo circa 10-15 cm. Le taccole sono particolarmente apprezzate per il loro sapore dolce e…
Aspetto irregolare, dimensione varia, ha peridio o scorza liscia, di colore giallo chiaro, polpa dal marrone al nocciola, profumo intenso e gradevole. Predilige terreni calcareo-marnosi e marno-argillosi. Vive in simbiosi con querce, tigli, salici, pioppi, noccioli.
Forma per lo più rotondeggiante, dimensione varia, ha peridio o scorza nera molto grossolana e polpa dal giallastro al bronzo, con venature chiare, numerose, arborescenti che scompaiono con la cottura. Ha debole profumo, predilige terreni calcarei, vive in simbiosi con querce, pini, frassini e faggi. Matura da giugno a fine agosto, l’estrazione dal terreno avviene…
Forma per lo più rotondeggiante, dimensioni variabili da una nocciola a una grossa patata; il peso può superare il chilogrammo. Ha peridio o scorza nera rugosa con verruche minute, poligonali depresse in sommità e gleba o polpa nera-violacea a maturazione, con venature bianche fini che diventano un po’ rosseggianti all’aria e nere con la cottura….
Materia prima: visciole, vino, zucchero, cannella, chiodi di garofano. Le visciole, dopo averle raccolte, si privano del peduncolo e si sistemano su un graticcio, esposte al sole per circa una settimana, provvedendo a rigirarle quotidianamente. Si fanno poi bollire nel vino, insieme a zucchero, cannella e chiodi di garofano. Terminata la bollitura si lasciano raffreddare…
Materia prima: visciole, zucchero. La visciola è una ciliegia selvatica della varietà “prunus cerasus”, diffusa e disseminata nelle campagne e colline montefeltresche. E’ pianta rustica, adatta per valorizzare zone marginali, che può raggiungere anche dimensioni notevoli in altezza. La raccolta è tendenzialmente più precoce del ciliegio. Per mantenere le caratteristiche qualitative su standard elevati, l’intervallo…
Materia prima: visciole. Dopo la raccolta le visciole vengono poste su grandi setacci al sole. L’essiccazione porta ad assumere alle visciole un aspetto raggrinzito per la perdita di gran parte dell’acqua di cui sono composte. Si conservano in sacchetti di tela o in un barattolo di metallo. Il prodotto matura in 10 – 15 giorni…
Materia prima: visciole, zucchero. Frutti di visciola ricoperti di un liquido denso di colore rosso rubino, dal profumo molto intenso. Nei mesi di giugno – luglio, i frutti ben maturi si raccolgono a mano, provvisti di picciolo, preferibilmente la mattina presto, facendo attenzione a non ammaccarli. Vengono quindi lavati, depicciolati e posti ad asciugare su…
Biscotti di Mosto Mosto di giornata, farina di grano tenero, olio di oliva, zucchero, anice, lievito naturale. Ha forma di panetti di peso variabile tra i 50 e 150 gr, di colore bruno. La farina viene impastata con il mosto e gli altri ingredienti. La massa si lascia fermentare per alcune ore poi si formano…
Il prodotto finito si presenta a forma di piccolo biscotto cilindrico schiacciato ai poli di 4 – 5 cm di diametro e 20 -25 gr. di peso, ha colore biancastro all’esterno e giallo dorato all’interno. Il sapore dolce della glassa affievolito dalla freschezza del limone non copre la fragranza del biscotto. Si accompagna molto bene…
Dolce tipico di tutto il Montefeltro viene preparato in vari modi diversi tra loro, a seconda non solo della zona ma anche del produttore. La discriminante comunque è data dagli ingredienti che vengono utilizzati per le varie preparazioni.
Disco di pasta sfoglia spesso un centimetro e del diametro di circa dieci centimetri, al centro del quale si colloca un impasto formato da farina di grano, uova, formaggio pecorino, zucchero e olio. Prodotto tipicamente pasquale, dal caratteristico sapore dolce e leggermente piccante (spiccato sapore di formaggio).
Pur rimanendo invariati gli ingredienti le castagnole assumono forme diverse sul territorio: nel pesarese hanno forma allungata, irregolare e contorta, di colore dorato; l’alchermes, con cui vengono cosparse una volta cotte, dona loro un colore rosso acceso, mitigato dallo zucchero con cui vengono spolverate. Occasionalmente vengono anche farcite con crema pasticcera. Nell’ascolano le castagnole assumono…
Nella medio-alta Valcesano vengono chiamati CASTAGNOLI. Nella zona di San Lorenzo in Campo i castagnoli vengono preparati con farina di farro, fritti e poi completati con miele o zucchero. Di forma tondeggiante hanno un diametro di circa 4-5 cm e sono di colorazione marrone, tipica del farro.
Dolce tradizionale del periodo invernale a forma di cavalluccio marino della grandezza della grandezza dei consueti biscotti. Si compone di una sfoglia spessa (farina, uova, zucchero, olio, vino bianco) e di un impasto di sapa (mosto concentrato con cottura), liquori (rum, marsala), caffè, noci e mandorle tritate, cioccolato fondente, canditi, uvetta, fichi secchi, cacao amaro,…
Il chichiripieno è una focaccia ripiena di peperoni gialli e rossi, carciofini sott’olio, olive verdi, tonno, alici sott’olio, prezzemolo ed eventualmente capperi.
Ciambella di consistenza compatta, di 20-30 cm di diametro, colore dorato. Il prodotto è asciutto e croccante all’interno (da cui il termine “strozzosa”). E’ un dolce tipico del periodo pasquale.
Il ciambellone è un dolce semplice, si presenta come una torta ben lievitata. Viene consumato per la prima colazione e a metà pomeriggio, a volte farcito con altri ingredienti può essere servito anche alla fine dei pasti accompagnato con vino dolce. Nel Montefeltro esiste una variante al ciambellone, il BISCOTT, più rustico per l’assenza di…
Dolce che un tempo veniva preparato nel periodo del carnevale, oggi lo si prepara tutto l’anno. La cicerchiata può assumere diverse forme: a filoncino, a cupola o a ciambella. Compatta e friabile, di colore dorato ma con variazioni di colore a seconda del composto con cui viene guarnita (mandorle, zucchero a velo, canditi, ecc.). Al…
Caratteristica della Crescia d’la Stacciola sono gli ingranaggi, sorta di rilievi ottenuti pizzicando la pasta in cerchi concentrici, per permettere al condimento di depositarsi nelle fossette rendendo la crescia, con la cottura, tenera e croccante allo stesso tempo. Prima di essere condite le cresce vengono punzecchiate con una forchetta per evitare che si gonfino e…
Crescia fogliata o lu rocciu La sfoglia si ottiene mescolando la farina, con zucchero, olio e acqua bollente. Si stende la sfoglia ad asciugare, il ripieno si dispone al centro della sfoglia stessa e si arrotola fino ad ottenere una forma semicircolare.
Si impastano gli ingredienti, “tirando” la sfoglia dello spessore di circa un centimetro e mezzo che si cuoce su un panaro di coccio fino alla formazione, in superficie e in ambo le parti, di una leggera pellicola. La crescia, la cui cottura deve essere ancora completata e migliorata, viene quindi riposta sul piano caldo del…
Con la pasta del pane si prepara un disco (“crescia”) che, con le dita, viene premuto qua e là, lasciandovi delle piccole infossature e pizzicandolo ai bordi con tocchi regolari. La crescia viene condita con olio, sale, rosmarino e cipolla. Durante la stagione del maiale può essere condita con ciccioli e strutto (pizza coi grasselli),…
La cresciolina si presenta in forma di tanti piccoli dischi a forma appiattita, di colore chiaro. E’ fritta e croccante e presenta una superficie esterna irregolare. La crescolina è saporita dallo strutto in cui frigge ma è poco salata, in quanto non viene aggiunto altro sale a quello già contenuto nella pasta del pane utilizzata…
Forma a disco, di diametro variabile, colore chiaro e dorato. Si accompagna, in alternativa al pane, con con salumi, formaggi, carne e verdure grigliate di ogni tipo. Il prodotto ricorda la piadina romagnola, ma se ne differenzia per la pasta, che è sfogliata, unta e molto saporita.
A cottura ultimata le fave dei morti assumono una colorazione dorata. Prima di consumarle aspettare circa un paio d’ore che si raffreddino. Le fave dei morti si mantengono a lungo.
Pizzettine fritte a base di farina di mais, schiacciate, abbastanza sottili. E’ necessario dare corpo alla pasta della polenta raffreddata con della farina di grano, quindi formare delle pizzettine e friggerle. Servirle poi spolverate con zucchero semolato.
Con la farina di granoturco si prepara la polenta alla quale, una volta cotta, verranno aggiunti, previa bollitura in acqua, fichi secchi, uvetta, gherigli di noci e mele. Il composto, mescolato a dovere, viene poi versato in una teglia unta di burro e cosparsa di pane grattugiato. La cottura avviene in forno a 180° e…
Il prodotto si presenta a forma di palline bianche (che ricordano vagamente la forma di un piccolo fungo) del diametro di circa 2-3 cm. Al tatto sono duri come argilla secca. Risultano molto croccanti.
I fichi essiccati vengono aromatizzati con anice, mistrà, rhum. Il tutto viene poi macinato aggiungendo noci e mandorle triturate a parte. L’impasto ottenuto viene modellato a forma cilindrica e avvolto in foglie di fico debitamente posizionate intorno al cilindro e legate con filo. La macinatura dei fichi viene eseguita di solito a mano per evitare…
Il maiorchino ha forma allungata e schiacciata con spessore di 3 cm nella parte centrale della sezione. Presenta l’aspetto di colore ambrato all’esterno e giallo chiarissimo internamente. Ha un sapore delicato e consumato fresco ha una consistenza morbida; se secco, ha una maggiore consistenza ed è tipico inzupparlo nel vino (preferibilmente bianco), nel latte o…
Parte della farina viene impastata con il lievito ed il latte tiepido. L’impasto viene fatto lievitare al caldo coprendolo con un panno bianco. Con la rimanente parte di farina si amalgama il sale, il pepe, lo strutto, l’olio, le noci tritate, il pecorino fresco e quindi l’impasto che nel frattempo è già lievitato. Il tutto…
Dopo un breve riposo si staccano (da 0.5 a 1 Kg) dei pezzi di pasta e si modellano a forma di filone, incidendo con un coltello la parte superiore. Una parte della pasta viene messa da parte per riformare la “madre” da utilizzare successivamente. Le forme di pane, allineate su una tavola di legno, al…
La preparazione della massa avviene in tre fasi: la prima prevede l’impiego di una parte di farina nella quale viene aggiunto il lievito naturale sciolto in acqua tiepida salata. Si impasta bene e si lascia fermentare per almeno 4 ore, si riprende l’impasto, si aggiunge altra farina e acqua, si lavora e si lascia in…
Il prodotto si presenta in forma di piccole pagnottelle, non molto differente da quello di uso quotidiano ma la presenza di un ingrediente insolito come lo zafferano gli dona un colore giallo diverso da quello tipico dei prodotti a base di uova. Inoltre questo tipo di pane viene, come vuole la tradizione, consumato nel periodo…
Pizza di forma rotonda, di circa 15/20 cm di diametro, alta 3-4 cm, moltocompatta. La pizza con le noci è un dolce tipico del periodo natalizio. L’impasto viene preparato manualmente o in una comune impastatrice. La massa ottenuta viene lasciata lievitare per circa 6-8 ore. La cottura viene fatta al forno, possibilmente a legna per…
Nel pesarese si aggiungono canditi e vin santo mentre nell’ascolano è più frequente l’aggiunta di liquori E’ un dolce di forma simile ad una cupola, alto almeno 10 cm, colore esterno scuro, interno giallo intenso.
Ha forma leggermente a fungo che ricorda vagamente un “babà”, alta almeno 10 cm, diametro variabile, colore dorato, interno giallo, sapore spiccato, mollica soda con evidenti pezzi di formaggio. La pezzatura varia mediamente da 0,5 a 1 Kg..
Il termine “pelusi” intende evidenziare la rusticità del prodotto derivante dal fatto che la sfoglia è ricavata senza utilizzare le uova. I quadrelli pelusi, di colore chiaro, hanno forma di piccoli quadratini e sono utilizzati per la preparazione di minestre in brodo. E’ un piatto tradizionalmente povero, tuttora apprezzato per il suo sapore semplice e…
Torta salata costituita da sfoglia farcita con la pianta Silena vulgaris, localmente detta “sfrizzoli”. Tradizionalmente era una merenda tipica del giorno dell’Ascensione.
Scroccafusi Farina, uova, zucchero, olio, mistrà, scorza grattugiata di limone. Il prodotto ha forma di una grossa noce della grandezza variabile tra i 3-4 cm, di colore dorato. Gli scroccafusi hanno pasta dura ma friabile.
Dolce tradizionale di Natale e Pasqua composto di pasta di mandorla (mandorle mondate ed asciugate in forno tritate finemente, zucchero, albume d’uovo), liquore, aromi (cannella o vannillina). Nel maceratese nel periodo pasquale per la particolare forma prende il nome di Agnello. Può essere consumato fresco oppure anche dopo alcuni mesi (in passato le famiglie di…
Sottile, di colore giallo oro a margini irregolari. La forma viene modellata, prima della frittura, a nastrini o fiocchi; è anche diffusa la forma piatta (strisce). La superficie delle sfrappe si presenta alquanto irregolare per la presenza di “bolle” come conseguenza della frittura. Dolce tipico del carnevale.
Si aggiunge una buona quantità di noci e, a piacere, mandorle, pinoli e semi di zucca grossolanamente tritati. Il prodotto è di forma normalmente rotonda od ovale perché conservato e servito su normali piatti da cucina di cui assume la forma, essendovi stato versato ancora caldo. Il colore, generalmente sul marrone, varia sensibilmente a seconda…
I Tacconi si presentano di colore giallo paglierino spento, con macchie più scure per l’effetto del sale e del pepe. Al palato il prodotto risulta sapido, pastoso, delicatamente dolciastro. Il prodotto finito si presenta a piccole strisce di 20 – 25 cm di lunghezza, 3 – 4 mm di spessore e 3- 4 mm di…
I Tajulin sa la fava sono una caratteristica pasta lunga realizzata dalle massaie che vivevano nel borgo attorno al convento di San Sebastiano le quali, per via della povertà, mescolavano la farina di grano con quella di fava. Inconfondibile è il gusto di questa pasta, ruvida non solo al tatto ma in certo qual modo…
I fichi essiccati vengono tagliati ed allargati a forma di otto, vengono poi sistemati, uno a fianco dell’altro in una piccola forma rettangolare in legno detta “coscena”. Realizzati così il fondo ed i fianchi si procede alla farcitura interna con mandorle, cedro, ed aromi vari. Si passa successivamente alla chiusura della camicia, cioè della base,…
La farina di granturco viene impastata con acqua calda insieme agli altri ingredienti. Quando la pasta è ben lavorata si fa riposare per qualche ora, poi dalla massa si staccano dei pezzi che vengono lavorati a filoncini lunghi 20-30 cm che vano fatti lievitare per due o tre ore. Si cuociono nel forno preventivamente riscaldato
Questo peculiare condimento,l’inconfondibile sugo con tonno e alici alla mondolfese, la cui origine si perde nella notte dei tempi, abbina la duplice vocazione di questo comune abitato da gente di terra e di mare, dove i mondolfesi hanno tramandato un sugo rosso, utilizzato quale condimento per la pasta – gli spaghetti – fondendo pomodori, conserva,…
La trota Fario trova un habitat ideale nelle acque fredde e correnti del comprensorio di Visso, dove nasce il fiume Nera. In questa zona, è molto diffuso l’allevamento della trota che viene largamente consumata come prodotto fresco, oltre che in questa particolare preparazione.
Si presenta di forma tronco-conica, con la crosta di colore grigio. La pasta è bianca e compatta. Si utilizza prevalentemente grattugiata sulla pasta, oppure anche tal quale a fine pasto. La pratica della salatura, oltre che per ottenere un prodotto particolrmente apprezzato per il gusto gradevolmente sapido e l’aroma delicato, veniva utilizzata per conservare la…
Materia prima utilizzata: siero derivante dalla lavorazione dei pecorini e delle caciotte. Ha consistenza fondente, quasi lattiginosa, non grumosa, non pastosa, di colore bianco. Il siero derivante dalla lavorazione dei pecorini e delle caciotte viene trasferito in caldaia e riscaldato a 80-90°. Si ottiene per affioramento; dopodiché si procede alla formatura in appositi stampi
Prodotto di colore da extra bianco ad ambra chiaro (secondo la classificazione impiegata nel commercio internazionale), di odore di debole o di media intensità, vegetale e/o fruttato e/o floreale, e/o vinoso e/o di leguminose e/o di girasole, e/o poco fine. Il sapore è variabile da delicato a mediamente intenso, vegetale e/o fruttato, e/o di miele…
Il Miele del Montefeltro di “acacia” è caratterizzato dal polline di Robinia associato in proporzioni variabili principalmente dalle seguenti specie nettarifere e non nettarifere: Crucifere, Leguminose – principalmente Sulla, Ginestrino, Fava, Pisello, Trifoglio bianco, Meliloto – oltre a Sanguinello, Rosacee, Orniello, Papavero, Sambuco, Quercia, Vite.
Le Marche rappresentano una realtà unica nel panorama nazionale, grazie a una pluralità che si rispecchia nella felice relazione tra territorio, natura, cultura, tradizioni e civiltà dei suoi abitanti.
Ampia è la varietà di vini prodotti nella regione: 15 vini DOC e 2 vini DOCG. Tappa obbligata per conoscere il patrimonio enologico sono le enoteche regionali; le vie del vino, inoltre, uniscono ai sapori del vino il fascino delle colline e dei tesori del territorio. Numerosi e di lunga tradizione sono i liquori prodotti nelle Marche, nasce infatti nell’Alto Medioevo l’esperienza nella distillazione di amari e bevande rigeneranti.
Il maiale rappresenta il filo conduttore della gastronomia dell’entroterra: particolarmente pregiati e gustosi sono i salumi. Svariati sono anche i formaggi e le carni: la valorizzazione e la tutela della produzione sono garantite da forme di protezione come il marchio DOP (Denominazione di Origine Protetta) e l’Indicazione IGP (Indicazione Geografica Protetta).
Le Marche sono note anche per la produzione di tartufi, sia bianchi che neri, oltre che per l’olio, il miele, i funghi, l’ortofrutta e i prodotti biologici. La pasta, frutto della tradizione cerealicola, occupa un posto importante nella tavola marchigiana; sia all’uovo che di semola, è impiegata nella preparazione di squisite ricette.
Le Marche vantano una tradizione gastronomica fatta di ingredienti semplici e genuini, di sapori unici, di tempi peculiari. Grazie alla configurazione del territorio, dominato dai monti e affacciato sul mare, la cucina marchigiana è molto varia e alterna pietanze dai sapori forti e decisi, in prevalenza a base di carne, a piatti a base di crostacei, pesce azzurro e frutti di mare.
Il carattere della cucina marchigiana lo si ritrova anche nei dolci, per la cui preparazione vengono usati ingredienti poveri, ma arricchiti da una fantasia tipicamente popolare.
Sono quasi tutti tradizionalmente associati ad eventi del vivere quotidiano: dalle festività religiose alle ricorrenze più popolari.
Diversi sono gli eventi enogastronomici che animano le città delle Marche nel corso dell’anno: dalle sagre legate ai prodotti tipici alle feste del vino.
We use cookies on our website to give you the most relevant experience by remembering your preferences and repeat visits. By clicking “Accept All”, you consent to the use of ALL the cookies. However, you may visit "Cookie Settings" to provide a controlled consent.
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
Cookie
Durata
Descrizione
cookielawinfo-checkbox-analytics
11 months
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
cookielawinfo-checkbox-functional
11 months
The cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
cookielawinfo-checkbox-necessary
11 months
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
cookielawinfo-checkbox-others
11 months
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
cookielawinfo-checkbox-performance
11 months
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
viewed_cookie_policy
11 months
The cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.