ECOSISTEMI TERRESTRI ITALIANI

Convenzionalmente, nel caso in cui contengano meno di 500 parti per milione (ppm) di sali disciolti, le acque si definiscono “dolci”. Rientrano nella definizione anche le acque dolci stagnanti e le acque di transizione salmastre come le lagune, gli stagni costieri, i delta e gli estuari. Il fatto che gli ambienti siano così diversi determina una forte variabilità delle loro caratteristiche: la salinità per esempio passa da valori prossimi allo zero (acque di scioglimento dei ghiacciai, ruscelli, torrenti e laghi d’alta quota) a valori prossimi o uguali a quelli dell’acqua di mare (acque di transizione), o a volte a valori anche superiori (stagni salati, saline).

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Aglio rosso di Proceno PAT

In queste zone del comune in provincia di Viterbo, la pianta viene coltivata da novembre a febbraio, in lunghi solchi dentro cui vengono inseriti bulbilli. Successivamente (dopo la raccolta) si lascia asciugare al sole, per poi lavorare, le piante secche, in lunghe trecce. La tradizione vuole che parte della produzione sia conservata, come seme, per l’anno successivo. Questo ha garantito nel tempo che l’aglio rimanesse di provenienza di queste terre.

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Salsiccia al coriandolo di Monte San Biagio (fresca, conservata e secca) PAT

La salsiccia è ricavata dall’impasto ben amalgamato della carne dell’intero suino, tagliata preferibilmente a mano con il coltello. Il grasso contenuto nell’impasto non supera il 25 per cento e gli altri ingredienti usati sono: sale, peperoncino piccante, pepe rosso dolce, vino moscato di Terracina e semi di coriandolo passati in forno per essere più croccanti e più facili da schiacciare.

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