Vini del Friuli Venezia Giulia
FRIULI COLLI ORIENTALI DOP

I vini bianchi (tra 11% vol al 12% vol) Friuli Colli Orientali sono vini strutturati, equilibrati e di corpo, che si presentano tutti in una piacevole tonalità giallo paglierino, con riflessi dorati o verdognoli (che si fanno ramati nel Pinot grigio). Al palato regalano una sensazione gradevole e morbida, accompagnata da profumi netti e intensi, che spaziano dal fruttato al floreale. La tonalità dei rossi, invece, è rubino e si associa ad un profumo ammaliante, fine e tendente all’erbaceo e allo speziato, con un elegante bouquet fatto di sentori di sottobosco e frutti rossi. In bocca risultano equilibrati e corposi. Il dettaglio delle caratteristiche organolettiche, comprese quelle delle varianti con indicazione di vitigno, è rintracciabile nel disciplinare.

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FRIULI COLLI ORIENTALI DOP

La “sasizza pasqualora” Particinese PAT

A Partinico è tipico degustare un unicum gastronomico che non esiste in nessun’altra località della Sicilia: la salsiccia realizzata, utilizzando, in dosi prestabilite, carne ovina e suina, nel periodo pasquale e che, pertanto, viene denominata “sasizza pasqualora”.

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Vini del Friuli Venezia Giulia
FRIULI AQUILEIA DOP

Il Bianco (10,5% vol. che salgono a 11% vol. nel Superiore) è di colore paglierino, con differente intensità; rilascia un odore gradevole e fine e al palato risulta armonico e vellutato. Il Rosso (10,5% vol.) è rubino e invecchiando tende al granato; ha odore intenso, fine e vinoso e un gusto asciutto e morbido. Nella variante Novello (11% vol.) l’odore si fa più fruttato e il sapore sapido e caratteristico. La tonalità del rosato (10,5% vol.), invece, tende al cerasuolo tenue e si abbina con un odore vinoso, intenso e gradevole e un sapore asciutto, armonico, pieno e vivace. Le tipologie di vino con indicazione di vitigno, infine, si arricchiscono di peculiarità proprie dell’uvaggio specifico, che possono essere puntualmente rintracciate nel disciplinare.

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FRIULI AQUILEIA DOP

Trentino Alto Adige
MELA VAL DI NON DOP

Mela Val di Non – La coltivazione del frutto inizia con una giusta preparazione e nutrizione del terreno, effettuata con sostanze organiche. La raccolta è svolta rigorosamente a mano e, dopo di questa, le mele sono conservate in celle frigorifere e commercializzate.

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MELA VAL DI NON DOP

Emilia Romagna
SALAME PIACENTINO DOP

La produzione del Salame Piacentino risale all’epoca romana e si è consolidata nel tempo. L’evoluzione di questo salume è stata possibile grazie ad una serie di fattori ambientali, culturali e umani. Gli operatori locali riescono a conservare la tradizione della preparazione del salame grazie alla loro maestria combinandola con il microclima ideale del piacentino, necessario per la stagionatura. Il Salame Piacentino è un simbolo dell’identità e della storia di questo territorio.

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SALAME PIACENTINO DOP

Emilia Romagna
PROSCIUTTO DI MODENA DOP

Gli elementi che legano il Prosciutto di Modena con il territorio sono molteplici. La zona del modenese è da secoli vocata all’allevamento, alla produzione del maiale e alla lavorazione delle cosce suine per la produzione del Prosciutto di Modena. Come noto, per avere prodotti di qualità è necessario che l’ambiente circostante sia salubre e privo di elementi esogeni di inquinamento, al fine di non alterare la qualità del prosciutto e di assicurarne i connotati distintivi.

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PROSCIUTTO DI MODENA DOP

Pesariis borgo di montagna

Sull’origine dei Solari e della tradizione degli orologi si tramandano alcune leggende che certo hanno un fondamento veritiero: si parla di un pirata genovese che mandato in esilio sia giunto selle nostre montagne e si sia innamorato di una ragazza pesarina; il fatto è che i Solari, fino a pochi anni fa non si trovavano al di fuori del paese di Pesariis, in nessun altro paese della Carnia o del Friuli.

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