Emilia Romagna
PESCA E NETTARINA DI ROMAGNA IGP

Le forme di allevamento ammesse, in volume, sono riconducibili al vaso e vasetto ritardato e sue modificazioni; in parete le forme utilizzabili sono la Palmetta e il Fusetto e loro modificazioni. Le pratiche colturali debbono comprendere almeno una potatura invernale e interventi di potatura al verde a seconda delle esigenze delle piante. La produzione unitaria massima è di 350 q.li ad ettaro per tutte le cultivar ammesse.

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PESCA E NETTARINA DI ROMAGNA IGP

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CAPPELLACCI DI ZUCCA FERRARESI IGP

Per realizzare i Cappellacci di zucca ferraresi IGP occorre seguire la ricetta tradizionale che prevede la preparazione della sfoglia e del ripieno, a base di zucca. Al termine della produzione, i Cappellacci di zucca ferraresi IGP sono confezionati nel luogo di produzione per non compromettere le caratteristiche organolettiche.

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CAPPELLACCI DI ZUCCA FERRARESI IGP

Fondazione Querini Stampalia, a Venezia: Presentazione di Gesù al Tempio _ Festa della CANDELORA

Non si conoscono le ragioni della realizzazioni delle due opere, forse legate ad eventi familiari, se nei personaggi fossero davvero presenti i ritratti della famiglia Bellini e di Mantegna. I personaggi principali sono pressoché identici a quelli di Mantegna: la Vergine regge il Bambino in fasce con i piedini appoggiati su un cuscino, presso un vecchio sacerdote barbuto che si fa avanti per prenderlo. Frontale al centro, sia pure leggermente in secondo piano, si trova san Giuseppe, mentre ai lati Bellini ha aggiunto due figure in più, in modo tale da comporre il gruppo come una piccola folla umana. I personaggi sono stati variamente identificati, ma sempre nell’ambito della famiglia del pittore: Giuseppe è stato identificato con un possibile ritratto del padre Jacopo, i due uomini a destra sarebbero un autoritratto di Giovanni (che guarda lo spettatore) accanto al cognato Mantegna o al fratellastro Gentile, le donne a sinistra potrebbero essere Nicolosia, sorella di Giovanni e Gentile, nonché moglie di Andrea, e la madre Anna.

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Liquore alla Genziana PAT

Questo liquore si presenta di colore paglierino intenso, di media gradazione
alcolica, di sapore e profumo tipici della pianta di genziana, intensi e facilmente identificabili. È ottenuto per infusione a freddo delle radici di Genziana lutea in alcool etilico puro (95% vol.). La pianta, dalla tipica fioritura gialla, trova il suo areale esclusivamente in Europa; in Italia vegeta solo in determinate aree delle Alpi e degli Appennini centrali, a un’altitudine che varia fra i 1000 e 2000 m.

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Liquore allo Zafferano PAT

Il liquore allo zafferano nasce dalla combinazione di questa consuetudine con la pratica diffusa tradizionalmente nelle comunità agricole, di riutilizzare le fecce, sottoprodotto della vinificazione, per ottenere l’alcool e aromatizzarlo con erbe locali per renderlo gradevole al consumo.

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Koelreuteria paniculata

La Koelreuteria Paniculata è un albero di medie dimensioni, a foglie caduche, originario dell’Asia. Ha tronco eretto, spesso multiplo, e sviluppa una densa chioma, disordinata negli esemplari giovani, tondeggiante negli alberi adulti; la corteccia è di colore marrone chiaro, generalmente solcata da rughe poco profonde; le foglie sono composte, imparipennate, costituite da 7-15 foglioline ovali, con margine seghettato, di colore verde scuro, divengono gialle in autunno, prima di cadere; le foglie nuove in primavera hanno un colore bronzeo.

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Luppolo, Humulus Lupulus L.

Humulus deriva dal latino humeo che significa essere umido, in relazione al fatto che la pianta predilige terreni umidi. Lupulus deriva invece dalla parola latina lupus che significa lupo, perché proprio come un lupo con le sue prede, tende a far soffocare le piante su cui si arrampica. Anticamente era un rimedio utilizzato dai monaci nei conventi per il suo effetto anafrodisiaco, che calmava gli stimoli sessuali.

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PAMPAPATO DI FERRARA – PAMPEPATO DI FERRARA IGP

Per preparare il Pampapato di Ferrara/Pampepato di Ferrara occorre amalgamare gli ingredienti e averli impastati, si porziona l’impostato, si modella e si cuoce alla temperatura di 180-220°C per un tempo compreso fra i 15 ed i 90 minuti, in base alla pezzatura del prodotto.

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PAMPAPATO DI FERRARA – PAMPEPATO DI FERRARA IGP

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PIADINA-PIADA ROMAGNOLA IGP

Per preparare la Piadina/Piada Romagnola IGP è necessario procedere alLa preparazione dell’impasto che viene poi porzionato. I piani dell’impasto sono poi laminati per essere appiattiti con pressione meccanica, fino ad ottenere un disco senza dislivelli. Infine, il prodotto è cotto ad una temperatura che varia da 200° C a 250° C per un tempo di 4 minuti.

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PIADINA-PIADA ROMAGNOLA IGP