Veneto
INSALATA DI LUSIA IGP

Per coltivare l’Insalata è necessario che il terreno abbia la percentuale di sabbia non inferiore al 30% e una quantità di argilla non superiore al 20%. Le piantine possono essere coltivate in pieno campo o in coltura protetta e la produzione massima è suddivisa in 55 tonnellate per la cultivar Cappuccina e 50 tonnellate per la cultivar Gentile (ad ettaro). Alla raccolta segue la pulizia del cespo con l’eliminazione delle foglie basali e la collocazione dei cespi di lattuga in contenitori per essere immessi al consumo.

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INSALATA DI LUSIA IGP

Veneto
CILIEGIA DI MAROSTICA IGP

Per coltivare il prodotto, nel caso di nuovi impianti è necessaria un’idonea lavorazione meccanica della superficie interessata e l’analisi chimico fisica del terreno, mentre per gli impianti già esistenti devono essere garantiti l’illuminazione e l’arieggiamento delle chiome. Sono consentite tutte le forme di allegamento sia in volume sia in parete. Per la concimazione, gli elementi nutritivi da apportare devono essere finalizzati al raggiungimento e al mantenimento di un sufficiente livello di fertilità dei suoli.

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CILIEGIA DI MAROSTICA IGP

Falconeria, un patrimonio dell’Umanità vivente
IHC Unesco

Originariamente era un metodo per procurarsi del cibo, successivamente la pratica della falconeria si è evoluta nel tempo per essere più associata alla conservazione della natura, al patrimonio culturale e all’impegno sociale all’interno e tra le comunità.

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IHC Unesco

Arte del Pizzaiuolo Napoletano
IHC Unesco

L’arte del pizzaiuolo è parte integrante dei valori culturali della città di Napoli, al pari del suo patrimonio di musei e chiese, ed è il simbolo di una tradizione culinaria che si tramanda da generazioni e che per la sua caratteristica rende la lavorazione spettacolare e ne fa un momento di incontro, di convivialità, così da tramandare dal maestro agli apprendisti la tecnica e i segreti per la realizzazione di una vera pizza.

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IHC Unesco

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ASIAGO DOP

L’Asiago si distingue in Asiago Fresco o “pressato” e Asiago Stagionato o “d’allevo”. Il primo viene prodotto con latte intero, presenta un colore bianco o leggermente paglierino ed è caratterizzato da un’occhiatura irregolare e dal sapore delicato e gradevole di latte appena munto. L’Asiago Stagionato viene prodotto con latte parzialmente scremato, presenta un colore paglierino, un’occhiatura di piccola o media grandezza ed un gusto deciso e saporito, che aumenta in base alla stagionatura. Sempre a seconda dei mesi di maturazione, lo Stagionato si divide in Asiago Mezzano (4-6 mesi), Vecchio (10-15 mesi) o Stravecchio (oltre 15 mesi).

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ASIAGO DOP

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MARRONI DEL MONFENERA IGP

I Marroni del Monfenera sono coltivati con la metodologia prevista dal disciplinare e la densità di impianto non deve superare le 140 unità nei vecchi impianti e 180 nei nuovi. La raccolta avviene manualmente, con l’ausilio di macchine raccoglitrici, dal 15 Settembre al 15 Novembre, esclusivamente dopo la caduta del prodotto a terra. Dopo la cernita, i marroni idonei sono sottoposti alla “curatura”, un procedimento che prevede l’immersione in acqua per 9 giorni e, dopo 3 mesi di conservazione, possono essere immessi al consumo.

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MARRONI DEL MONFENERA IGP

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MARRONE DI COMBAI IGP

Il Marrone di Combai è coltivato con la metodologia tradizionale e la semina è svolta in primavera. Il disciplinare prevede che il terreno possa essere concimato con elementi organici e le potature siano effettuate ogni 4-6 anni. Quando sono in piena maturazione, i frutti che cadono a terra sono raccolti, puliti e sottoposti al procedimento di “curatura”. I frutti sono immersi in acqua bollente (45-48 °C) per 45 minuti in un arco di tempo che varia dai 5 ai 7 giorni. In seguito, sono essiccati tramite una macchina asciugatrice.

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MARRONE DI COMBAI IGP

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PESCA DI VERONA IGP

Le metodologie di coltivazione della Pesca di Verona sono tre, in base al disciplinare di produzione: “convenzionale”, che segue le buone prassi della Regione Veneto; “integrata”, realizzata seguendo le norme tecniche del disciplinare della Regione Veneto e, infine, “biologica”, secondo il Reg. (CE) n. 2092/91. La densità di piantagione non deve superare le 1.000 piante per ettaro. Infine, i frutti sono raccolti da terra con l’ausilio di carri-raccolta e posti in cassette, ceste o cassoni di plastica.

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PESCA DI VERONA IGP

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RADICCHIO VARIEGATO DI CASTEL FRANCO IGP

Le modalità di coltivazione del Radicchio sono scandite da tempi precisi. La semina in pieno campo è effettuata dal 1° giugno al 15 agosto, mentre il trapianto delle piantine avviene dal 15 giugno al 10 settembre. La raccolta può iniziare a partire dal 1°ottobre. Il disciplinare prevede che, ai fini della qualificazione del prodotto come IGP, le produzioni massime di superficie coltivata non debbano superare i 12.000 kg per ettaro e il peso massimo unitario non possa superare i 0,600 kg di prodotto.

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RADICCHIO VARIEGATO DI CASTEL FRANCO IGP