Vini della Toscana
COLLI DELL’ETRURIA CENTRALE DOP

Il Rosso (10,5% vol.) è rubino brillante, con odore dal vinoso al fruttato, fragrante, fresco e delicato, e gusto da secco ad abboccato, vivace e armonico. Il Rosato (10,5% vol.) ha odore fruttato, fragrante e fresco e sapore da secco ad abboccato, vivace e sapido. Il Novello (11% vol.) è di un vivace rosso cerasuolo con tendenza al violaceo, odore fruttato e fresco, sapore brioso e armonico. Il color paglierino del Bianco (10% vol) è arricchito da riflessi verdognoli; il profumo è delicato e fruttato; il sapore da secco ad abboccato, sapido, vivace, fresco e armonico. Il Vin Santo e Vin Santo Riserva (15,5% vol) vanno dal paglierino dorato all’ambrato, con odore etereo e intenso e sapore da secco a dolce, armonico e vellutato. Profumo e gusto simili all’Occhio di Pernice e Riserva (16,5% vol), che però risulta da rosa ad ambrato.

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COLLI DELL’ETRURIA CENTRALE DOP

ORTO BIOLOGICO, BIODINAMICO, SINERGICO o PERMACULTURA

Agricoltura biologica, biodinamica, sinergica e permacultura sono tutti metodi utilizzati oggi per coltivare in modo naturale. Tra loro ci sono delle differenze, alcuni si assomigliano di più, altri sono genitore e figlio della stessa filosofia di coltivazione. Rudolf Steiner: verso la fine del XIX secolo inventò il metodo biodinamico, forma di agricoltura naturale che non utilizza concimi chimici e riscopre le consociazioni, le rotazioni e le fasi lunari.

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Area Marina Protetta Riserva Naturale Statale ISOLA DI VENTOTENE e SANTO STEFANO

Ventotene presenta fondali caratterizzati da anfratti e recessi, favoriti anche dal processo erosivo che causa periodici smottamenti. Questa particolare morfologia, associata all’inaccessibilità da terra di lunghi tratti di costa, favorisce un’ecosistema particolare in cui si riscontra grande varietà di organismi bentonici. La presenza di grotte e di franate crea inoltre ambienti sciafili a bassa profondità che ospitano specie tipiche di fondali più profondi. Nei paesaggi subacquei di Ventotene predominano colori come il verde scuro, il rosso cupo o il violetto, determinati dalla presenza di celenterati, poriferi e varie specie di alghe incrostanti. Le volte delle grotte sono spesso ravvivate dal colore arancio delle margherite di mare, qui è possibile incontrare animali notturni come polpi e murene.

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Vini della Toscana
CHIANTI DOP

Il vino Chianti si presenta con vivace colore rubino, che invecchiando tende al granato. L’odore è intensamente vinoso, a volte accompagnato da profumo di mammola, e con il tempo lascia emergere un carattere di finezza. Il sapore è armonico, sapido, leggermente tannico e con l’invecchiamento si fa più morbido e vellutato. Il titolo alcolometrico minimo è di 11,50% vol., ma per alcune sottozone può arrivare anche a 12,00% vol.

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CHIANTI DOP

Vini della Toscana
COLLINE LUCCHESI DOP

Il Rosso (11% vol.) e la tipologia Riserva (11,5% vol) si presentano di tonalità rubino brillante, che invecchiando tendono al granato; l’odore è gradevole e caratteristico e al palato è asciutto, armonico, morbido e vivace (se dell’annata). Il bianco (10,5% vol.) è di colore paglierino, con diversi gradi di intensità; l’odore delicato, gradevole e caratteristico è affiancato da gusto asciutto e armonico. Il Vin Santo (16% vol.) è giallo dorato, tendente all’ambrato, con odore gradevole e armonico e sapore dolce di passito, asciutto e vellutato. Nella variante Occhio di Pernice (16% vol.), invece, è rosa con riflessi granati, odore intenso e sapore dolce, morbido e vellutato. Infine, i vini con indicazione di vitigno presentano caratteristiche peculiari della loro provenienza, che possono essere puntualmente rintracciate nel disciplinare.

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COLLINE LUCCHESI DOP

Villa Marigola (Lerici)

Si deve tuttavia l’attuale impianto di Villa Marigola all’Architetto Franco Oliva, che dal 1926 al 1949 lavorò per il nuovo proprietario l’armatore Gio Batta Bibolini. L’architetto Oliva ridisegnò le sale della villa in stile razionalista, valorizzando la prospettiva sul Golfo dei Poeti. Mise mano anche al parco definendo che si collegasse in un unico asse il bosco sempreverde alle spalle della villa con il parterre all’italiana. Venne conservato il così detto giardino di Bocklin, una piccolo rocaille ombreggiante, una specie finta grotta, che accoglie il visitatore all’entrata della villa.

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