Polenta dolce biellese o Polenta d’Ivrea PAT

La polenta dolce biellese, che nella zona di Ivrea è chiamata polenta d’Ivrea, è una vera e propria torta rotonda, spessa pochi centimetri e che si serve a fette. Si differenzia dalle polentine dell’astigiano soprattutto per la presenza della farina di mais tra gli ingredienti. La superficie della polenta dolce è ricoperta di confettura a cui aderisce della fine granella di pandispagna.

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Sentiero Italia CAI LIGURIA 04° Tappa Colla Craiolo – Passo del Bocco

Colla Craiolo – Passo del Bocco Una tappa breve, con dislivello ridotto, porta il Sentiero Italia nel Parco Naturale Regionale d’Aveto. Dalla Colla Craiolo una salita più accentuata porta nuovamente in quota fino a toccare i 1400 metri sul livello del mare del Monte Zatta di Levante prima della discesa sul Passo del Bocco dove si trova il Rifugio Antonio Devoto per il pernottamento. Ci si trova all’interno dell’area protetta istituita dalla Provincia di Genova nel 1995 a protezione dei territori della Val d’Aveto, della Valle Sturla e della Val Graveglia e della loro grande varietà geologica, faunistica e floristica.

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1.5 La coltura promiscua, la base strutturale della diversità frutticola – ViVi Green

La coltura promiscua, base strutturale della diversità frutticola, sta a indicare la presenza di più specie nella stessa unità colturale, struttura tipica delle agricolture tradizionali. A partire dal periodo dell’anteguerra si può notare come la coltura promiscua ceda il posto in breve tempo alle cosiddette colture specializzate con progressione quasi matematica

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Anisetta PAT

L’anisetta è un liquore a base di anice verde (Pimpinella anisum) e il suo nome deriva proprio dalla pianta che ne è la principale aromatizzante. In puglia la produzione di questo liquore risale agli inizi del secolo scorso, in particolar modo nel Salento dove erano presenti numerose distillerie. Una di queste era la ditta “Nicola De Giorgi” (San Cesario di Lecce) ed il liquore che più la rese famosa fu proprio l’“Anisetta”, già prodotta sin dal 1919, tanto che nel 1920 il re Vittorio Emanuele III concesse alla Ditta De Giorgi il Brevetto della Real Casa (20 luglio 1920).

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Pesche ripiene PAT

Le pesche ripiene, in piemontese “persi pien” sono un dolce non facilmente classificabile; si presentano come delle mezze pesche rovesciate con il taglio verso l’alto, al centro delle quali, in corrispondenza dell’incavo lasciato dal nocciolo, è stato posato il ripieno, scuro per la presenza di cacao. L’incavo centrale è di solito volutamente ampliato, asportando un po’ della polpa e utilizzandola per il ripieno stesso. Il tutto è servito dopo cottura in forno, e si consumano di preferenza tiepide. Le pesche ripiene sono un dolce povero, prodotto con ingredienti semplici e facilmente reperibili in stagione opportuna.

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Pastiglie di zucchero PAT

Le pastiglie di zucchero sono dolci di zucchero aromatizzato e colorato, dure ma friabili alla masticazione, e che si preferisce succhiare lentamente, lasciandole sciogliere in bocca, in modo che rilascino la componente aromatica lentamente. I gusti e le fogge in cui si trovano questi antichi dolci sono moltissimi, anche se meno vari di quelli delle caramelle.

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Pasticceria mignon della tradizione torinese PAT

La pasticceria mignon della tradizione torinese consiste di una serie abbastanza ampia di piccoli dolci, di composizione eterogenea per forma e composizione. È un po’ riduttivo tentare di classificare tali prodotti, soprattutto perché sono ormai diffusi su tutto il territorio piemontese e anche oltre, e la grande fantasia dei pasticcieri fa sì che vengano continuamente riproposti in gusti e formati sempre nuovi. Una caratteristica costante è però la dimensione, sempre molto piccola rispetto a tutte le scuole di pasticceria del mondo.

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Paste di meliga PAT

Le paste di meliga sono dei biscotti preparati con una miscela di farina di mais e di farina bianca, uova, zucchero e burro, dalla superficie rugosa e di solito vagamente striata, a forma rotonda, o di mezza luna, di “S”, di bastoncino o a seconda degli usi locali. Hanno colore dorato e sono molto friabili e croccanti. Si consumano di preferenza accompagnate da uno zabajone, anche se questi biscotti sono adatti ad un consumo diretto in qualsiasi momento del giorno; col tempo, inoltre, sono passati da dolci da fine pasto o da ricorrenza a biscotti per la colazione, o inzuppati nel latte.

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Panna cotta PAT

La panna cotta, dolce al cucchiaio avente una consistenza simile a un budino, appartiene a tutta la tradizione piemontese, ma la sua diffusione maggiore e capillare appartiene alla Langa. Classicamente è di colore bianco, di consistenza cremosa e soffice. Normalmente è servita leggermente irrorata con zucchero caramellato. Non è infrequente trovarla accompagnata da salse leggermente acide a base di frutta, soprattutto frutti di bosco.

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