Ricetta tradizionale pugliese realizzata soprattutto in fine primavera-estate. Può essere in forma semplice (pane casereccio bagnato e condito con olio e sale) o più complessa, comunque senza accendere i fuochi della cucina (solo eventualmente per bollire qualche patata), ma viene gustata fredda con pane, acqua, pomodori, olio e origano. A Torre Santa Susanna (BR) si utilizza acqua fredda, olio, sale, pomodori, cipolla (e volendo anche aglio), origano (“acqua e sale”). Possono essere aggiunti anche altri ortaggi, crudi o cotti come ad esempio i fagiolini.
View More Cialda pugliese PATGiorno: 31 Agosto 2022
La più recente valutazione dell’AEA fotografa il grave e costante declino della natura in Europa
Agricoltura e silvicoltura non sostenibili, espansione urbana incontrollata e inquinamento sono i principali fattori a cui va imputato il drastico declino della biodiversità in Europa, un fenomeno che minaccia la sopravvivenza di migliaia di specie animali e habitat. Inoltre, le direttive dell’Unione europea (UE) sulla tutela della natura e altre normative ambientali non sono ancora attuate dagli Stati membri. La maggior parte delle specie e degli habitat protetti non gode di un buono stato di conservazione ed è necessario un maggiore impegno per invertire la rotta, come emerge dal rapporto«Lo stato della natura nell’UE» pubblicata oggi dall’Agenzia europea dell’ambiente (AEA).
View More La più recente valutazione dell’AEA fotografa il grave e costante declino della natura in EuropaCarciofi ripieni PAT Puglia
Ricetta tradizionale pugliese realizzata con il “re degli ortaggi” in tutta la regione. I carciofi ripieni (di in impasto fatto con uova, pan grattato, formaggio, prezzemolo tritato e pepe) possono essere preparati con patate e/o piselli.
View More Carciofi ripieni PAT PugliaCarciofi fritti PAT
Descrizione dei carciofi fritti presente nel libro Le ricette regionali italiane (1967). Ingredienti: 8 carciofi tenerissimi, farina bianca, olio d’oliva, due uova, un limone-sale. Pulire bene i carciofi togliendo loro tutte le punte e le foglie esterne più dure, poi tagliarli verticalmente in quattro parti; mano a mano che sono pronti immergerli in acqua acidulata con il succo di limone affinché non anneriscano. Scuoterli bene, asciugarli e infarinarli, passarli nelle uova sbattute poi friggerle in olio bollente e posarli su carta di tipo assorbente. Servirli subito cospargendoli di sale dopo qualche minuto.
View More Carciofi fritti PATCarciofi al gratin PAT
Una ricetta povera, dove i carciofi sono i protagonisti e dove altri pochi ingredienti ne esaltano il loro sapore. I carciofi vengono gratinati dopo essere stati lessati e ricoperti con pangrattato insaporito con trito di aglio prezzemolo eformaggio grattugiato.
View More Carciofi al gratin PATLa Natura ha urgente bisogno d’aiuto
La consapevolezza del ruolo della natura non e’ mai stata cosi’ forte come oggi. Sulla scia delle restrizioni seguite alla pandemia di COVID-19, molti di noi sono usciti all’aria aperta, negli spazi verdi piu’ vicini, per cercare conforto e sollievo dal lockdown. Ancora una volta e’ emerso il ruolo vitale e prezioso che la natura svolge nel nostro benessere mentale e fisico. Purtroppo, secoli di sfruttamento delle risorse hanno comportato un costo eccessivo per la biodiversità in Europa. La nostra natura si trova in cattivo stato: la maggior parte delle numerose specie animali europee, come il falco sacro e il salmone del Danubio, e degli habitat, dalle praterie alle dune, affronta un futuro incerto, a meno che non si intraprendano misure urgenti per capovolgere la situazione.
View More La Natura ha urgente bisogno d’aiutoCapriata PAT
La crapiata, in vernacolo locale “crapiète”, è un primo piatto tipico della cucina gravinese a base di cicorielle selvatiche e fave secche.
View More Capriata PATSentiero Italia CAI LIGURIA 20° Tappa Prato Rotondo – Colle del giovo
Prato Rotondo – Il Giovo Una tappa di media lunghezza e dislivello ridotto che tocca la panoramica cima del Monte Beigua prima di scendere al Colle del Giovo. Da Prato Rotondo alternando tratti di sentiero e altri di strada carrozzabile si raggiunge la vetta del Beigua a 1287 metri sul livello del mare ove sorge il Santuario della Regina Pacis tra numerosi tralicci per la trasmissione di segnali telefonici e radiotelevisivi.Si tratta infatti di un luogo da cui si dominano le coste del genovese e del savonese, con vista che spesso spazia fino alla Corsica. Da qui inizia una lunga discesa in direzione ovest passando dal Bric Mondo e concludendo al Giovo dove passa un importante valico di collegamento tra Albisola e il Piemonte meridionale.
View More Sentiero Italia CAI LIGURIA 20° Tappa Prato Rotondo – Colle del giovoSentiero Italia CAI LIGURIA 19° Tappa Passo del Faiallo – Prato Rotondo
Passo del Faiallo – Prato Rotondo Il Sentiero Italia prosegue il proprio cammino verso ovest con questa tappa breve e caratterizzata da dislivello ridotto a saliscendi. Dal Passo del Faiallo si procede in direzione sud fino ai 1112 metri di quota del Passo Vaccaria dove si svolta verso sud ovest. Si passa alla base della Rocca Vaccaria e si guadagna la cima della Rocca del Groppazzo prima di passare accanto al Rifugio Argentea. Procedendo verso ovest si giunge al Piano del Bric Damè, in seguito verso sud si tocca il Colle Sud del Bric Resonau. Un’ultimo tratto verso ovest conduce alla borgata di Prato Rotondo dove sorge l’omonimo rifugio. La tappa si svolge all’interno del Parco Naturale Regionale del Monte Beigua istituito nel 1985, un’area protetta definita “di cintura” data la sua vicinanza con il territorio urbano di Genova.
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Passo del Turchino – Passo del Faiallo Una tappa di media lunghezza e dislivello che procede parallelamente alla strada carrozzabile del Passo del Faiallo attraverso il Parco Naturale Regionale del Beigua. Dal Passo del Turchino si procede in salita verso ovest fino a raggiungere i resti del Forte Geremia costruito dal genio militare del Regno d’Italia alla fine del XIX secolo e dove ora sorge un rifugio. Si prosegue in salita fino al Monte Giallo per continuare passando nei pressi del Bric del dente da cui alcuni tratti di strada carrozzabile portano al Passo del Faiallo a 1044 metri sul livello del mare.
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