Olive verdi PAT

Olive di varietà locali raccolte verdi e al viraggio di colore, dopo il trattamento assumono una colorazione verde-scuro. Si scelgono le olive più voluminose si lavano e si coprono di acqua in un recipiente che non sia di metallo, nell’acqua si scioglie la soda caustica (gr. 20 per ogni kg. di olive) e si lasciano nel recipiente a macerare a bagno fino a quando la polpa si stacca nettamente dal nocciolo (due tre ore circa).

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Olive in salamoia PAT

Olive di varietà locali, raccolte mature, dopo il trattamento assumono colorazione bruna. Le olive sono tenute in un recipiente e ricoperte d’acqua che verrà cambiata ogni giorno e per 4‑5 giorni, al fine di ridurre il sapore amaro. Successivamente, scolate dell’acqua, vengono disposte in barattoli o vasi di creta alternate con sale e con aromi vari quali: fettine di limone e/o arance e/o finocchio selvatico e/o alloro, mirto, peperoncino piccante, mortella. Dopo 2‑3 giorni viene aggiunta l’acqua necessaria per coprirle.

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Olive cazzate o schiacciate PAT

Olive di varietà locali raccolte verdi e al viraggio di colore, dopo il trattamento assumono una colorazione verde-bruna. Si scelgono le olive più voluminose (ulie pasule) vengono tenute in un recipiente con acqua fresca (prima fase di deamarizzazione) per almeno un giorno cambiando l’acqua più volte, quindi vengono schiacciate con un mazzuolo di legno facendo attenzione a non rompere il nocciolo, oppure vengono incise con un coltello. Successivamente vengono poste in un “limba” o “limmu” (tradizionale recipiente di terracotta vetrificata di forma svasata) con acqua fresca cambiata quotidianamente; dopo due settimane  vanno scolate e condite con sale e anche con olio al peperoncino, si possono servire dopo qualche ora.

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Olive Termite di Bitetto o da mensa PAT

Il ‘mugnolo’, è un raro ortaggio, della Famiglia delle Brassicaceae, tipico del Salento, simile ai comuni broccoli di cui, secondo recenti indagini, ne costituisce il progenitore dal quale questi ultimi sono stati selezionati. Morfologicamente è ben distinguibile dal broccolo per l’infiorescenza più piccola e meno compatta; i singoli fiori del mugnolo sono bianchi, più grandi e con brattee fiorali più ampie rispetto a quelle del broccolo.

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Mùgnuli PAT

Il ‘mugnolo’, è un raro ortaggio, della Famiglia delle Brassicaceae, tipico del Salento, simile ai comuni broccoli di cui, secondo recenti indagini, ne costituisce il progenitore dal quale questi ultimi sono stati selezionati. Morfologicamente è ben distinguibile dal broccolo per l’infiorescenza più piccola e meno compatta; i singoli fiori del mugnolo sono bianchi, più grandi e con brattee fiorali più ampie rispetto a quelle del broccolo.

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Mostarda di uva e mela cotogna PAT Puglia

La mostarda di uva e mela cotogna è di colore bruno, molto dolce, consistenza. Si tagliano le mele cotogne (1 kg) a pezzetti ed 1 kg di uva, si fanno cuocere con aggiunta di acqua e 500 g di zucchero fino a raggiungere la consistenza desiderata, il prodotto e posto in recipienti di terra cotta con uno strato di olio d’oliva extra-vergine sopra e sotto la mostarda, a copertura si mettono foglie di vite e alloro legate sul barattolo.

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Mostarda PAT

Marmellata di uva consistente di colore bruno L’uva dei locali vitigni da vino (principalmente Negro Amaro, Malvasia Bianca e/o Nera) viene accuratamente lavata dopo averne tolti i racimi, quindi posta in cottura, con 200 g di zucchero per kg di uva, fino al raggiungimento della densità normale delle marmellate. Dopodiché viene posta in contenitori di vetro per la conservazione.

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Esperienza delle tradizioni ad ANVERSA DEGLI ABRUZZI, alla ricerca delle radici nei borghi sostenibili. UN GIORNO DA PASTORE

Grazioso borgo situato in provincia dell’Aquila, Anversa degli Abruzzi è la destinazione ideale per tutti coloro che amano coniugare un soggiorno all’insegna di cultura e natura. Anversa è un vero e proprio gioiellino che fa parte della Comunità montana Peligna e che ospita nel suo territorio la Riserva naturale guidata Gole del Sagittario. Grazie alle numerose necropoli rinvenute in questo territorio si può affermare che le origini del borgo sono davvero antiche tanto che sembrano risalire all’Età del Bronzo. UN GIORNO DA PASTORI

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Sentiero Italia CAI LIGURIA 11° Tappa Sella della Giassina – Passo della Scoffera

Sella della Giassina – Passo della Scoffera Tappa breve con dislivello ridotto, prevalentemente in discesa. Dalla Sella della Giassina si raggiunge lungo la carrozzabile il Passo del Portello dove si imbocca il sentiero che transita sotto il Monte Montaldo e raggiunge il Colle Nord del Monte Lavagnola a 1080 metri sul livello del mare. Da qui si scende al valico stradale del Passo la Colla e procede passando dal Monte Castelluzzo da cui si scende sull’abitato di Scoffera. Il valico si trova sopra il tunnel della statale che collega Genova e Piacenza.

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