Sentiero LIGURIA Tratta 18 Vado Ligure – Noli

Vado Ligure – Noli Dal Porto di Vado il Sentiero Liguria riprende un piacevole e panoramico itinerario che, risalendo lungo le fortificazioni napoleoniche, porta rapidamente sopra al borgo di Bergeggi. Attraversata la magnifica sughereta si arriva nei pressi del Monte S. Elena e al punto panoramico dell’omonimo forte. Il sentiero prosegue a mezza costa offrendo stupende vedute sul litorale, scende alla cittadina rivierasca di Spotorno e, seguendo la costa lungo la via Aurelia, prosegue sino al bellissimo centro storico di Noli, cittadina di origine romana con un illustre passato di repubblica marinara

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Peperone alla vinaccia PAT Lazio

Per questa preparazione si utilizzano i peperoni seminati tardivamente, in modo da posticipare la raccolta e farla coincidere con la vendemmia. Dopo la raccolta, i peperoni si dispongono in un unico strato, su ripiani di legno mantenuti in ambiente fresco e ventilato per circa 10 giorni, al fine di farli asciugare. Successivamente si trasferiscono in contenitori a bocca larga, alternandoli a strati di vinaccia non torchiata. Dopo la stratificazione, il contenitore viene colmato con una soluzione in parti uguali di acqua ed aceto a cui si aggiunge del sale grosso. Si tratta di una preparazione familiare di antichissima tradizione culturale.

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Fichi secchi di Sonnino PAT Lazio

I fichi del terzo fiore (quelli più piccoli che si sviluppano da luglio in poi) vengono essiccati, interi o divisi in due, prima al sole e successivamente in un forno a legna. Vengono conservati infilzandoli in una
canna, tagliata a listarelle: in questo modo possono essere consumati anche fino alla successiva stagione. La metodologia di trasformazione e conservazione del prodotto è tramandata da generazioni. Consumati prevalentemente nel periodo natalizio, i fichi secchi si conservano per molto tempo, mantenendo inalterate le loro numerose proprietà nutritive. L’essiccazione è uno dei metodi classici di conservazione del prodotto fresco, che si assembla in maniera tale da dar vita a simpatiche figure di dame e cavalieri o altro

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La grecia dal Medioevo Ellenico all’Età arcaica

Il cratere era un grande vaso di altezze anche superiori al metro, a forma di bicchiere e dalla larga bocca che venova usato o nei banchetti per mescolare il vino all’acqua o a scopi funerari per essere interrato nelle tombe degli uomini con all’interno le offerte. Il vaso fu rinvenuto in una necropoli di Atene e prende il nome dal luogo di ritrovamento, “La doppia porta” (dis, “due volte” e pyle, “porta”)

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Ferlengo o finferlo di Tarquinia PAT Lazio

Ferlengo è il nome con il quale nel Viterbese si identifica il Pleurotus eryngii, varietà pherulae, della famiglia delle Pleurotacee, genere Pleurotus, noto come “fungo della ferla”, perché cresce nelle ceppaie di ferula, piante spontanee diffuse nei campi incolti del territorio di Tarquinia e Monteromano, simili al finocchio selvatico. Il Ferlengo ha un cappello carnoso, liscio, a forma di ventaglio o di ostrica; un gambo non molto lungo, color bianco sporco, lamelle fortemente decorrenti sul gambo, mediamente fitte. Ha carne biancastra, odore trascurabile, sapore dolce.

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Moretta di Fano PAT Marche

La Moretta che oggi è stata riconosciuta a tutti gli effetti come cocktail dall’AIBES, è un caffè forte e robustamente corretto, originariamente solo dal rum e successivamente dal mix di rum, anice e brandy. Tipico del fanese sin dalla fine dell’800 (per lo meno è solo fino ad allora che si possono retrodatare le documentazioni cartacee) questo caffè dalla forte correzione calda nasce per i lavoratori dell’alba, per tutte quelle persone che dovevano affrontare le intemperie del duro lavoro mattutino (pescatori, spazzini, mercanti), che nella Moretta trovavano un buon corroborante e un modo per scaldarsi da dentro

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Sentiero LIGURIA Tratta 16 Varazze – Albisola Superiore

Varazze – Albisola Superiore Dalla passeggiata lungomare di Varazze si risale l’entroterra, percorrendo strade secondarie, sino a giungere alla frazione Cantalupo. Da qui, con scorci su Varazze e la sua costa, si imbocca il percorso che arriva alle pendici del Bric delle Forche per ridiscendere, nuovamente su strada, verso Gameragna. Dirigendosi verso ovest si percorre l’interessante sentiero botanico di Sanda, attrezzato con pannelli esplicativi sulla flora locale, e da qui si percorre il crinale che separa le cittadine costiere di Celle Ligure e Albisola Superiore, cui si arriva con una piacevole discesa.

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Sentiero LIGURIA Tratta 15 Arenzano – Varazze

Arenzano – Varazze Si percorre comodamente il gradevole percorso ciclopedonale, in prevalenza pianeggiante, ricavato in parte sulla vecchia linea ferroviaria costiera, che collega Varazze ad Arenzano, passando per la cittadina di Cogoleto. I tratti in galleria si alternano a meravigliosi scorci sul mare, con un continuo alternarsi di piccole spiagge di ciottoli e scogliere a picco sul mare. Oltre agli aspetti vegetazionali legati alla presenza di numerose essenze della macchia mediterranea, l’itinerario, che si sviluppa all’interno dell’area del Beigua Geopark, offre interessanti spunti anche per le peculiarità geologiche della zona.

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Favetta di Aquino PAT Lazio

Ad Aquino, il 2 novembre di ogni anno si svolge nella piazza di San Tommaso, una manifestazione che richiama numerose persone attratte dalla storia dell’evento. Il rito ha origini antiche e risale ad oltre 200 anni quando un’antica famiglia di Aquino i Pelagalli, preparava nella notte tra il 1 ed il 2 novembre, una minestra a base di fave. In merito al tempo trascorso, si riportano le riflessioni di Don Battista Colafrancesco, parroco di Aquino per molti anni: “Questa tradizione, purtroppo è scomparsa ed è durata anni ed anni: forse cento, forse duecento anni. Nessuno lo può dire; neppure i Pelagalli che di questa tradizione sono stati gli iniziatori!

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