Sentiero LIGURIA Tratta 03 Porto Venere (La Spezia) – Riomaggiore

Porto Venere – Riomaggiore Tappa di eccezionale interesse da Porto Venere a Riomaggiore il percorso è relativamente impegnativo nella sua parte iniziale, ma ampiamente ripagato da un paesaggio interamente inserito nel Sito Unesco “PORTOVENERE – Cinque Terre e le Isole di Tino, Tinetto e Palmaria”

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Sentiero LIGURIA Tratta 03 bis La Spezia – Loc. Chiesa Sant’ Antonio Riomaggiore

La Spezia – Loc. Chiesa SAnt’Antonio Riomaggiore Alternativamente si può scegliere di percorrere la Tratta 03 Variante; Storico percorso che attraverso mulattiere e magnifiche scalinate in arenaria permette di raggiungere facilmente Biassa ed il crinale di Tramonti – Cinque Terre in località Chiesa Sant’Antonio.

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Sentiero LIGURIA Tratta 02 Lerici – La Spezia

Lerici – La Spezia Il percorso della seconda tappa coincide quasi interamente con il relativo tratto dell’Alta Via del Golfo, ovvero con il crinale spartiacque che separa il Golfo della Spezia dalla Val di Magra. Ampiamente panoramico, pur attraversando aree relativamente antropizzate regala inediti passaggi per gli antichi e nascosti borghi collinari.

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Carota di Viterbo in bagno aromatico PAT Lazio

Le carote utilizzate nella preparazione in bagno aromatico sono più grandi delle più diffuse carote gialle, con foglie larghe, verdognole, striate di rosso e radici che stanno tra il rosso-viola ed il giallo-bruno della cannella. Attualmente di questa varietà non è più possibile reperire il seme. La preparazione avviene in ambito domestico: occorre tagliare le carote a fette longitudinali, farle seccare naturalmente al sole e lasciarle a bagno in aceto per alcuni giorni. Quindi, si lasciano insaporire a caldo in una salsa agro dolce composta di aceto, zucchero, chiodi di garofano, noce moscata ed, eventualmente, con aggiunta di cioccolato, pinoli, uvetta, canditi. La conservazione avviene per i primi 15 giorni in recipienti di coccio tenuti coperti con un panno. Al termine dei 15 giorni il prodotto è pronto per il consumo.

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Carota di Fiumicino PAT Lazio

La carota di Fiumicino è caratterizzata da colore della radice arancio intenso e brillante, una concentrazione d’acqua del 95% e una bassa percentuale di sostanza secca che la rende croccante, poco calorica e ricca di fibre (solo 35 calorie/100 grammi). Questo prodotto è commercializzato con una lunghezza della radice compresa tra i 15 e i 24 cm. Caratterizzata per un elevato contenuto in vitamina A (beta-carotene), B, C, K ed E, nonché di sali minerali come sodio, potassio, calcio, fosforo, zuccheri.

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Carciofo di Tarquinia o della Maremma viterbese PAT Lazio

Carciofo del tipo “romanesco”. Il capolino, di media compattezza, presenta una forma sferico-appiattita, globosa, con caratteristico foro all’apice. Le brattee sono di colore verde tendente al violaceo. Questo carciofo è noto ed apprezzato per le sue caratteristiche qualitative legate sia alle varietà utilizzate, ma soprattutto alla sua compattezza, consistenza e sapore indotti dalle caratteristiche dei terreni salini.

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La cucina tradizionale IGP
Spezzatino di Abbacchio romano con carciofi di orte

Abbacchio romano e carciofi di orte è una ricetta squisita da provare assolutamente. Si tratta di un piatto che ha origini antiche che ricordano tradizioni ebraiche. Ed è per questo che è un secondo di carne perdetto da consumare come da tradizione nei giorni delle feste di Pasqua.

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Spezzatino di Abbacchio romano con carciofi di orte

Carciofo di Orte PAT Lazio

Nel comprensorio di Orte, sulle sponde del fiume Tevere, dove è più rilevante la superficie pianeggiante, la coltura del carciofo si sviluppa negli anni immediatamente successivi all’ultimo dopoguerra e raggiunge il massimo di espansione negli anni ‘50, quando viene impiantato in orti attigui alle case coloniche di aziende a conduzione mezzadrile. Le località di maggior difusione della coltura sono S. Masseo, il Piscinale, Molignano, tutte nel comune di Orte.

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Carciofo di Sezze PAT Lazio

Carciofo del tipo “romanesco” con capolino di grossa pezzatura, sferico, compatto, con brattee verdi tendenti al violaceo. Si tratta di una coltura pluriennale. Si impiantano i carducci da agosto a fine ottobre e si raccolgono i carciofi a marzo-aprile. La sua tipica fragranza, la morbidezza del “cuore”, i teneri petali lo rendono apprezzatissimo sulle tavole dei buongustai.

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Carciofini sott’olio PAT Lazio

La preparazione dei Carciofini sott’olio vanta un’antica tradizione. La lavorazione era piuttosto particolare: si lessavano i carciofini in una piccola “caldarella” con acqua ed aceto, si lasciavano ad asciugare sopra grossi panni e, quando erano ben asciutti, si mettevano dentro buste di plastica per venderli a Roma. In passato era un’attività che le famiglie svolgevano sotto casa o in cantina

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