Canasciunetti della Ciociaria PAT Lazio

I Canasciunetti sono tra i più diffusi e noti dolci tipici ciociari. Preparati particolarmente nel periodo natalizio, si presentano con una forma simile ai ravioli, dorati in superficie, con una massa friabile e un ripieno composto da un impasto di castagne, ceci, noci, nocciole e miele; il tutto aromatizzato con noce moscata e pepe. Nella ricetta tradizionale le castagne e i ceci vengono cotti in acqua e passati, si uniscono le nocciole e le noci tritate e si amalgama il tutto con il miele, infine si aggiunge la noce moscata ed il pepe. L’impasto si mette sulla sfoglia e poi si ripiega per creare tanti ravioli.

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L’idrogeno verde ed economico rappresenterebbe un enorme passo avanti nell’energia pulita

Quindi il potenziale dell’idrogeno pulito è allettante e la sua necessità diventa ogni giorno più chiara. Prendi la guerra della Russia in Ucraina, che ha reso l’idrogeno non solo un problema di cambiamento climatico, ma anche un problema di sicurezza energetica. L’UE ha già annunciato l’intenzione di produrre e importare 20 milioni di tonnellate di idrogeno verde entro il 2030, sufficienti per ridurre di almeno un terzo la sua dipendenza dalle importazioni russe di gas naturale.

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Sentiero Italia CAI PIEMONTE 16° Tappa Santuario di San Magno – Celle di Macra

Santuario di San Magno – Celle di Macra Con questa tappa di media lunghezza e dislivello ridotto prevalentemente in discesa di cambia nuovamente di valle scendendo nel paradiso degli escursionisti della Val Maira. Dal Santuario di San Magno inizia un sentiero in salita che porta l’escursionista al crinale che separa la Val Grana dalla Val Maira. Dopo un tratto a mezzacosta in cui si procede sostanzialmente in piano, inizia la discesa verso l’abitato di Celle di Macra. In Borgata Chiesa sorge il posto tappa Locanda Maraman che fa parte dei Percorsi Occitani, una proposta escursionistica fondata oltre 30 anni fa con l’obiettivo di sviluppare l’offerta turistica per gli appassionati di cammino e l’economia della Val Maira.

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Sentiero Italia CAI PIEMONTE 15° Tappa Sambuco – Santuario di San Magno

Sambuco – Santuario di San Magno Questa tappa lunga e di notevole dislivello segna il trasferimento dalla Valle Stura di Demonte alla Val Grana attraverso una buona parte di percorso effettuata su strade ex militari. La prima parte percorre la lunga salita all’interno del Vallone della Madonna fino al Colle Valcavera a 2416 metri da cui ci si affaccia sugli altipiani che segnano la confluenza tra il Vallone dell’Arma, la Val Grana e più avanti la Val Maira. Poco sotto il colle passa infatti la strada carrozzabile che si percorre fino ai 2481 metri del Colle Fauniera e poi in discesa lungo tratti di strada e di sentiero fino al Santuario di San Magno nel Comune di Castelmagno. Sorge in un luogo già utilizzato per culti pagani prima della cristianizzazione della zona. Siamo anche nella zona in cui si produce il pregiato formaggio Castelmagno.

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Sentiero Italia CAI PIEMONTE 14° Tappa Bagni di Vinadio – Sambuco

Bagni di Vinadio – Sambuco Con percorso breve ma di dislivello sensibile si guadagna il fondo della Valle Stura di Demonte presso l’abitato di Sambuco. Ma prima è necessario guadagnare i 2472 metri del ricovero di Monte di Vaccia con una salita di quasi 1000 metri di dislivello. Dal posto tappa in località di Strepeis, si giunge in frazione Besmorello dove inizia la salita vera e propria. Si tratta di un sentiero che prende quota con percorso ripido e abbondanza di tornanti. Dal ricovero parte una discesa ripida e lunga che conduce a incrociare la statale del Colle della Maddalena e l’abitato di Sambuco dove è presente l’Osteria della Pace, storico posto tappa della GTA.

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Ciambelle al vino moscato di Terracina PAT Lazio

Queste piccole ciambelle, dorate in superficie, leggere e friabili si ottengono dall’impasto di farina, zucchero, olio, vino Moscato di Terracina DOC, semi di anice e cannella. Dopo aver amalgamato tutti gli ingredienti si formano, a mano, le ciambelle e si passa la parte superiore nello zucchero semolato. Si cucinano in forno già caldo a 170°C fino a cottura (15-20 minuti circa). Vanno servite fredde con un buon bicchiere di Moscato di Terracina. Le Ciambelle al vino Moscato di Terracina DOC un tempo venivano preparate in casa, in occasione delle feste. La ricetta ha una storia ultra trentennale.

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Ciambella all’anice di Veroli PAT Lazio

Ciambella di 20 cm di diametro, dalla crosta marrone chiaro, con aroma di anice. Si impastano gli
ingredienti (farina tipo 00, acqua, sale, lievito di birra, semi di anice) per 20-30 minuti. Si lascia riposare l’impasto per alcuni minuti, poi si spezzano a mano dei pezzi di pasta e si formano strisce, successivamente pressate a mano e unite alle estremità a formare una ciambella. Si cuociono le ciambelle in acqua bollente. Fino a quando risalgono in superficie. La ricetta della Ciambella all’anice di Veroli si tramanda da generazioni ed ha una storia ultra trentennale

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Ciacamarini PAT Lazio

Pasta alimentare a base di farina, uovo, sale ed acqua tiepida. L’impasto viene fatto riposare per qualche minuto e, quindi, viene tirata la sfoglia fino ad uno spessore di circa un millimetro. La sfoglia viene tagliata in striscioline successivamente arrotolate con le mani. Pasto semplice delle famiglie contadine la cui preparazione avviene tradizionalmente nelle cucine domestiche. Si era soliti prepararli in giorni di festa. La ricetta ed, in particolar modo, il metodo di lavorazione della pasta, si tramanda da generazioni.

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