Pagnottelle di Salatuoro di Sezze PAT Lazio

Le Pagnottelle di salatuoro di Sezze legano la loro produzione ad una antica tradizione, ossia la benedizione del pane nel giorno dell’Assunta. Si tratta di un rito pagano, passato ed adattato alla ritualità cristiana. Durante l’impero di Augusto, infatti, nel giorno delle idi a lui dedicate, venne istituita una festa per celebrare il pane prodotto dal nuovo raccolto di grano. Il rito venne ripetuto per molti secoli fino ad arrivare al Seicento, quando la Chiesa Cattolica trasformò la festa pagana nel rito cristiano dell’Assunta. A Sezze la pagnotta di pane portata sull’ara sacrale si trasformò presto in un dolce che prese il nome di “pagnottella”. Il dolce veniva esposto dalle famiglie lungo il percorso della processione e poi consumato in casa o nelle scampagnate fuori città per la festa di Ferragosto. Oggi la produzione è occasionale, dalla primavera fino all’autunno, mentre è costante ad agosto, specie in corrispondenza della festa dell’Assunta.

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Mostarde ponzesi PAT Lazio

Con la realizzazione di questi dolci di ottima serbevolezza, in un momento di ricchezza di produzione (l’estate) si riusciva a far fronte ai fabbisogni dei periodi di carenza di produzione (l’inverno) con le poche risorse disponibili, e quindi, a soddisfare l’esigenza alimentare con un prodotto nutriente e zuccherino. Questo tipo di trasformazione è classica in tutte le isole del Mediterraneo, per le quali il ruolo dell’autoconsumo è stato storicamente decisivo nel consolidare la presenza dell’uomo in contesti spesso isolati fin da epoche remote. Nel caso di Ponza vi è dotazione certa della colonia borbonica sull’isola del XVIII secolo, cui viene fatta risalire la preparazione.

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