Sentiero Italia CAI PIEMONTE 69° Falmenta – Cannobio

Falmenta – Cannobio L’ultima tappa in territorio piemontese si svolge con dislivello negativo e, salvo alcune brevi risalite, si conclude sulle rive del Lago Maggiore. Da Falmenta si raggiunge il fondo della Val Cannobina che si segue a mezza costa dei suoi versanti esposti a sud fino all’ingresso di Cannobio. In località Sant’Anna merita una breve digressione la visita dell’Orrido di Sant’Anna scavato da torrente Cannobino tra le balze rocciose che chiudono la valle prima di sfociare nel Lago Maggiore.

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Sentiero Italia CAI PIEMONTE 68° Re – Falmenta

Re – Falmenta Una tappa di media lunghezza e dislivello ridotto che trasferisce il Sentiero Italia sui versanti che digradano verso il Lago Maggiore. Da Re un sentiero in salita nei fitti boschi porta alla frazione di Finero da cui si entra per breve tratto in una delle propaggini del Parco Nazionale della Valgrande. L’area protetta istituita nel 1992 è la zona selvaggia più ampia d’Italia, gestita secondo i dettami della wilderness. Ancora attraverso foreste rigogliose si giunge agli abitati di Alpe Piazza e Gurro da cui un’ultima salita e discesa conducono a Falmenta in Val Cannobina.

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Nocciola San Giovanni PAT Campania

La nocciola San Giovanni ha una forma allungata e lievemente compressa ai lati. Il guscio è color marrone chiaro ed è piuttosto sottile, il seme è medio piccolo ed è molto apprezzato per le sue buone caratteristiche organolettiche. La San Giovanni presenta un’alta produttività ed è coltivata nelle aree pianeggianti delle province di Napoli e Avellino soprattutto per la funzione impollinatrice della varietà Mortarella. Rispetto a quest’ultima ha un valore commerciale inferiore sia per la forma allungata del frutto e sia per la scarsa attitudine alla trasformazione.

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Nocciola camponica PAT Campania

La nocciola Camponica è coltivata soprattutto nelle aree collinari della provincia di Avellino. Il frutto ha forma subellissoidale, guscio resistente e seme grande a polpa soda, bianca, con perisperma che si stacca facilmente. Presenta ottime caratteristiche qualitative e i suoi frutti sono destinati soprattutto al consumo diretto. Difetta però nella produttività. è vocata in particolare per le aree ad altimetria più elevata, ai limiti della coltivazione redditizia del nocciolo.

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Sentiero Italia CAI PIEMONTE 67° Vocogno – Re

Vocogno – Re Questa tappa piuttosto breve è caratterizzata da dislivello esclusivamente in discesa per raggiungere il fondo della Val Vigezzo.  Siamo nella Valle dei Pittori e questo lo si nota passando dai paesi e in particolar modo dalle chiese che si incontrano sul percorso. Craveggia,Zormasco, Villette sono borghi suggestivi e poi si raggiunge il santuario Re, opera monumentale recente.

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Sentiero Italia CAI PIEMONTE 66° Alpe Cortevecchio Rifugio Bonasson – Vocogno

Rifugio Bonasson – Vocogno Ancora una tappa di media lunghezza e dislivello che attraversa i versanti isolati e selvaggi a nord della Val Vigezzo. Dal Rifugio Bonasson si scende la valle scavata dal torrente Isorno fino a una deviazione che sale verso la Forcola di Larecchio passando dall’Alpe Scaglia e dall’Alpe Camana. Si scende poi al lago di Panelatte prima di una breve risalita che conduce alla cappella dedicata a San Pantaleone.  Poi si prosegue in mezza costa fino alla Bocc. di Ruggia e da qui si raggiunge la Piana di Vigezzo, passando dalla Bocc. di Muino. Si inizia una discesa su una mulattiera che arriva alla chiesa di Toceno e da qui al posto tappa a Vocogno.

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Sentiero Italia CAI PIEMONTE 65° Bivacco Sironi – Alpe Cortevecchio Rifugio Bonasson

Bivacco Sironi – Rifugio Bonasson Con percorso breve e dislivello limitato si attraversano alcuni versanti davvero isolati e selvaggi lungo il confine tra l’Ossola e la Svizzera. Dal bivacco si taglia il vallone sottostante a mezzacosta in direzione est in direzione del Lago Gelato dove un’ultima ripida salita conduce alla Bocchetta del Lago Gelato a quota 2434 metri sul livello del mare. La discesa conduce ai 1947 metri sul livello del mare del Rifugio Bonasson che sorge su un versante sempre isolato e selvaggio nel Comune di Santa Maria Maggiore, nel territorio a monte della Val Vigezzo.

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Sentiero Italia CAI PIEMONTE 64° Cimalmotto Loc. Munt la Reita – Bivacco Sironi

Cimalmotto Loc. Munt la Reita – Bivacco Sironi Con percorso di media lunghezza e dislivello superiore ai 1000 metri si rientra in territorio italiano dopo una breve digressione in Svizzera. Da Cimalmotto si segue la strada sterrata lungo il fondovalle fino ad attraversare due torrenti (informarsi sulle condizioni dei guadi) prima di imboccare il sentiero che si eleva attraverso boschi e pascoli lungo i versanti che conducono al Passo della Fria a 2499 metri di quota. In seguito si attraversa a mezzacosta il bacino selvaggio che sovrasta il lago di Matogno fino al Passo della Forcoletta e si scende all’isolato Bivacco Sironi che sorge a breve distanza dal lago.

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Melone napoletano PAT Campania

In tutto il Napoletano, con particolare concentrazione nell’agro Acerrano-Nolano, si coltivano da secoli due varietà di melone. Quello giallo, detto “capuaniello”, è, per l’appunto, di colore giallo ed è caratterizzato da un’elevata capacità di conservazione: pur raccogliendosi fra settembre ed ottobre, infatti, si consuma prevalentemente durante l’inverno ed in particolare nelle feste natalizie. L’altra varietà, il “rognoso” è verde e presenta frutti più grandi, con corteccia liscia o rugosa, di colore bianco, giallo o verde scuro e polpa bianca o verde chiaro. Entrambe le varietà sono particolarmente apprezzate per la loro dolcezza.

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