Granturco di Gallo Matese PAT Campania

Ecotipo locale con pannocchia di dimensioni piccole, raccoricate; cariossidi di colore fortemente aranciato, di dimensioni medio-piccole, di forma ed andamento sul tutolo irregolare. pianta di piccole dimensioni, con produzione di due-tre pannocchie a culmo. Se ne ricava una farina con forte componente vitrea, utilizzata per produrre polente ed il “, polenta raffreddata di consistenza solida, servita al posto del pane ad accompagnare zuppe e minestre, a volte ripassata in padella con olio o strutto.etacciata con panni di seta.

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Granturco della quarantina PAT Campania

Ecotipo locale con pannocchia di dimensioni medio piccole, raccoricate; cariossidi di colore tendente all’aranciato, di dimensioni medio-piccole, di forma ed andamento sul tutolo irregolare. pianta di dimensioni medie, con altezza dai 150/170 cm e con produzione di massimo due pannocchie a culmo. Se ne ricava una farina con forte componente vitrea, utilizzata per produrre soprattutto polenta che può essere servita calda e accompagnata con pomodoro, carni, pancetta, formaggio a seconda della stagione e può essere anche mangiata rafferma. Le cariossidi tipicamente sono macinate a pietra e setacciata con panni di seta.

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Giallona di Siano PAT Campania

La provincia di Napoli ha una tradizione secolare nella produzione delle “percoche”, tipologia produttiva costituita da pesche a polpa gialla, compatta e non spiccagnola. La Giallona di Siano è una delle pregiate percoche napoletane, che si coltiva a Siano e nei comuni limitrofi. Presenta un frutto rotondo, di media pezzatura, caratterizzato da una polpa gialla, molto consistente e di ottimo sapore, che si consuma in estate; la raccolta avviene tra la terza decade di luglio e la prima di agosto. La Giallona appartiene al patrimonio delle colture frutticole tradizionali a diffusione fortemente locale che, fino al secondo dopoguerra, hanno rappresentato la base della frutticoltura campana. Attualmente è quasi del tutto soppiantata da coltivazioni più moderne, ma è ancora possibile gustarla nella zona di produzione, che vi dedica ogni anno una simpatica “sagra”.

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Fungo porcino del Vulcano di Roccamorfina PAT Campania

Il Fungo porcino del Vulcano di Roccamorfina è un prodotto del territorio dei comuni del Parco Regionale di Roccamonfina, in provincia di Caserta, ed in particolare dell’area di Monte La Frascara, dove questo particolare fungo cresce nei caldi boschi di latifoglie: il territorio è, infatti, composto da rigogliosi boschi di castagno, che offrono, nei mesi primaverili ed autunnali, un habitat molto favorevole per la crescita di questo autentico e genuino porcino, caratterizzato da un gusto particolare ed esclusivo, dovuto anche alla natura vulcanica del terreno.

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Frutti di bosco di Acerno PAT Campania

Le fragoline di bosco (Fragaria vesca) crescono spontaneamente nel sottobosco di castagneti, boschi misti di latifoglie, faggete; sono di forma tipicamente tondeggiante, di piccole dimensioni, di colore rosso vivo, sapore dolce e intenso, fresco; il biotipo diffuso nell’area è quello delle unifere. I frutti sono di dimensioni piccole e caratterizzati da polpa densa e compatta, con elevata persistenza di profumo e sapore. I Lamponi (Rubus idaeus) sono a frutto globoso, composto (falso frutto) di numerose piccole drupe dal caratteristico colore rosso – rosa, a maturazione, sapore caratteristico, presenza elevata di succo molto colorato. Le more (Rubus ulmifolius) sono il frutto del rovo selvatico, sono composte da numerosi piccoli frutti, di colore violaceo molto scuro, fino a nere; sapore dolce ed acidulo, caratteristico .

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Fragolina degli Alburni e dell’Alto Sele PAT Campania

La fragolina selvatica (Fragaria Vesca), o fragolina di bosco è una specie diploide spontanea, presente nell’area considerata da tempo immemorabile, dove ha sviluppato popolazioni caratterizzate dalla elevata qualità organolettica dei frutti, che inoltre, pur essendo selvatici, hanno dimensioni relativamente elevate grazie alla forma allungata.

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Fragolata di Acerno PAT Campania

La Fragolata è un prodotto artigianale della tradizione Acernese che si produce dal 1981 attraverso l’utilizzo esclusivo di fragola selvatica o fragola di bosco (Fragaria vesca L.), ovvero fragole cresciute spontaneamente nei boschi e raccolte nel territorio di Acerno, (ecotipi locali aventi aroma e profumo marcati, un elevato ed equilibrato contenuto in zuccheri ed acidi, una buona consistenza), succo di limone sfusato di amalfi, zucchero (saccarosio) e liquore Strega di Benevento. Ha l’aspetto di una soluzione liquida di colore mogano-rosso scuro, nella quale si disperdono le fragoline conferendo al prodotto una certa consistenza.

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La “Natività mistica” del Botticelli

La Natività mistica è un dipinto a olio su tela datato c.  1500–1501 del maestro del Rinascimento italiano Sandro Botticelli , alla National Gallery di Londra.  È la sua unica opera firmata e ha un’iconografia insolita per un dipinto della Natività . L’iscrizione greca in alto si traduce come: ‘Questo quadro, alla fine dell’anno 1500, nei guai d’Italia, io Alessandro, nella metà del tempo dopo il tempo, dipinto, secondo l’undicesimo [capitolo] di San Giovanni , nel secondo guaio dell’Apocalisse, durante la liberazione del diavolo per tre anni e mezzo; poi sarà legato nel dodicesimo [capitolo] e lo vedremo [sepolto] come in questa immagine’.  Botticelli credeva di vivere durante la Grande Tribolazione , forse a causa degli sconvolgimenti in Europa in quel momento, e stava predicendo il millennio di Cristo come affermato nel Libro dell’Apocalisse.

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