Pomodoro guardiolo PAT Campania

Forma della bacca ovale oblunga, larghezza 3-4 cm, lunghezza 6-7 cm, buccia liscia con accenno di costolatura (quattro loggie) all’apice, assenza di umbone, colore rosso intenso, polpa dolce, succo acidulo e ricco di semi, buccia sottilissima. per uso allo stato fresco in cucina e nella preparazione delle conserve sempre associato al tipo lungo (San marzano) cui conferisce una caratteristica nota acidula.

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Sentiero Italia CAI Umbria Marche 07 Pantaneto – Colfiorito

Pantaneto– Colfiorito Da Pantaneto, si riprende la carrabile per la Forca, dopo 300m si devia su una sterrata e poi mulattiera che risale il versante Nord della Montagna, con discreta salita, sui prati pascolo e al Valico del Col di Mezzo-M.Le Ovaglie. Si scende nella valletta sottostante, si prosegue a destra, entrando nel bosco e all’inizio del Fosso di San Pietro, Fonte Mara. Si scende per una sterrata di Sevizio al Fondo Valle e poi si sale a Collattoni. Da Collattoni, si risale per una strada di servizio all’edificio dell’Acquedotto, direzione Ovest si prosegue risalendo la Val Canale, poi verso il M.Tolagna. Prima della vetta si scende a destra, al limite del Bosco e si segue su terreno libero una linea ideale che scende gradatamente in direzione Ovest, costeggiando dei Meriggi e raggiungendo un rimboschimento di conifere. Qui si segue una fatiscente recinzione fino ad incrociare una carrareccia, la si supera, si scende per un sentiero eroso ad un fontanile, Fonte Lavarone e successivamente alla captazione. Si prende la carrareccia che sale la parte opposta alla captazione, arrivati sui prati coltivi si gira nettamente a destra e per una traccia di passaggio di mezzi agricoli si scende con direzione Nord sotto il M.Castello, con una carrareccia, si scende a Dignano, passando per la Fonte dell’Aria. Quindi con strada asfaltata si arriva a Colfiorito. Passando per Taverne e Plestia.

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Sentiero Italia CAI Umbria Marche 06 Visso – Pantaneto

Visso – Pantaneto Da Visso si sale al Conv. Cappuccini di Visso, si segue il Sent. N per 150m poi si volta decisamente a sinistra e si risale la ripida carrozzabile fino all’ingresso della Val Lupara, si percorre un vecchio sentiero di transito, con tratti su cengia rocciosa, con panorama sopra la Val Nerina e Visso. Fino al Piano della Scrufola. Si prosegue su traccia di sentiero che entra in un bosco misto e sale gradatamente,passando per F.te Secca, salendo alle Piagge di Orvano. Balcone naturale prativo sulla Val Nerina. Qui, per traccia di sentiero si scende in direzione O-NO a Fonte Novella poi a Fonte Murata, dove nei pressi c’è il Casale Croce alle Saliere. Si risale una carrabile per circa 500m poi si scende al Pian della Cuna, F.te Faedo, si prosegue per carrabile per altri 300m, ad una recinzione di un campo si gira nettamente sulla destra si costeggia la recinzione del campo traversando una valletta e poi entrando in un tratto boschivo costeggiando la recinzione della Riserva del M.Torricchio, uscendo a La Forca. Qui si prende la carrabile che scende a Pantaneto. Per chi volesse evitare di raggiungere Pantaneto e proseguire sulla tappa successiva verso Colfiorito, si consiglia in località La Forca di prendere il sentiero verso Fonte Sambuco. Da qui si prosegue lungo il versante fino a ricongiungersi con il SICAI, già tappa N07, alle pendici del Col di Mezzo.

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Sentiero Italia CAI Umbria Marche 05 Norcia – Visso

Norcia – Visso Una tappa di discreta lunghezza e ampio dislivello che si svolge interamente nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Da Norcia si parte in direzione nord costeggiando per un lungo tratto la Strada Provinciale. Raggiunta la Forca di Ancarano a 1008 metri di quota si scende fino all’abitato di Campi dove riprende la salita che aggira il Monte Macchialunga e si affaccia sulla lunga valle boscosa che scende in direzione nord fino all’abitato di Visso.

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Pomodoro fiaschello di Battipaglia PAT Campania

Il pomodoro fiaschello è stato introdotto da Napoli agli inizi del ‘900 ed è stato coltivato in mopdo intensivo negli anni dal 1940 al 1980, per l’industria conserviera del polo nocerino-sarnese, per poi essere soppiantato dagli ibridi moderni per l’industria.

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Pomodoro di Sorrento PAT Campania

Il pomodoro di Sorrento, coltivazione tradizionale di tutti i comuni della costiera ed in particolare di Sant’Agnello e Piano, è un pomodoro di grossa pezzatura dalla forma rotondeggiante: è particolarmente costoluto, e di colore rosso chiaro tendente al rosa con sfumature verdi alla raccolta. Ha una polpa deliziosa, carnosa e compatta dal sapore dolce e delicato.

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Pomodoro cannellino flegreo PAT Campania

La coltivazione del Cannellino Flegreo è diffusa, secondo testimonianze indirette, almeno dalla fine dell’800. La peculiarità del suo radicamento territoriale risiede nella sua capacità di adattarsi al pedoclima dell’area flegrea, caratterizzato da terreni vulcanici sabbiosi. Il prodotto è sempre stato essenzialmente destinato alla produzione di conserve oltre che al consumo da fresco.

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Pomodorino di Rofrano PAT Campania

Pianta a sviluppo indeterminato a portamento eretto, con altezza della pianta di 130 cm; la bacca è del tipo San Marzano, di colore rosato a maturazione, con mucrone terminale; il colletto verde ricopre quasi la metà del frutto, che ha buona consistenza e colore del mesocarpo rosso.

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