Piselli cornetti PAT Campania

I piselli sono da sempre una coltura minore, realizzata nei vigneti e nei frutteti per migliorare la fertilità dei terreni oppure in precessione al pomodoro ed agli altri ortaggi estivi, in considerazione della brevità del loro ciclo produttivo. Anche la coltivazione dei piselli cornetti, una specie prodotta nell’intera provincia di Napoli, è associata ai frutteti o ad ortive a ciclo più lungo. Sono dei legumi che presentano il baccello sottile ed incurvato, di una forma che ricorda quella di un cornetto, da cui, verosimilmente, derivano il proprio nome. I piselli sono di piccole dimensioni e dalla forma depressa, ma molto saporiti, tradizionalmente utilizzati nella preparazione di minestre di ortaggi e legumi con o senza l’aggiunta di pasta.

View More Piselli cornetti PAT Campania

Pezzetta ‘e vino cuotto PAT Campania

Dolci di forma romboidale, con altezza maggiore mediamente di 10 cm, altezza minore 6 cm, altezza 3 cm, gelatinoso ma molto consistente, di colore vinaccia molto scuro, esternamente con una crosta sottile e compatta. Sapore dolce, marcato, con retrogusto aspro riconducibile al mosto, profumo agrumato.

View More Pezzetta ‘e vino cuotto PAT Campania

Sentiero Italia CAI Umbria Marche 03 Madonna delle Coste in Accumoli – Castelluccio

loc. Madonna delle Coste (Accumoli) – Castelluccio Una tappa lunga e di discreto dislivello conduce fino all’incantevole abitato di Castelluccio di Norcia costeggiando dall’alto il suo famoso Piano Grande. Dalla Madonna delle Coste si sale puntando al colle tra il Monte Ciambella e la Costa Castelluccia e si giunge alla Forca dei Capelli a quota 1625 metri. Proseguendo verso nord si costeggiano i Pantani e si guadagna l’omonima Forca per poi seguire il confine del Parco Nazionale dei Monti Sibillini fino al Rifugio Genziana. Qui si entra nel territorio della stazione sciistica di Forca Canapine toccando il Rifugio Colle le Cese, il Rifugio Monti del Sole e passando nei pressi del Rifugio Perugia. In questo punto ci si affaccia sul Piano Grande che viene aggirato a mezzacosta lungo le cime che lo delimitano sul lato occidentale. Con una lunga serie di saliscendi dominando dal lato la piana, si raggiunge Castelluccio.

View More Sentiero Italia CAI Umbria Marche 03 Madonna delle Coste in Accumoli – Castelluccio

Peschiole PAT Campania

Le peschiole di Vairano Patenora in provincia di Caserta sono frutticini di pesco raccolti ancora verdi all’atto del primo diradamento, quando misurano appena uno o due centimetri ed il nòcciolo non è ancora indurito. Esse per la verità appartengono alla categoria delle pesche-noci, a frutto glabro, che si prestano particolarmente a questa preparazione. Dopo un accurato lavaggio, le peschiole vengono cotte in acqua ed aceto aromatizzata con spezie, e quindi conservate in barattoli di vetro. Hanno un sapore deciso, fortemente caratteristico, consistenza croccante e compatta. Conservate sotto aceto, vengono consumate come aperitivo. Solo recentemente questa antica ricetta è uscita dall’uso esclusivamente familiare e hanno conquistato ampia notorietà, soprattutto presso la ristorazione e la gastronomia specializzata in prodotti tipici.

View More Peschiole PAT Campania

Pesca poppa di venere PAT Campania

La pesca poppa di Venere Pressocché scomparsa dall’attività di coltivazione destinata alla commercializzazione, un tempo era diffusa in tutta Italia. Attualmente è oggetto, nel più generale processo di rivalutazione dei frutti antichi e delle varietà a pasta bianca di pesca, di un recupero vivaistico che prelude ad un ritorno sul mercato anche in regione Campania, dove le superiori caratteristiche organolettiche sono attestate già nell’800.

View More Pesca poppa di venere PAT Campania

Pesca bianca di Napoli e pesca bellella di Melito PAT Campania

La Campania vanta da oltre un secolo un primato nella produzione delle percoche e delle pesche a polpa bianca. Per “pesca bianca napoletana” si intende quel gruppo di varietà locali a polpa bianca e a maturazione media (luglio agosto) che hanno fatto la storia della peschicoltura flegrea. I frutti sono di pezzatura medio elevata, dalla polpa molto sapida ed aromatica a volte rossastra accanto al nocciolo. Il pericarpo è di un colore rosso sfumato, molto sensibile alle manipolazioni, per questo motivo la raccolta, la selezione ed il confezionamento vengono effettuati manualmente, con molta delicatezza. All’interno di queste varietà, si distingue la “Bellella” di Melito (in foto), detta così perché tradizionalmente coltivata nei pressi di Melito. Come le altre varietà a polpa bianca, nonostante le ottime caratteristiche organolettiche, rischia di scomparire poiché soppiantata dalle muove varietà, più serbevoli e resistenti alle manipolazioni.

View More Pesca bianca di Napoli e pesca bellella di Melito PAT Campania

Percoca terzarola PAT Campania

Nelle province di Napoli e Caserta sono ancora diffuse le percoche, categoria di pesche a polpa gialla, molto compatta e non spicca. Le varietà di percoche che maturano da fine estate in poi, nel napoletano vengono chiamate “terzarole” (terza epoca). Di terzarole esistono diversi ecotipi: gialla, rossa, dorata e bianca; la più famosa è la “terzarola col pizzo”. Le terzarole maturano, come dice il termine, tardivamente, da fine agosto a tutto ottobre. Come tutte le percoche, anche le terzarole vengono raccolte a mano e sono molto sfruttate per la trasformazione in sciroppato o a pezzi nel vino.

View More Percoca terzarola PAT Campania