La Riserva Monte Rotondo occupa un’area di 1.452 ettari (tra i 230 e i 1.731 metri di quota) tra le propaggini meridionali del Gran Sasso e le prime propaggini del Morrone (massiccio della Majella), divise dalla profonda Gola di Popoli scavata dal torrente Pescara.
A causa del notevole dislivello e del diverso orientamento dei versanti, la vegetazione della Riserva si presenta estremamente varia. Alle quote più basse (fino a 90 m circa), e nei versanti esposti a sud, la vegetazione è quella tipica termofila (leccio e roverella). Al di sopra il bosco misto lascia gradualmente il posto ad estese faggete sui versanti settentrionali. In alcune zone (come “La Fossa”) troviamo popolamenti artificiali di abete rosso e bianco, oltre a rimboschimenti di pino d’Aleppo, pino marittimo, cedro, cipresso e cipresso arizonico. Tra i mammiferi che frequentano l’area, troviamo il lupo, l’orso bruno marsicano, il gatto selvatico e la martora.
Ricca l’avifauna: tra gli uccelli nidificanti, l’astore, lo sparviero, l’aquila reale, il falco pellegrino, il torcicollo, la tottavilla, la rondine montana, il calandro, il prispolone, lo spioncello, la passera scopaiola, il sordone, il culbianco, il codirossone, la tordela, il luì verde, il regolo, il picchio muraiolo, l’averla piccola, il ciuffolotto, il zigolo giallo, il zigolo muciatto, la balia dal collare, il gracchio alpino, il gracchio corallino, la coturnice.
Giorno: 3 Luglio 2023
Cosa c’entrano le api con la sicurezza alimentare?
In qualità di consumatori, dipendiamo dalle api per gran parte degli alimenti di cui ci cibiamo. Il loro ruolo nell’impollinazione delle piante entomofile e delle colture agricole è fondamentale. Se il numero delle api diminuisce, infatti, oltre ad una perdita di biodiversità, si potrebbero avere ripercussioni fortemente negative anche sulle produzioni degli alimenti che quotidianamente consumiamo.
View More Cosa c’entrano le api con la sicurezza alimentare?Paccucce di colmurano PAT Marche
Vasetti di vetro contenenti spicchi di mele o pere Costipati, affogati in “vino cotto”. Prodotto ricavato dalla lavorazione di mele o pere, lavate, sbucciate, tagliate a spicchi, disidratate al sole o in forno, messe in vasi di vetro, ricoperte di “vino cotto”, chiuse ermeticamente e successivamente pastorizzate. Conservazione in ambiente asciutto e lontano da fonti di calore.
View More Paccucce di colmurano PAT MarcheOrzo mondo tostato macinato e all’anice PAT Marche
Materia prima: orzo mondo (orzo senza rivestimenti glumeali), varietà pregiata degli orzi, ed eventualmente semi di anice. L’orzo mondo è un orzo nudo in quanto i rivestimenti glumeali (lemma e palea) si separano completamente a maturità. Il pericarpo, non avendo protezione, è meno compresso e più robusto. Frequente l’uso dell’orzo come succedaneo del caffè mediante torrefazione e successiva macinatura dell’orzo. L’orzo mondo viene svecciato e ventilato, successivamente tostato a bassa temperatura, poi macinato con l’aggiunta eventuale di anice.
View More Orzo mondo tostato macinato e all’anice PAT MarcheLa campagna #EUChooseSafeFood promossa dall’EFSA
L’obiettivo è, da un lato, informare e sensibilizzare i cittadini italiani a prendere nel quotidiano decisioni informate relative alle scelte alimentari, in ogni fase della catena alimentare, dall’altro evidenziare il ruolo fondamentale della scienza e le direttive formulate dagli esperti dell’EFSA, grazie a cui il cibo sulle nostre tavole è controllato e sicuro. Nel 2023 la campagna #EUChooseSafeFood, che quest’anno vede coinvolti ben 16 Paesi dell’UE (9 nel 2021 e 12 nel 2022), fornisce informazioni pratiche e facilmente accessibili ai consumatori e, in Italia, quest’anno verte su tre temi: la salute delle api e la stretta correlazione con le colture che dipendono dall’impollinazione, le malattie di origine alimentare provocate da batteri provenienti da alimenti crudi, in particolare l’echinococcosi, e i contaminanti nei prodotti alimentari, quali nello specifico il mercurio e il metilmercurio.
View More La campagna #EUChooseSafeFood promossa dall’EFSAOlive nere marinate – olive nere strinate PAT Marche
Materia prima utilizzata: olive nere (varietà Leccino o Raggiola nel pesarese, Raggia nell’anconetano, Piantone di Falerone nell’ascolano), aglio, finocchio selvatico, scorza di limone o di arance.
View More Olive nere marinate – olive nere strinate PAT MarcheMisto di fine stagione PAT Marche
Composta di frutta in sciroppo, dal colore dorato e dal caratteristico aroma di agrumi. Presenta un sapore dolce con retrogusto amaro. La ricetta può anche prevedere, anziché mele e pere, l’aggiunta di altra frutta, come i fichi secchi e l’uva, in quanto, soprattutto in passato, questo prodotto lo si preparava sulla base di ciò che rimaneva in dispensa. La costante fissa è sempre stata però l’aggiunta degli agrumi che nel periodo di preparazione di questo prodotto, rappresentano la tipica frutta di stagione.
View More Misto di fine stagione PAT MarcheMela rozza PAT Marche
La pianta vegeta su terreni tendenzialmente acidi, formatisi su substrati arenacei o marnoso arenacei, ad altitudini comprese fra 300 m s.l.m. ed i 950 m s.l.m.. Il marrone di Roccafluvione è un biotipo locale dalle seguenti caratteristiche: albero di media grandezza e buona vigoria, fusto eretto con rami espansi e corteccia di colore grigiastro con screpolature lunghe e irregolari. La chioma è globosa e fitta. I rami sono di colore grigiastro con internodi di medio spessore provvisti di costolature evidenti, di medio diametro con lenticelle non molto numerose, rilevate e biancastre.
View More Mela rozza PAT Marche