Sentiero Italia CAI Trentino Alto Adige C15S Variante SUD Passo rolle – Passo San Pellegrino

Passo Rolle – Passo San Pellegrino Dal Passo Rolle, lasciato alle spalle il gruppo del Lagorai, si entra nel territorio dolomitico delle Pale di San Martino. Si sale per strada sterrata e sentiero adiacente lungo i vasti pascoli della Costazza al Passo della Costazza (2174 m) e alla Capanna Segantini, dove si gode una spettacolare vista sul Cimon della Pala, la Cima Vezzana, la Cima dei Bureloni, le maggiori del gruppo delle Pale. Su strada sterrata e sentiero si discende alla testata della Val Venegia, nel grande e suggestivo pianoro del Campigolo della Vezzana (1885 m) dove si imbocca il sentiero 749 che traversa nel bosco ai piedi della parete ovest del Monte Mulaz, alzandosi poi fra i vastissimi pascoli al Passo Venegia (2217 m) per poi calare (sentiero 751) al Passo Valles (2032 m). Seguendo l’itinerario 658 si riprende quota, nuovamente fra i porfidi, stavolta della catena di Bocche. Dalla Forcella Pradazzo (2223 m) la vista si allarga sulle Dolomiti orientali e si traversa in quota fino alle Pale de Cargol (2204 m) da cui si discende diagonalmente tagliando le piste del Col Margherita, arrivando infine al Passo san Pellegrino (1919 m).

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Spalla cotta di Filattiera o della Lunigiana PAT Toscana

La spalla cotta di Filattiera ha colore rosa, profumo speziato e sapore molto particolare. La taglia del maiale determina il peso del salume, che in genere oscilla fra i 3 e i 6 kg. La spalla con l’osso viene salata, speziata e rivestita con la vescica del maiale oppure avvolta con lo stomaco o con pelle grassa dello stesso. Dopo la stagionatura, che può durare da alcuni mesi fino ad un anno, la spalla viene liberata dal grasso che l’avvolge e cotta in una pentola con abbondante acqua e sale per un tempo variabile a seconda del peso della spalla (circa un’ora di cottura per ogni kg di carne). Si produce da dicembre a febbraio.

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Soppressata toscana PAT

È un insaccato di frammenti grossolani di carne suina confezionato con tela. Ha forma cilindrica allungata, colore grigio scuro e profumo intenso. Le pezzature si aggirano sui 5-10 kg. La denominazione di “soprassata”, sinonimo di “compresso”, deriva dal fatto che gli alimenti che la compongono (essenzialmente parti della testa del maiale), cotti con spezie ed aromi, vengono racchiusi in una specie di sacco di tela e poi sottoposti ad un peso per permettere agli alimenti gelatinosi utilizzati di fondersi gli uni agli altri a formare una massa compatta.

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Soppressata di sangue PAT Toscana

La soppressata di sangue è come un mallegato dal sapore più delicato per l’aggiunta di altre parti del maiale, che ne permettono il consumo anche nel periodo estivo. Il colore è marrone scuro per la presenza del sangue cotto; l’aspetto è quello di un salame. Le parti magre e grasse del maiale (muscolo, spalla, cotenne, testa) vengono lessate insieme al sangue. Una volta raffreddate, le diverse parti del suino vengono spezzettate, amalgamate e confezionate con budello naturale, proveniente da strutture o laboratori autorizzati, oppure fresco trattato in soluzione acidificata. L’insaccato viene nuovamente cotto in acqua bollente per circa 40 minuti, e poi fatto raffreddare.

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Soppressata di cinghiale PAT Toscana

La soppressata di cinghiale ha lo stesso aspetto di quella di maiale, come forma e dimensioni (circa 2 – 2,5 Kg). Il colore è invece più scuro, dato dalla carne selvatica, e per lo stesso motivo il sapore è molto più intenso ed accentuato. Per la preparazione della soppressata di cinghiale viene messa a bollire la testa del cinghiale con della cotenna di maiale per circa 3 ore – 3 ore e mezza. La cotenna del maiale serve a formare la gelatina (necessaria per amalgamare le parti) che la carne di cinghiale non produce perchè molto magra. Una volta bollita la carne viene disossata e fatta raffreddare, poi viene aromatizzata e messa in una tela di iuta per la successiva spurgatura delle parti grasse in eccesso. Dopo una conservazione in frigo per 3-4 giorni a 4-5°C la soppressata è pronta per essere consumata.

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Sanbudello o ammazzafegato aretino PAT Toscana

Il sanbudello è una salsiccia piccola e rotonda, lunga al massimo 15 cm. Ha consistenza abbastanza morbida, colore rosso scuro, sapore piccante e odore molto intenso. Il cuore, la lingua, il diaframma, le parti di magro più rosse e sanguinolente della spalla e del capocollo, lo stomaco bollito (talvolta detto beretta) e il polmone (soprattutto in passato) vengono tritati e impastati con aromi tra cui semi di finocchio selvatico e aglio crudo. L’impasto viene poi insaccato e posto a stagionare in apposite celle.

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