Cardo massese PAT Toscana

Il cardo massese ha una forma più ricurva rispetto al caratteristico aspetto del cardo; presenta costolature molto evidenti ed ha un sapore dolce. Il colore va dal bianco al verde. Si produce da novembre a marzo. Le piantine vengono prelevate dal semenzaio e trapiantate non verticalmente ma orizzontalmente e poi vengono rincalzate. Questa particolare tecnica serve ad influenzarne lo sviluppo in modo da farle crescere in modo ricurvo (da ciò “gobbi”) conferendo al prodotto un sapore più dolce, meno amaro degli altri cardi.

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Sentiero Italia CAI Abruzzo P10 Santo Stefano di Sessanio – Rifugio Duca degli Abruzzi

Santo Stefano di Sessanio – Rifugio Duca degli Abruzzi Un’altra tappa piuttosto lunga e di discreto dislivello esclusivamente in salita che raggiunge il cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso, sotto la cima della montagna più elevata dell’Appennino. Dall’abitato di Santo Stefano di Sessanio si parte in direzione nord inoltrandosi tra le cime del Monte Cappellone, del Monte Tre Colli e del Monte Cecco d’Antonio prima di svoltare verso ovest passando a nord della cima del Monte Mesola. Qui ci si affaccia sulla piana di Campo Imperatore ma si procede lungo una valletta che conduce alla Strada Statale 17 bis ai piedi del Monte Cristo. Si sale poi lungo il versante del Monte Scindarella da cui si raggiunge Campo Imperatore e il Rifugio Duca degli Abruzzi poco oltre.

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Carciofo empolese PAT Toscana

Il carciofo empolese è di colore verde intenso tendente al violaceo, ha una forma subcilindrica e una consistenza tenera e compatta. Il gusto è delicato, le brattee molto tenere; si confeziona a mazzi con tutto il gambo perché non presenta spine. Si produce da aprile a giugno. La propagazione avviene per talea: i polloni, detti “carducci”, vengono prelevati dalle piante madri migliori e poi trapiantati, prevalentemente in autunno. Per l’impianto della carciofaia si esegue un’aratura leggera, seguita dalla concimazione, da due fresature e da una successiva assolcatura. Si impiantano in file. Al momento della messa a dimora nei solchi, di solito viene effettuata una concimazione localizzata con letame e nitrato di calcio.Generalmente non vengono eseguiti trattamenti antiparassitari. La raccolta è manuale, normalmente da fine aprile fino all’inizio di giugno.

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