Sentiero Italia CAI Abruzzo P15N Cesacastina – Padula

Cesacastina – Padula Da Cesacastina in località Mastrisco, si attraversa il torrente Fosso di Iaccio Grande prima di raggiungere il Colle Cervino e da qui per i Piani di S. Pietro Scardazzo. Superati il Fontanile di Pianello ed il Colle della Palomba si scende verso gli abitati di Macchiatornella prima, e di Padula subito dopo, costeggiando il meraviglioso Fosso Malvese che qui va a confluire nel fiume Tordino.

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Cece piccolo del Valdarno PAT Toscana

Legume con buccia abbastanza sottile, sebbene leggermente consistente, polpa tenera piuttosto saporita, ha una colorazione più accentuata di altre cv commerciali e tiene bene la cottura, che avviene piuttosto velocemente, adattandosi particolarmente per questo ad un consumo del seme intero.

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Sentiero Italia CAI Abruzzo P14N Campotosto – Cesacastina

Campotosto – Cesacastina Tappa di media lunghezza e dislivello con cui si abbandona il Lago di Campotosto attraversando il crinale appenninico e riportandosi nell’alveo del torrente Vomano. Da Campotosto si risalgono i pendii a nord del lago e si raggiunge un valico posto tra le cime del Monte di Mezzo e della Cima della Laghetta. Da qui si scende lungo il selvaggio e boscoso versante orientale fino al remoto abitato di Cesacastina posto in alto su una valle laterale del Vomano.

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Cavolo riccio nero di Lucca PAT Toscana

La pianta è robusta e alta sino a 1 m, con foglie allungate e bollose lunghe circa 40 cm. Ha un colore tra il grigio bluastro e il verde intenso, che diventa quasi nero in inverno. Tenero, ha sapore e odore intensi. Il cavolo viene prodotto durante l’inverno, ma le piantine sono messe a dimora già a fine estate. Il terreno viene arato, fresato e concimato (concimazione organica di fondo) per procedere poi al trapianto: le piantine sono distanziate tra loro di 60-70 cm sia sulle file, sia tra i solchi. In seguito la terra viene più volte smossa per permettere un diserbo manuale. Non si fa alcun intervento fitosanitario. La raccolta avviene manualmente e le foglie vengono immediatamente confezionate in mazzetti e disposte in cassette per la vendita.

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Cavolfiore precoce toscano PAT

Il cavolfiore precoce toscano forma una “palla” dall’infiorescenza gialla rivestita dalle foglie che formano il cartoccio. Si semina in semenzaio o in vasetti nella prima metà di giugno e si trapianta tra la fine di giugno e metà luglio. Si adatta a tutti i tipi di terreno, purché siano ben concimati. Produce da ottobre fino a metà novembre una palla formata da un’infiorescenza gialla, dal peso medio di 600-700 gr e, a volte, anche di 1 kg. Una particolare caratteristica è quella di essere completamente rivestito dalle foglie che formano il “cartoccio” (le più interne sono commestibili). Durante il ciclo vegetativo è attaccato dalla cavolaia e dai pidocchi fino ai primi freddi. Nelle annate con autunno molto caldo la pianta continua a produrre foglie che formano il cartoccio, ma non la palla interna.

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Come costruire su un terreno agricolo non edificabile. Testo unico dell’edilizia

Un terreno agricolo è esclusivamente destinato alla coltivazione agricola, oppure all’allevamento o alla salvaguardia delle zone boschive. La sua destinazione principale dunque non prevede la realizzazione di case o soluzioni abitative, tranne che per alcune eccezioni. Dal punto di vista normativo le limitazioni imposte servono a contenere l’utilizzo selvaggio dei terreni che, altrimenti, sarebbero senza indugio trasformati ed edificati, apportando evidenti danni al paesaggio e alla produzione agricola. Vediamo cosa intende il legislatore per zona agricola, cosa vi si può costruire, chi può farlo e quali sono le condizioni, i vincoli e i permessi da richiedere.

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Castagne (fresche) della Toscana PAT

Le principali cultivar di castagne per consumo fresco sono la Bastardo rosso, la Carpinese o Carrarese, la Mazzangaia, la Rossola e la Selvana. I frutti di ogni cultivar si differenziano, più o meno marcatamente, per forma, dimensioni, colore della buccia, forma dell’ilo, pellicola interna e caratteristiche organolettiche. La produzione è concentrata prevalentemente nel mese di ottobre.

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Sentiero Italia CAI Abruzzo P13 Nerito – Campotosto

Nerito – Campotosto Una tappa di lunghezza e dislivello intermedi che sale sulle rive del bacino artificiale del Lago di Campotosto, uno dei più grandi d’Europa. Da Nerito si attraversa la statale del Gran Sasso d’Italia e si raggiunge l’abitato di Tottea dove inizia la salita fino a raggiungere la diga del Rio Fucino. Da qui si raggiunge la riva del lago che si segue in direzione nord ovest fino all’abitato di Campotosto che, con i suoi 1420 metri di quota è il secondo comune più alto dell’Abruzzo.

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