Castagne (fresche) della Toscana PAT

Le principali cultivar di castagne per consumo fresco sono la Bastardo rosso, la Carpinese o Carrarese, la Mazzangaia, la Rossola e la Selvana. I frutti di ogni cultivar si differenziano, più o meno marcatamente, per forma, dimensioni, colore della buccia, forma dell’ilo, pellicola interna e caratteristiche organolettiche. La produzione è concentrata prevalentemente nel mese di ottobre.

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Sentiero Italia CAI Abruzzo P13 Nerito – Campotosto

Nerito – Campotosto Una tappa di lunghezza e dislivello intermedi che sale sulle rive del bacino artificiale del Lago di Campotosto, uno dei più grandi d’Europa. Da Nerito si attraversa la statale del Gran Sasso d’Italia e si raggiunge l’abitato di Tottea dove inizia la salita fino a raggiungere la diga del Rio Fucino. Da qui si raggiunge la riva del lago che si segue in direzione nord ovest fino all’abitato di Campotosto che, con i suoi 1420 metri di quota è il secondo comune più alto dell’Abruzzo.

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Sentiero Italia CAI Abruzzo P12 Pietracamela – Nerito

Pietracamela – Nerito Con una tappa di discreta lunghezza e dislivello medio ci si porta nel fondo della Valle del Vomano. Da Pietracamela si sale dapprima lungo il corso del torrente Arno prima di innalzarsi verso il Colle dell’Asino in direzione del Rifugio del Monte. Da qui si guadagnano le piste del comprensorio sciistico ormai abbandonato di Prato Selva che percorrono in discesa fino alla partenza degli impianti. Con un’ampia “s” nei fitti boschi ci si abbassa in una valle stretta e selvaggia che scende all’abitato di Nerito.

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Sentiero Italia CAI Abruzzo P11 Rifugio Duca degli Abruzzi – Pietracamela

Rifugio Duca degli Abruzzi – Pietracamela Tappa di media lunghezza e dislivello quasi esclusivamente in discesa scendendo sul versante teramano del Gran Sasso. Dal Rifugio Duca degli Abruzzi si raggiunge la Sella di Monte Aquila da cui si imbocca in discesa il sentiero verso il Rifugio Garibaldi che si oltrepassa raggiungendo il fondo della Val Maone che separa il Corno Grande dal Pizzo d’Intermesoli. Si prosegue lungo la valle in direzione nord passando sotto il Corno Piccolo e poi, una volta superate la sorgente del Rio Arno, si svolta a destra percorrendo un tratto in salita sino a raggiungere Prati di Tivo. Si prosegue ora verso nord in discesa, attraversando i prati e poi passando per Fonte Monaco, sino ad arrivare al bell’abitato di Pietracamela.

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Castagna pistolesa PAT Toscana

La castagna pistolesa ha forma allungata e apice appuntito, colore scuro con tonalità più chiare verso l’ilo, che è piuttosto piccolo. L’episperma (pellicola interna) è di facile asportazione, non essendo infatti invaginato. La pezzatura è di circa 90-150 frutti per kg. Le castagne vengono raccolte nel mese di ottobre e poste a essiccare per 30 giorni in tradizionali locali in muratura (metati), su grate di legno o di ferro sospese a circa 2,5 m da terra con sotto un fuoco che le mantiene a una temperatura media di circa 20°C. Le castagne vengono poi sbucciate e poste in sacchi di iuta.

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Castagna perella del Pratomagno PAT Toscana

Questa castagna ha piccole dimensioni (95-140 frutti per kg), colore marrone chiaro con striature più scure e classica forma arrotondata-ellittica. Il tegumento, non essendo molto invaginato, è separabile abbastanza facilmente. Si presta molto bene alla produzione di castagne secche bianche e di farina di castagne del Pratomagno. La maturazione dei frutti è precoce (prima decade di ottobre).

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Castagna mondigiana del Pratomagno PAT Toscana

È un frutto di dimensioni medio-grandi e colore marrone chiaro, con rade striature più scure; la forma è ellittico-arrotondata, l’apice appiattito e il tegumento, pur presentandosi abbastanza invaginato, si separa con poca difficoltà. Per il suo aspetto questa castagna a volte viene scambiata per marrone. La maturazione dei frutti ha luogo nella seconda decade di ottobre. È una cultivar diffusa sporadicamente su tutto il Pratomagno, soprattutto ad altitudini elevate grazie alla sua grande resistenza al freddo. In annate molto siccitose e calde da produzioni notevoli per quantità e pezzatura.

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Castagna d’Antona PAT Toscana

La castagna d’Antona ha pezzatura medio-piccola, forma ellittico-allargata, apice conico, colore marrone; il seme varia dal bianco avorio al giallo. Il sapore è dolce e caratterizzato da un leggero retrogusto amarognolo. Il profumo è quello delle castagne e la consistenza è croccante.

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Cardo massese PAT Toscana

Il cardo massese ha una forma più ricurva rispetto al caratteristico aspetto del cardo; presenta costolature molto evidenti ed ha un sapore dolce. Il colore va dal bianco al verde. Si produce da novembre a marzo. Le piantine vengono prelevate dal semenzaio e trapiantate non verticalmente ma orizzontalmente e poi vengono rincalzate. Questa particolare tecnica serve ad influenzarne lo sviluppo in modo da farle crescere in modo ricurvo (da ciò “gobbi”) conferendo al prodotto un sapore più dolce, meno amaro degli altri cardi.

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