Sentiero Italia CAI Abruzzo P10 Santo Stefano di Sessanio – Rifugio Duca degli Abruzzi

Santo Stefano di Sessanio – Rifugio Duca degli Abruzzi Un’altra tappa piuttosto lunga e di discreto dislivello esclusivamente in salita che raggiunge il cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso, sotto la cima della montagna più elevata dell’Appennino. Dall’abitato di Santo Stefano di Sessanio si parte in direzione nord inoltrandosi tra le cime del Monte Cappellone, del Monte Tre Colli e del Monte Cecco d’Antonio prima di svoltare verso ovest passando a nord della cima del Monte Mesola. Qui ci si affaccia sulla piana di Campo Imperatore ma si procede lungo una valletta che conduce alla Strada Statale 17 bis ai piedi del Monte Cristo. Si sale poi lungo il versante del Monte Scindarella da cui si raggiunge Campo Imperatore e il Rifugio Duca degli Abruzzi poco oltre.

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Carciofo empolese PAT Toscana

Il carciofo empolese è di colore verde intenso tendente al violaceo, ha una forma subcilindrica e una consistenza tenera e compatta. Il gusto è delicato, le brattee molto tenere; si confeziona a mazzi con tutto il gambo perché non presenta spine. Si produce da aprile a giugno. La propagazione avviene per talea: i polloni, detti “carducci”, vengono prelevati dalle piante madri migliori e poi trapiantati, prevalentemente in autunno. Per l’impianto della carciofaia si esegue un’aratura leggera, seguita dalla concimazione, da due fresature e da una successiva assolcatura. Si impiantano in file. Al momento della messa a dimora nei solchi, di solito viene effettuata una concimazione localizzata con letame e nitrato di calcio.Generalmente non vengono eseguiti trattamenti antiparassitari. La raccolta è manuale, normalmente da fine aprile fino all’inizio di giugno.

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Sentiero Italia CAI Abruzzo P09 Ofena – Santo Stefano di Sessanio

Ofena – Santo Stefano di Sessanio Una tappa piuttosto lunga e di discreto dislivello che si riporta in quota addentrandosi nel Parco Nazionale del Gran Sasso. Da Ofena in direzione est si sale all’abitato di Castelvecchio Calvisio sul versante opposto alla famosa Rocca di Calascio. Percorrendo in salita la valle che sale fino alle cime dei monti Cofanello e della Selva, si prende gradualmente quota finché intorno a quota 1100 metri si svolta raggiungendo l’abitato di Santo Stefano di Sessanio.

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Carciofo di San Miniato PAT Toscana

Carciofo di forma tondeggiante/globosa, senza spine, di colore verde chiaro tendente allo scuro nella parte apicale delle foglie; il capolino, a maturazione, è di dimensioni medio-grandi (diametro di circa 8/9cm), di forma globosa e senza spine, mentre l’ infiorescenza apicale (chiamata “mamma”) presenta dimensioni ragguardevolmente piu’ grandi e colore viola. L’altezza della pianta può andare oltre 1,3 mt, le foglie sono regolari e presenta una vegetazione folta. Per quanto riguarda le caratteristiche organolettiche, il prodotto si presenta carnoso e di estrema morbidezza, è caratterizzato per la buona compattezza alla giusta maturazione. Il gusto è sapido, molto tannico e leggermente astringente, molto persistente e intenso. Una volta cucinato si esaltano le sue caratteristiche di sapidità e di morbidezza.

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Carciofo di Pian di Rocca PAT Toscana

Il carciofo di Pian di Rocca è di colore verde intenso tendente al violaceo, ha una forma conica e una consistenza tenera. È molto piccolo e compatto, il sapore è amarognolo. Ha una maggiore resistenza al freddo rispetto alle altre cultivar. La propagazione avviene per talea: i polloni, detti “carducci”, vengono prelevati dalle piante madri migliori e poi trapiantati. Per l’impianto della carciofaia si esegue un’aratura leggera, seguita dalla concimazione, da due fresature e da una successiva assolcatura.

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Carciofo del litorale livornese PAT Toscana

La forma della parte edibile è ovoidale. Le brattee esterne del capolino sono di colore viola chiaro nelle prime fasi della maturazione e via via diventano di un viola più scuro; le brattee più interne sono di colore giallo chiaro, quasi bianco. Il capolino ha una consistenza coriacea, infatti le brattee esterne, se mangiate crude, sono leggermente amarognole e fortemente astringenti, quelle più interne hanno un sapore più dolciastro. Il peso del capolino oscilla fra 120 e 200 g.

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Carciofini sott’olio PAT Toscana

I carciofini sott’olio hanno dimensioni piuttosto ridotte e forma simile a quella di una noce. Il colore è variabile dal giallo paglierino al verde giallognolo. La consistenza è sempre morbida e il sapore dolciastro con retrogusto amarognolo. Il prodotto viene conservato in barattoli di vetro utilizzando olio di oliva. Particolarmente rinomati sono i carciofini sott’olio della provincia di Grosseto e quelli di Livorno.

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Intonaci canapa e calce per il contenimento energetico e un ambiente salubre: una alternativa sostenibile al cappotto

La canapa è una pianta dalla quale si può estrarre una fibra utilizzata per produrre tessuti, cordami e altri materiali. La canapa è nota per la sua resistenza e durabilità, ed è considerata una materia prima eco-sostenibile per la produzione di prodotti tessili. La calce, invece, è un materiale usato tradizionalmente nella costruzione edilizia. Si tratta di una polvere bianca ottenuta dalla cottura di pietra calcarea. La calce viene mescolata con acqua per creare una pasta utilizzata per la malta, gli intonaci e gli intonacatori. La calce è un materiale naturale e traspirante, che permette alle superfici di respirare e regolare l’umidità all’interno degli edifici. Entrambi i materiali hanno un impatto ambientale ridotto rispetto ad altre alternative più comuni, come ad esempio il cemento o le fibre sintetiche. Inoltre, entrambi possono essere utilizzati in un’ottica di sostenibilità e eco-compatibilità nella realizzazione di prodotti e nell’edilizia.

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