Formaggio caprino delle Apuane PAT Toscana

Formaggio prodotto esclusivamente con latte di capra di colore bianco-giallastro con pasta bianca e morbida; ha forma rotonda e dimensioni medio-piccole. La composizione floristica dei pascoli apuani esposti al salmastro marino conferisce al latte ed al formaggio profumi caratteristici, che non sono mai forti ma delicati e con una lunga persistenza in bocca.

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Formaggi caprino dell’Alto Mugello PAT Toscana

Formaggio prodotto esclusivamente con latte di capra, si distingue in fresco e “maturo”, aromatizzato con erba cipollina, rucola e pepe. Ha forma ed aspetto simile al tomino. Il fresco è di pasta bianca, morbida e cremosa, il “maturo”, di colore giallo paglierino, sapore lievemente acidulo, racchiude e mantiene il caratteristico sapore del latte prodotto al pascolo. Il profumo molto forte cambia in base agli aromi ed ai tempi di stagionatura. Al latte di capra viene aggiunto caglio, fermenti lattici e sale; i granuli vengono uniti e raccolti in fuscelle o stampi e posti ad asciugare. Si utilizza latte proveniente da allevamenti posti ad un’altitudine compresa tra i 500-650 m s.l.m.; le capre pascolano principalmente nel periodo da febbraio-novembre (neve permettendo) e questo consente al latte di apportare ai formaggi aromi e sapori unici.

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Formaggi caprini della Maremma PAT Toscana

Si tratta di formaggi di capra freschi aromatizzati in vario modo: al carbone, al pepe in grani, al peperoncino, all’erba cipollina, all’aglio, al sesamo, alla menta, all’origano, alle mandorle tritate, al basilico. La forma può essere cilindrica, piramidale o a tomino. La pasta è bianca, liscia, compatta e omogenea, il sapore è delicato, leggermente acidulo; l’odore è molto forte e cambia a seconda degli aromi utilizzati. La vita di questo prodotto è di 30 giorni. Il latte di capra viene sottoposto ad una pastorizzazione a 72°C per 30 minuti circa; dopo l’acidificazione lattica si aggiunge caglio animale per la formazione della cagliata. I granuli vengono raccolti in fuscelle posti ad asciugare. Dopo il raffreddamento possono venire aggiunte le spezie e quindi confezionati.

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Caciotta stagionata PAT Toscana

È una caciotta di latte vaccino stagionata, di sapore sapido, odore leggermente acidulo e colore bianco. La pasta ha una consistenza semidura, poco gessata ed esternamente presenta una crosta rugosa. Ha una forma cilindrica e pezzature che vanno da 1,7 a 2 kg. Il latte vaccino viene termizzato a 68°C in caldaia e in questa stessa fatto maturare (riposo) per 40 minuti circa. Dopo la sua rottura, il formaggio viene distribuito negli stampi manualmente. Le forme negli stampi vengono messe a sgocciolare e quindi si procede alla salatura.La stagionatura ha luogo in un locale tradizionale fresco ed aerato, su assi di legno di pioppo. Prima del consumo non viene lavato, ma spazzolato.

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Caciotta dolce PAT Toscana

È una caciotta fresca di latte vaccino di sapore dolce e delicato e di colore giallo paglierino. La pasta ha consistenza medio morbida, e presenta esternamente una crosta fine e liscia. Le pezzature vanno da 1,3 a 1,5 kg. Il latte vaccino viene termizzato a 68°C in caldaia e in questa stessa fatto maturare (riposo) per circa 40 minuti. Quindi, si aggiunge il caglio per la formazione della cagliata e, dopo la rottura di quest’ultima, il formaggio viene manualmente distribuito negli stampi. Le forme negli stampi vengono messe a sgocciolare e successivamente salate. La stagionatura ha luogo in un locale tradizionale fresco ed aerato, su assi di legno di pioppo.

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Caciotta della Lunigiana PAT Toscana

Si presenta in pezzature medio-piccole, ha forma tonda irregolare, colore bianco giallastro, sapore leggermente salato e odore intenso. Dopo la mungitura il latte viene messo in un paiolo di rame, scaldato a 30-35°C e fatto cagliare. La cagliata viene rotta con un bastone di legno e scaldata nuovamente a 30-35°C, separata dal siero e sistemata in formelle di legno; successivamente il formaggio viene posto su assi di legno a sgocciolare e asciugare e poi salato girandolo periodicamente. Si produce per tutto l’arco dell’anno.

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Riserva Naturale Piana Grande della Maielletta – Abruzzo

La riserva naturale Piana Grande della Maielletta è un’area naturale protetta di 366 ha, istituita nel 1982 e situata nei comuni di Caramanico Terme e Roccamorice, in provincia di Pescara. Posta a nord-est della riserva naturale Valle dell’Orfento I, l’area protetta della Piana Grande della Maielletta occupa una superficie di 366 ha, pari a quasi 4 km², con un dislivello che spazia dai 1000 m s.l.m. ai 2400 m s.l.m., all’interno dei territori dei comuni di Caramanico Terme e Roccamorice, caratterizzata dalla totale mancanza di corsi d’acqua. Trae il nome dall’omonimo microtoponimo presente nella Maielletta, adibito a pascolo e compreso nel perimetro della riserva. La progressiva variabilità altimetrica della riserva, unita alla derivante mutabilità del clima, annovera la presenza di tre ambienti naturali diversi (subatlantico, boreale e mediterraneo-altomontano), ognuno caratterizzato da un proprio spettro corologico delle varie specie vegetali che vi prosperano.

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Sentiero Italia CAI Veneto B02 Arabba – Pralongià

Arabba – Pralongià Una tappa breve e caratterizzata da dislivello medio che dall’abitato di Arabba conduce a Pralongià su una delle principali punte raggiunte dagli impianti sciistici della Sellaronda. Dall’abitato di Arabba si prosegue lungo il fondovalle che conduce al Passo Campolongo, camminando per alcuni tratti sulla carrozzabile. Dopo aver raggiunto il colle, si prosegue brevemente lungo la strada fino a incontrare un sentiero che si inerpica sulla destra per il versante solcato dalle piste sciistiche. Dopo aver raggiunto l’arrivo della prima tratta di impianti, si segue lo spartiacque fino al Passo Incisa a 1938 metri di quota. Un ultimi tratto sotto l’impianto sciistico conduce in vetta al Pralongià.

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