Spuma di gota di maiale di San Miniato PAT Toscana

Ha aspetto simile a quello di un paté, consistenza morbida e spugnosa, colore rosato che in superfice tende a passare al marroncino. La parte della guancia prescelta viene salata e aromatizzata con pepe e aglio, quindi lasciata riposare in frigorifero per una settimana e fatta stagionare in cantina per almeno 150 giorni. Terminata la stagionatura, il prodotto viene sminuzzato con il coltello e ridotto in poltiglia con un mortaio di pietra o di marmo, la crema così ottenuta viene nuovamente aromatizzata. Si produce da settembre a maggio.

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Sentiero Italia CAI Trentino Alto Adige C17S Variante SUD Rifugio Contrin – Rifugio Marmolada

Rifugio Contrin – Lago di Fedaia / Rifugio Marmolada Dal rifugio Contrin (2016 m) si discende, lungo la strada di accesso, la Val de Contrin caratterizzata da una lunga verde spianata incassata fra le pareti del Gran Vernel e del Colac. La baita Locia Contrin precede l’erto gradino che ci separa da Penìa (1493 m), ultimo paese della Val di Fassa. Imboccato il sentiero 605 si costeggia il fiume Avisio risalendo verso la testata della vallata sovrastati dall’imponente parete nord del Gran Vernel. Giunti nella conca di Pian Trevisan, dove si trova l’albergo Villetta Maria (1691 m) si continua su mulattiera che percorre la gola rocciosa sottostante al Col Mer, incontrando le ultime stazioni di una suggestiva Via Crucis, dipinta dall’artista Alberto Detomas, che termina al “Crist de Fedaa” (quota 1780 circa). Oltre la forra il sentiero attenua la sua pendenza fino nei pressi della Capanna Col de Ciampié, solca un pascolo e supera con alcune svolte il pendio boscoso alla base della della Diga di Fedaia, giungendo infine all’albergo Rifugio EttoreCastiglioni alla Fedaia (m 2055). La Tappa 17 si sviluppa lungo i sentieri 602, 602A e 605

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Sentiero Italia CAI Trentino Alto Adige C16S Variante SUD Passo San Pellegrino – Rifugio Contrin

Passo San Pellegrino – Rifugio Contrin Dal Passo San Pellegrino (1918 m) si entra nel gruppo della Marmolada. Con lo sfondo dell’imponente parete ovest del Monte Civetta si percorre l’ondulata strada sterrata di accesso alla conca di Fuciade, punteggiata da decine di caratteristici tabià. Dal rifugio omonimo (1972 m) si risale, per pascoli e poi per ghiaie, la Val de la Tas-cia alle spalle di Cima Uomo. Raggiunto il Pas de le Cirele (m 2682), dietro il Sas Vernale emerge imponente la parete sud della Marmolada. Si scende per la desertica testata della Val de le Cirele fino sui verdi ripiani ai piedi delle pareti della Cima Ombretta, che precedono quelli più ampi dove si trova la Malga Contrin e il poco distante Rifugio Contrin (2016 m). La Tappa 16 si sviluppa lungo l’itinerario 607.

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Spalla di Sorano PAT Toscana

Ricavata da maiali di 11-12 mesi circa e di peso compreso fra 140 e 150 kg, la spalla di Sorano ha forma classica rifilata a pera e peso variabile fra i 5 e gli 8 kg. La carne ha colore rosso acceso con fili di grasso bianco avorio, è saporita e molto profumata. La spalla viene rifilata, trattata con aceto, aglio fresco, peperoncino e pepe e quindi ricoperta di sale marino. Dopo una settimana circa, si toglie il sale con una leggera spazzolatura e si pone la spalla a stagionare per un primo periodo di 6-7 mesi a temperatura variabile tra 1 e 4°C e umidità tra il 58% e il 68% e per un secondo periodo a temperatura di 12 e 16°C e umidità variabile tra 64% e 69%.

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Spalla di maiale pisana PAT Toscana

La spalla di maiale pisana è un salume di pezzatura fra gli 8 e i 10 kg circa. La sua carne ha consistenza tenera e colore dal rosato al rosso intenso, mentre il grasso è compatto e biancastro. La spalla pisana viene ottenuta da maiali di peso elevato. Una volta massaggiata con aglio, sale, pepe e salnitro, viene fatta sgocciolare in apposite celle e quindi posta in locali areati per la stagionatura, che dura in genere 7-8 mesi, ma può protrarsi anche più a lungo a seconda del peso del salame.

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Sentiero Italia CAI Trentino Alto Adige C15S Variante SUD Passo rolle – Passo San Pellegrino

Passo Rolle – Passo San Pellegrino Dal Passo Rolle, lasciato alle spalle il gruppo del Lagorai, si entra nel territorio dolomitico delle Pale di San Martino. Si sale per strada sterrata e sentiero adiacente lungo i vasti pascoli della Costazza al Passo della Costazza (2174 m) e alla Capanna Segantini, dove si gode una spettacolare vista sul Cimon della Pala, la Cima Vezzana, la Cima dei Bureloni, le maggiori del gruppo delle Pale. Su strada sterrata e sentiero si discende alla testata della Val Venegia, nel grande e suggestivo pianoro del Campigolo della Vezzana (1885 m) dove si imbocca il sentiero 749 che traversa nel bosco ai piedi della parete ovest del Monte Mulaz, alzandosi poi fra i vastissimi pascoli al Passo Venegia (2217 m) per poi calare (sentiero 751) al Passo Valles (2032 m). Seguendo l’itinerario 658 si riprende quota, nuovamente fra i porfidi, stavolta della catena di Bocche. Dalla Forcella Pradazzo (2223 m) la vista si allarga sulle Dolomiti orientali e si traversa in quota fino alle Pale de Cargol (2204 m) da cui si discende diagonalmente tagliando le piste del Col Margherita, arrivando infine al Passo san Pellegrino (1919 m).

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Spalla cotta di Filattiera o della Lunigiana PAT Toscana

La spalla cotta di Filattiera ha colore rosa, profumo speziato e sapore molto particolare. La taglia del maiale determina il peso del salume, che in genere oscilla fra i 3 e i 6 kg. La spalla con l’osso viene salata, speziata e rivestita con la vescica del maiale oppure avvolta con lo stomaco o con pelle grassa dello stesso. Dopo la stagionatura, che può durare da alcuni mesi fino ad un anno, la spalla viene liberata dal grasso che l’avvolge e cotta in una pentola con abbondante acqua e sale per un tempo variabile a seconda del peso della spalla (circa un’ora di cottura per ogni kg di carne). Si produce da dicembre a febbraio.

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Soppressata toscana PAT

È un insaccato di frammenti grossolani di carne suina confezionato con tela. Ha forma cilindrica allungata, colore grigio scuro e profumo intenso. Le pezzature si aggirano sui 5-10 kg. La denominazione di “soprassata”, sinonimo di “compresso”, deriva dal fatto che gli alimenti che la compongono (essenzialmente parti della testa del maiale), cotti con spezie ed aromi, vengono racchiusi in una specie di sacco di tela e poi sottoposti ad un peso per permettere agli alimenti gelatinosi utilizzati di fondersi gli uni agli altri a formare una massa compatta.

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Soppressata di sangue PAT Toscana

La soppressata di sangue è come un mallegato dal sapore più delicato per l’aggiunta di altre parti del maiale, che ne permettono il consumo anche nel periodo estivo. Il colore è marrone scuro per la presenza del sangue cotto; l’aspetto è quello di un salame. Le parti magre e grasse del maiale (muscolo, spalla, cotenne, testa) vengono lessate insieme al sangue. Una volta raffreddate, le diverse parti del suino vengono spezzettate, amalgamate e confezionate con budello naturale, proveniente da strutture o laboratori autorizzati, oppure fresco trattato in soluzione acidificata. L’insaccato viene nuovamente cotto in acqua bollente per circa 40 minuti, e poi fatto raffreddare.

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