Una gita in bicicletta? Via Francigena 07 Da Pavia a Orio Litta

Pavia – Orio Litta La tappa attraversa la pianura alluvionale del Basso Pavese, dove incontriamo i caratteristici terrazzi fluviali in prossimità di S. Lazzaro e Belgioioso. Interessanti le testimonianze architettoniche presenti sul percorso, rappresentate soprattutto da edifici religiosi: dalla maestosa facciata di S. Michele a Pavia, alla piccola chiesa di S. Giacomo e dal castello di Belgioioso. Il percorso segue quindi l’argine maestro del Po fino all’attraversamento del Lambro, dove si entra in territorio Lodigiano e Orio Litta, dove ci attende la gradevole ospitalità della Grangia benedettina.

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Villa Lechi a Montirone (BS)

Il palazzo Lechi, anche conosciuto come villa Lechi, è un palazzo nobiliare sito in Montirone che prende il suo nome dal fautore della sua realizzazione, il nobile Pietro Lechi. Costituisce un esempio di dimora patrizia settecentesca in stile Rococò presente sul territorio bresciano.

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Fagiolo stortino di Lucca PAT Toscana

La pianta ha crescita indeterminata e maturazione scalare; è un rampicante notevolmente vigoroso e molto produttivo. Il baccello a maturazione si presenta, nel momento più idoneo alla raccolta, di colore giallo crema e di forma semicircolare (ricurvo); la dimensione del baccello è circa cm 2,5-3 di diametro e circa 5-6 cm di lunghezza. Il seme, a differenza di altri fagioli Anellini è di colore nero (gli altri solitamente hanno colore marrone o screziato); è piuttosto grande, circa 2 x 3 cm, ha forma ovale ed è leggermente schiacciato. Il fagiolo è consumato come legume fresco a baccello intero, prima che i fagioli giungano a maturità (data l’assenza quasi assoluta di filamenti coriacei nelle zone di sutura del seme: fagiolo “senza filo”).

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Fagiolo serpente Toscano PAT Toscana

Il fagiolo serpente è un fagiolo in erba di colore verde scuro, con una forma particolarmente allungata e dal sapore acidulo.Il legume assomiglia molto al fagiolo dall’occhio, piccolo, con la macchia nera all’ilo, ma di colore rossastro. Si produce da fine giugno a fine agosto. Si semina a fine maggio-inizio giugno generalmente a file, con distanza sulla fila di 10-15 cm. Pianta ad accrescimento indeterminato, richiede il sostegno o le reti da pisello. Si adatta a diversi tipi di terreno. Produce fiori violacei a grappoli di 2-3-4 e baccelli fini, lunghi e dritti, di colore verde scuro, dal diametro di circa 4-5 mm. I baccelli, attaccati a grappoli di 2-3, maturano spesso contemporaneamente (almeno 2 su 3). Si raccolgono i baccelli quando sono lunghi circa 50 cm. Poco suscettibile agli afidi, è invece molto facilmente attaccato da cimici e farfalline.

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Una gita in bicicletta? Via Francigena 06 Da Mortara a Pavia

Mortara – Pavia Dall’abbazia di Sant’Albino, fondata nel V sec. e succesivamente rimaneggiata, ora punto tappa per i pellegrini che transitano da Mortara, un bel percorso tra campi coltivati e cascine, canali irrigui e inattese macchie d’alberi, ci porta a Tromello, tappa dell’itinerario di Sigerico. Lungo il percorso incontriamo il Santuario Madonna delle Bozzole e attraversiamo alcuni caratteristici borghi agricoli. Facciamo attenzione al traffico lungo la SP 185. Dopo Zerbolò arriviamo alla confluenza con il Ticino, che lambiamo in alcuni tratti. Le viste sul fiume, unite ad una variegata presenza faunistica, offrono uno spettacolo suggestivo.

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Sentiero Italia CAI Sardegna Z03 Luogosanto – Sant’Antonio di Gallura

Luogosanto – Sant’Antonio di Gallura Lasciato il centro abitato di Luogosanto il percorso si sviluppa su strada locale bitumata in direzione del Parco Fonte La Filetta. Arrivati ad un bivio si abbandona la strada che porta al parco La Filetta e si segue la strada, verso dx in direzione S-O, fino alla scaletta posta all’ingresso dello stazzo Sesara. Si prosegue su tratturo e sterrata attraversando la proprietà privata dove sono presenti cancelli che comunque possono essere aperti (ed ovviamente richiusi). Il percorso prosegue, attraversando paesaggi caratteristici della Gallura con le sue rocce di granito, alberi di leccio e olivastri fino a raggiungere la chiesetta campestre di San Biagio

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Fagiolo scritto di Lucca PAT Toscana

La pianta ha crescita determinata e maturazione contemporanea. Il baccello si presenta di colore bianco sporco con striature rossastre; la dimensione del baccello è contenuta (circa cm 1 di diametro, 10-12 cm di lunghezza). Il seme ha forma ovale e presenta un colore molto chiaro alla raccolta (quasi bianco) per poi acquisire una colorazione dal marrone chiaro al beige con striature rosso granato; il seme è di dimensioni medio piccole. Fagiolo molto farinaceo e consistente, presenta un epicarpo molto sottile che lo rende particolarmente delicato.

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Fagiolo scritto della Garfagnana PAT Toscana

La pianta si presenta come un semirampicante arrivando ad altezze intorno ai 150 cm e maturazione scalare. Il baccello si presenta di colore bianco sporco con striature rossastre; la dimensione del baccello è contenuta (circa cm 1 di diametro, 10-12 cm di lunghezza). Il seme, di dimensioni medio piccole, ha forma ovale e presenta un colore molto chiaro alla raccolta (quasi bianco) per poi acquisire una colorazione dal marrone chiaro al beige con striature rosso granato.

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Fagiolo zolfino PAT Toscana

Fagiolo piccolo, tondo, di colore giallo pallido con ilo bianco, buccia molto fine e di facile cottura. Si semina generalmente a fine aprile. La pianta è ad accrescimento determinato, oppure semideterminato, ma in questi casi l’abbozzo di tralcio di solito viene sfalciato. È stato rinvenuto anche un ecotipo ad accrescimento indeterminato. È un fagiolo che si adatta bene anche a terreni poco fertili, pur con produttività più bassa se confrontata con altri fagioli come il cannellino o altre varietà tipiche della zona, come il coco bianco. Nella fase di allegagione risente del clima con alte temperature, è piuttosto resistente alle comuni patologie della specie, ma è facilmente attaccato dal ragnetto giallo. Generalmente questa varietà produce due palchi di fagioli, di cui il primo è quello più produttivo.

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