Foreste urbane: il CREA ospita la Facility delle Biocittà dell’EFI (European Forest Institute)

L’Italia e il CREA hanno una grande tradizione in questo settore: fin dal 1986, con la legge 752, l’Italia ha finanziato interventi di forestazione nelle aree urbane e il CREA, che con il suo Centro Foreste e Legno oggi diretto da Pier Maria Corona, dal 1985 coordina scientificamente l’Inventario forestale nazionale, studia da decenni l’evolversi del ruolo delle foreste in ambienti urbani”.

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Fagiolo di Zeri PAT Toscana

Esistono diverse varietà del fagiolo di Zeri. Fra le più diffuse ci sono il “fagiolo con il grembiule”, piccolo, rotondo, di colore bianco e nero (macchiettato), consumato in erba e molto tenero e la “fasgiulina”, diminutivo dovuto alla taglia della pianta che si sviluppa in uno stadio intermedio, fra il fagiolo nano e quello rampicante. La fagiolina ha una forma leggermente piatta, di dimensioni modeste. Le altre varietà sono meno diffuse, alcune sono molto particolari sia per la forma che per il colore.

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Alunno

Niccolò di Liberatore, noto anche come Niccolò Alunno (1430-1502), è stato un importante pittore italiano del Rinascimento, originario di Foligno, in Umbria. La sua opera è particolarmente significativa nel contesto dell’arte umbra del XV secolo, e il suo stile ha contribuito a plasmare l’evoluzione del Rinascimento nell’Italia centrale.

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Sentiero Italia CAI Valle d’Aosta F14 Oyace – Rifugio Cuney

Oyace – Rifugio Cuney Una tappa di media lunghezza ma dislivello molto elevato per guadagnare i versanti in quota della Valle di Saint Barthelemy. Da Oyace con una breve discesa si guadagnano le rive del torrente Buthier che si attraversa per iniziare una lunga e impegnativa salita lungo il vallone del Torrente Vessona. Si segue l’andamento del corso d’acqua passando dalla conca di Arnoud, nei pressi della borgata di Vielle fino alle baite dell’Ardemoun. Qui si affrontano i pendii aperti e ripidi che conducono al Col de Vessonaz a 2794 metri di quota. Segue un tratto a mezzacosta fino al Col de Chaleby a 2653 metri prima di un lungo tratto a saliscendi che senza guadagnare, né perdere quota porta al Rifugio Cuney.

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Fagiolo di bigliolo PAT Toscana

Il fagiolo di Bigliolo ha una buccia sottile e una pasta molto tenera; pertanto è estremamente digeribile e delicato. Ha sapore dolciastro e consistenza farinosa. La forma del baccello può essere diritta o leggermente arcuata, con dimensioni di 10-12 cm. Il seme ha colore bianco crema leggermente striato di rosso. Viene prodotto nei mesi di giugno e luglio. Le varietà di fagiolo coltivate a Bigliolo appartengono sia al tipo borlotto sia al cannellino. Il seme si conserva di anno in anno ed è riprodotto dalle aziende stesse, cosicché nel tempo si è mantenuto intatto un grande patrimonio di biodiversità.

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L’economia circolare delle acque reflue in agricoltura

Il riutilizzo delle acque reflue depurate può avvenire in maniera diretta o indiretta: Nel primo caso l’acqua affinata viene immessa, mediante condotte, serbatoi, e altre infrastrutture necessarie, direttamente ad un sistema di distribuzione; nel secondo caso l’acqua recuperata è immessa in una fonte di approvvigionamento, quale un lago, fiume o falda acquifera, ritornando nel ciclo idrico naturale e disponibile per gli usi a cui la fonte di approvvigionamento è destinata.

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Sentiero Italia CAI Valle d’Aosta F13 Rey – Oyace

Rey – Oyace Con questa tappa di media lunghezza e notevole dislivello il Sentiero Italia attraversa in Valpelline ad Oyace, ultimo centro abitato prima di una serie di tappe che si manterranno in alta quota. Da Rey si imbocca il ripido vallone in direzione nord con un sentiero che con tornanti stretti nel bosco si inerpica fino all’Alpe della Beria Superiore. Da qui segue un tratto a mezzacosta che attraversa il versante occidentale del Monte Berrio prima di un altro tratto ripido a tornanti che porta al Col de Brison a 2480 metri sul livello del mare. Rimane la discesa che si presenta prima dolce a mezza costa superando l’Alpe Bruson fino alla borgata Sucheaz, poi con andamento più ripido nel bosco fino a Oyace.

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La tutela delle risorse idriche: un obiettivo sostenibile e necessario

I cambiamenti climatici si stanno mostrando in tutta la loro forza ed evidenza, mettendo in discussione la disponibilità di risorse naturali anche nei paesi sviluppati, minacciando gli asset economici e il conseguente livello di benessere economico e sociale che deriva da tale disponibilità.Uno degli aspetti più tangibili e percepiti del cambiamento climatico è la carenza idrica che deriva, in parte, dalla minore disponibilità di acqua indotta dalla siccitàe, in parte, dalla capacità di far fronte ai (maggiori) fabbisogni derivanti dall’aumento delle temperature con adeguate infrastrutture.

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Fagiolo dall’occhio del Valdarno PAT Toscana

Appartiene alla specie Vigna unguiculata. I baccelli, di colore verde opaco, mediamente filamentosi, non curvi e fini, raggiungono i 20 cm di lunghezza e sono larghi 5 mm. Sulla pianta crescono attaccati apicalmente a gruppetti di 3-4. I fiori sono bianchi tendenti al violaceo; è consumato dappertutto come fagiolino fresco, ma viene utilizzato anche secco. Alcuni semi sono marroncini tendenti al chiaro, altri tendono al ruggine con una macchia scura nell’ilo.

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