Pisello a mezza frasca aretino PAT Toscana

Legume piccolo con buccia morbida. Richiede terreni sabbiosi e abbondante concimazione. Si semina in solchi da ottobre a fine novembre, a distanza di 1-2 cm nel solco. Durante il ciclo va sarchiato, rincalzato e infrascato. La maturazione è scalare, da fine marzo a fine aprile. Il seme è piccolo con buccia morbida e particolarmente dolce. La coltura non richiede interventi fitosanitari.

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Pinolo del Parco di Migliarino – San Rossore PAT Toscana

Il pinolo del Parco ha forma ovoidale non molto allungata; il guscio è di colore marrone scuro, il seme di colore bianco sporco. Si ottiene da pini della macchia mediterranea, di qui il sapore resinoso e il profumo molto intenso. Dopo la raccolta le pine vengono distese su teli su cui vengono lasciate per circa sette mesi per permetterne l’apertura. Dopo la separazione dei pinoli dalle pine, quelli migliori vengono immersi in acqua per eliminare la polvere marrone del guscio e poi sottoposti a un trattamento termico. I pinoli vengono schiacciati e separati dai gusci per decantazione, all’interno di una vasca di acqua. Successivamente vengono posti in un essiccatoio in cui si raggiungono le temperature di 90°C. Terminata questa operazione, viene tolta la nocella.

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Sentiero Italia CAI Campania S03 Rifugio Cervati – Piaggine

Rifugio Cervati – Piaggine Una tappa breve e prevalentemente in discesa che percorre a ritroso il sentiero principale che conduce al rifugio Cervati dall’abitato di Piaggine. Si attraversano le zone più elevate e belle del Cilento, con paesaggi di carattere carsico. Dal rifugio una breve salita porta al Santuario della Madonna del Cervato e conduce all’omonima grotta sottostante, un inghiottitoio carsico caratterizzato dalla presenza perenne di neve. In seguito una lunga discesa porta all’abitato di Piaggine dove è possibile trovare strutture per il pernottamento.

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Piattella pisana PAT Toscana

Il prodotto può essere consumato fresco o secco presentando ottime qualità organolettiche. La raccolta scalare e manuale dei legumi freschi inizia secondo tradizione per San Ranieri (17 Giugno) e si protrae fino a tutto Luglio. I legumi secchi si raccolgono a mano in Agosto e Settembre ma le operazioni di sgranatura e pulitura limitano notevolmente l’offerta di fagioli secchi. I fagioli di ‘Piattella Pisana’ freschi da sgranare o secchi costituiscono una vera prelibatezza per le loro particolari caratteristiche organolettiche, tanto da risultare un prodotto per buongustai ed esperti di legumi.

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Peschetti di Candia PAT Toscana

Frutti di peschi selvatici o inselvatichiti, spontanei, tra loro ibridati in una ricca scelta di varietà. La pezzatura del frutto è più piccola di quelle delle pesche selezionate, con un diametro che si aggira sui 3-4 cm; la forma va dalla rotonda alla subovata. A seconda della varietà, la polpa può essere gialla, bianca o bianco-verde marezzata di rosso per la presenza di antociani specialmente vicino al nocciolo (da cui il nome anche di moscatelli). Possono essere duracini (attacchi) o spiccagnoli (stacchi), questi ultimi specialmente se un po’ acerbi. Il nocciolo è sempre ben formato, molto legnoso, con un seme sempre maturo a spiccata germinabilità. L’aspetto esteriore è altrettanto variabile: pelle ricoperta di peluria che può essere giallo verdognola, giallognola con sfumature rosa e rosse, giallo crema o biancastra con chiazze rosse.

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Pesca trionfo rosso PAT Toscana

Varietà di origine americana, è stata ottenuta casualmente da seme nella seconda metà dell’Ottocento in Georgia. È stata introdotta in Italia negli anni trenta, periodo nel quale la produzione si aggirava intorno ai 115.000 quintali. Si presenta di colore rosso su sfondo giallo con venature rosse nella polpa. Il nocciolo tende a spaccarsi ma, a differenza della pesca trionfo bianco, non si spicca. Il frutto è piccolo, di forma oblunga-rotonda, con buccia provvista di un caratteristico tomento. La maturazione, precoce (10 giorni prima della “Redhaven”), avviene intorno all’ultima settimana di giugno e la prima di luglio. È una pesca saporita e molto apprezzata, soprattutto in passato, per l’epoca di maturazione.

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Sentiero Italia CAI Campania S02 Sanza – Rifugio Cervati

Sanza – Rifugio Cervati Questa tappa breve ma di notevole dislivello conduce nel cuore del Parco presso il rifugio che sorge ai piedi delle vette più elevate della zona, in particolare del Monte Cervati con i suoi 1899 metri di quota. Dopo una prima parte pianeggiante che costeggia la pianura su cui sorge l’abitato di Sanza, il sentiero svolta decisamente verso nord e imbocca il Vallone Secco che viene seguito nella sua interezza, in salita fino a prendere quota raggiungendo i 1597 metri dell’accogliente rifugio ove pernottare.

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Pesca regina di Londa PAT Toscana

La tradizionalità della pesca regina di Londa è dovuta all’importanza della cultivar che si produce in zona da almeno 50 anni. Molto dolce, ben si presta ad essere usata per marmellate. La gente del luogo tuttavia afferma che l’impiego migliore è quello di gustarla fresca. Questa pesca, originaria di Londa, località nei pressi della Rufina (FI), viene tuttora commercializzata per il suo sapore e per la maturazione tardiva.
Questa varietà è inserita nell’elenco per la tutale e la valorizzazione delle razze e varietà locali (L.R. n°64/04).

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Pesca passerina PAT Toscana

Di calibro medio, è caratterizzata dal colore della buccia rosso vinoso, che si estende anche alla polpa man mano che procede la maturazione. Altra caratteristica è il sapore delicato, non molto zuccherino; matura intorno alla seconda decade di settembre. La maturazione avviene nella seconda decade di settembre.

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Legno carbonizzato: una tecnica tradizionale giapponese che ha conquistato il mondo

Ora che ha più di trecento anni, questa popolare tecnica è conosciuta in Giappone come Shou Sugi Ban (noto anche come Yakisugi). È stato utilizzato per la prima volta sull’isola di Naoshima per trattare il legno utilizzato nella costruzione dei tradizionali villaggi di pescatori, con l’obiettivo di proteggere il materiale dagli effetti dannosi causati dal mare. Il processo originariamente prevedeva la combustione dello strato esterno del legno con il fuoco, ma ora si è evoluto fino alla carbonizzazione delle tavole con un cannello: così facendo, le fibre esterne del materiale sono costrette a reagire, rendendo il legno immune alle termiti, ai funghi e ad altri agenti naturali per decenni. Potrebbe sembrare strano a prima vista: bruciare il legno per aumentarne la durabilità. Ciò nonostante, si è dimostrato assolutamente vero, tanto che il metodo secolare è diventato una risorsa ambita nel settore dell’architettura.

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