I confetti di Pistoia si ottengono con antichi sistemi di lavorazione che prevedono l’utilizzo di attrezzi particolari quali la bassina e l’imbuto di metallo con il quale il confetto viene cosparso di zucchero. La ricetta originale prevede esclusivamente l’utilizzo dell’anice dal sapore molto deciso. Si racconta che il traditore di Pistoia Vanni Fuggi, del quale si parla nella Divina Commedia, soleva sbarazzarsi di mogli e suocere pedanti offrendo confetti di Pistoia avvelenati. La tradizione storica richiama gli “anici confecti” che venivano preparati in occasione del rinfresco per la festa del patrono San Jacopo. I confetti di Pistoia hanno mantenuto una forte tradizionalità fino agli anni 50 quando, in occasione dei matrimoni, venivano acquistati in gran quantità e lanciati in segno di giubilo agli invitati però, essendo bitorzoluti, non si rompevano e così venivano mangiati da tutti. Pian piano con l’avvento delle bomboniere, l’uso dei confetti si è perso, tanto che negli anni 60 molti confettai pistoiesi cessarono la loro attività. Oggi rivive la tradizione del confetto nel territorio come prodotto di nicchia. Gli altri confetti, quelli lisci che peraltro vengono prodotti a Pistoia, si chiamano “fagioli”.
View More Confetti di Pistoia PAT ToscanaGiorno: 27 Ottobre 2023
Ciorchiello di Casette PAT Toscana
Dolce di forma rotonda, a ciambella; pezzatura di circa 500-600 grammi, colore scuro, sapore dolce, profumo di anice, consistenza abbastanza soda. Si tratta di un dolce morbido, ma che ha nello stesso tempo una certa consistenza; si conserva a lungo.
View More Ciorchiello di Casette PAT ToscanaCioccolato artigianale toscano PAT
Il cioccolato artigianale tradizionale toscano si presenta in forme e dimensioni diverse a seconda della lavorazione finale cui viene sottoposto: praline, tavolette, creme spalmabili, ecc. Si caratterizza per l’impiego di materie prime selezionate dall’artigiano produttore, miscelate in base alla propria esperienza per ottenere le diverse tipologie di prodotto finito. Il cioccolato prodotto deriva esclusivamente dalla lavorazione delle fave di cacao raccolte nelle zone di coltivazione più vocate. Si tratta di cioccolato puro al quale non vengono aggiunti ulteriori ingredienti, in modo particolare i grassi presenti sono quelli naturali del burro di cacao e non quelli vegetali consentiti dall’attuale normativa. Tutto il processo produttivo avviene nel laboratorio di lavorazione dell’artigiano.
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