Pan dei Santi PAT Toscana

Il pan co’ Santi o dei Morti prende il nome dal fatto che si usa produrlo e consumarlo in concomitanza con la festività dei Santi, il primo novembre, anche se specialmente nelle campagne, lo si mangi quasi fino a Natale. Deve la sua tipicità alla particolarità degli ingredienti usati e ai sistemi di lavorazione, rimasti invariati nel tempo, grazie alla manualità e alla bravura di persone che tramandano la loro esperienza. Fa parte della cucina povera di un tempo. Si consuma per fare colazione o per spuntini e merende.

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Sentiero Italia CAI Puglia R04 Coreggia (Alberobello) – Noci

Coreggia – Noci Si rimane nel territorio intorno ad Alberobello con questa tappa di lunghezza intermedia e dislivello sempre ridotto. Si esce da Coreggia a ovest e si imbocca la Strada Provinciale 81 che si segue per un lungo tratto fino a deviare lungo carrozzabili minori procedendo parallelamente alla Strada Statale dei Trulli. Sempre lungo la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese si tocca quota 400 metri sul livello del mare ai piedi del Monte Serio e si entra nell’abitato di Noci.

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Sentiero Italia CAI Puglia R03 Contrada Trito – Coreggia (Alberobello)

Contrada Trito – Coreggia (Alberobello) Ancora una tappa di lunghezza media e dislivello trascurabile che procede lungo il tracciato del canale principale dell’Acquedotto Pugliese. Lungo strade talvolta asfaltate e talvolta bianche si procede in direzione nord ovest aggirando l’abitato di Locorotondo e attraversando campagne e masserie. Dopo aver superato la Strada Statale dei Trulli si entra nel territorio di Alberobello. Seguendo la strada sterrata di servizio del canale dell’Acquedotto Pugliese, si percorrono alcuni dei suoi più bei ponti di attraversamento delle vallate, in particolare sulle pendici del Monte Tondo. A seguire si attraversa il bosco Calmerio ed una area giochi attrezzata, prima di giungere alla frazione di Coreggia

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Neccio toscano PAT Toscana

Il neccio, la cui tradizione si perde nei secoli, deve la sua tipicità all’utilizzo di farina di castagne e all’impiego di strumenti e attrezzi tipici, quali i contenitori di legno di castagno per la conservazione della farina, i testi e la testaiola utilizzati per la cottura che, insieme alle foglie di castagno, sono responsabili del gusto unico di questo prodotto.Un tempo il neccio veniva consumato in sostituzione della polenta di farina di castagne, oppure freddo dai taglialegna e dai carbonai nel bosco.

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Villa Giusti Suman a Zugliano (VI)

Esempio di villa veneta ed erede di una storia secolare, Villa Giusti-Suman sorge sul poggio del Castello sul versante meridionale delle colline delle Bregonze, alta sul rio Val Grossa e a ponente del corso del torrente Astico. Sorta in questo luogo probabilmente nel XV sec. quale dimora della nobile famiglia Zoiano, passò  agli Aviano (notizie dal 1592 al 1639), ai Rusca (1639-1643) e ai Barbieri (1643-1711) che ne promossero con probabilità la sistemazione complessiva e la decorazione delle stanze. Divenne proprietà poi degli Zambelli (1711-1759), dei Molin (1759-1843), dei Giusti del Giardino-Suman (1843-1839), della Parrocchia di S. Zenone (1939-1989) ed infine del Comune di Zugliano.

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Sentiero Italia CAI Puglia R02 Contrada Ulmo (Ceglie Messapica) – Contrada Trito

Contrada Ulmo (Ceglie Messapica) – Contrada Trito La seconda tappa pugliese si presenta di media lunghezza e dislivello ridotto con numerosi saliscendi. Da Contrada Ulmo si segue il tracciato della Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese attraversando la strada che collega Martina Franca con Ostuni e attraversando campagne e masserie. Dopo aver costeggiato la piccola elevazione del Monte Castel Pagano si giunge a Figazzano, frazione di Cisternino.

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Teatro romano e dintorni e “Arco di Trionfo” di Orange – Francia

Situato nella valle del Rodano, l’antico teatro d’Orange, con la sua facciata lunga 103 metri, è uno dei meglio conservati tra tutti i grandi teatri romani. Costruito tra il 10 e il 25 d.C., l’arco romano è uno degli esempi più belli e interessanti sopravvissuti di arco trionfale provinciale del regno di Augusto. È decorato con bassorilievi che commemorano l’istituzione della Pax Romana.

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