Ripristinare il mondo naturale

L’Europa ha fissato obiettivi politici ambiziosi per consentire alla natura di recuperare e prosperare, aumentando i benefici che un mondo naturale in salute apporta alla società. Aree protette, infrastrutture blu e verdi, ripristino, rinaturalizzazione e soluzioni basate sulla natura per far fronte ai cambiamenti climatici: sono molte le azioni da intraprendere per invertire il deterioramento dello stato di salute della natura.

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Schiacciata di Nonna Rina PAT Toscana

Ricerche effettuate riportano l’origine della schiacciata alla fine dell’Ottocento, con utilizzo iniziale di pasta residua della panificazione, successivamente “affinata” con l’impiego di farine sempre più pregiate. Il forno a legna utilizzato costituiva l’elemento finale che contribuiva alla originalità artigianale del prodotto, le cui componenti resistettero alle variazioni ambientali e sempre incontrando i gusti delle varie generazioni. Il luogo di produzione attuale ha mantenuto le caratteristiche del Vecchio Forno e la produzione avviene con metodi completamente artigianali. In conclusione trattasi di dolce tipicamente toscano o meglio riferito a quella parte della toscana (San Miniato e dintorni) che mantiene vive tradizioni e gusti anche se alcuni intravedono collegamenti non del tutto appropriati con un analogo dolce livornese che si collegava principalmente alle feste della Quaresima.

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Schiacciata con l’uva PAT Toscana

La schiacciata con l’uva è un dolce di forma rettangolare, di colore brunastro dovuto alla copertura della pasta con acini di uva rossa da vino. Può essere composta da due diversi strati di pasta, farciti con l’uva. Ha una consistenza morbida, il sapore è quello del pane e dell’uva, dolce. Il periodo di produzione è settembre, quando matura l’uva. Le materie prime di origine locale sono l’uva, generalmente Sangiovese, e l’olio extravergine di oliva.

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Sentiero Italia CAI Puglia R12 Venosa – Melfi

Venosa – Melfi Una tappa di media lunghezza e dislivello nuovamente sensibile che in direzione ovest passa a fianco dell’antico cratere del Vulture per terminare nella città di Melfi. Da Venosa si scende nella valle formata da uno dei torrenti affluenti dell’invaso artificiale del Rendino e risale a una sella dove sorgono alcune pale eoliche. A seguire si scende nuovamente a superare la Fiumara Arcidiacona e si torna a salire in direzione di Rapolla, proprio sotto il Vulture, prima di un’ultima rampa che conduce a Melfi

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Isolamento a cappotto? Una scelta naturale anche estetica con utilizzo interno in sughero a faccia vista

Una scelta basata sulla sostenibilità che ha introdotto sul mercato dei materiali isolanti anche i suddetti prodotti “naturali”. Questa tipologia di prodotti garantisce un buon isolamento termico, una lunga durata, ma costi lievemente più alti in virtù della filiera e delle proprietà intrinseche dei materiali.

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Sentiero Italia CAI Puglia R11B Palazzo San Gervasio – Venosa

Palazzo San Gervasio – Venosa Da Palazzo San Gervasio il percorso è un saliscendi che segue tratti di strade vicinali, sterrate o asfaltate, alternati a tratturi. Si attraversa prima una zona collinare di seminativi e pascoli, per poi giungere in zona vigneti famosi per la produzione di vino “DOC”. Si arriva dunque ad una antica città di insediamento romano, Venosa, la città di Orazio.

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