Aspargo, aspargina,sparz,sparazena PAT Emilia Romagna

Le notizie storico-letterarie riguardanti gli aspargi di Ravenna risalgono ai tempi dei romani quando erano rinomati per le loro caratteristiche qualitative e commerciali ed in particolare per la notevole taglia (fino al peso di una libra per 3 turioni)). Nella fascia costiera ravennate è invalso e consolidato nel tempo l’uso civico della raccolta dell’aspargo, assieme ad altri prodotti, soprattutto nel periodo primaverile.

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Antiche varietà di Zucca Ferrarese, Zucca Violina, Zucca Marina, Zuca Viulìna, Zuca Marina PAT Emilia Romagna

La zucca Violina (Cucurbita moschata var. violina) è caratterizzata da un frutto allungato di colore giallo-nocciola leggermente strozzato al centro, una forma che la fa assomigliare appunto a un violino, la buccia è rugosa e presenta delle costolature longitudinali poco profonde. Sia la pianta che il frutto sono del tipo zucca Butternut “Noce di burro”. La polpa è di colore arancio vivace e ha un gusto molto apprezzato tanto da essere utilizzata ampiamente in cucina

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Antiche varietà di vitigni reggiani: Redga, Sgavetta, Termarina, Scarsafoglia, Spergola, Rédga “Retica”, “Redega”, Sgavétta, Termarèina “Uva termarina”, “Tramarina”, “Romanino”, “Armanino”- Squarzafòja “Squarcia Foglia”, “Scarsa Foglia”- “Spergolina”, “Pellegrina”, “Sparglètta” PAT Emilia Romagna

La provincia di Reggio Emilia, situata nell’Emilia-Romagna, è ricca di tradizione vinicola e ospita diverse antiche varietà di vitigni, ciascuna con le sue caratteristiche distintive. Queste varietà, coltivate nella regione da secoli, hanno contribuito a plasmare il patrimonio enologico locale.

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Antiche varietà di uva da tavola piacentina: Verdea, Bianchetta di Bacedasco, Bianchetta di Diolo, Bersgano Bianco e Rosso PAT Emilia Romagna

L’istituto di Coltivazione Arboree della Facoltà di Agraria della Università Cattolica di Piacenza ha condotto accurate indagini, fin dagli anni ’60, elencando e descrivendo i vitigni di uva da tavola segnalati come autoctoni in provincia di Piacenza (Fregoni M. 1963).

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Albarossa
Vitigni d’ITALIA

L’Albarossa, un affascinante incrocio tra i nobili vitigni Nebbiolo e Barbera, emerge come una varietà d’uva distinta che incanta gli appassionati del vino con la sua complessità e la sua storia unica. Questo vitigno, originario delle colline del Piemonte, Italia, racconta una storia avvincente di innovazione e tradizione enologica. In questo articolo, esploreremo le caratteristiche distintive dell’Albarossa e il suo ruolo significativo nel panorama vinicolo italiano.

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Vitigni d’ITALIA

Albarola
Vitigni d’ITALIA

L’Albarola, varietà di uva coltivata sulle pittoresche colline della Liguria, è una gemma enologica che incarna la ricchezza del terroir locale. Questa varietà, seppur meno nota rispetto ad alcune più diffuse, è essenziale per la produzione di vini pregiati e raffinati. In questo articolo, esploreremo le caratteristiche distintive dell’Albarola e il suo ruolo nel panorama vinicolo della Liguria.

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Vitigni d’ITALIA

Albaranzeuli Nero
Vitigni d’ITALIA

L’Albaranzeuli Nero è una varietà di uva che si distingue per la sua unicità e la sua affascinante storia nella regione della Puglia, Italia. Questo vitigno, benché meno noto rispetto ad alcune varietà più diffuse, offre caratteristiche intriganti che meritano di essere esplorate e apprezzate dagli amanti del vino. In questo articolo, ci immergeremo nelle peculiarità dell’Albaranzeuli Nero e scopriremo cosa lo rende così speciale.

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Vitigni d’ITALIA

Antiche varietà di pera piacentina: della coda torta, lauro, limone, ammazza-cavallo, bianchetta, butirro (o burro), san giovanni, gnocco autunnale, sporcaccione (per sburdacion), senza grana, signore (per sciur), turco, spadone PAT Emilia Romagna

Negli Annali dell’agricoltura del Regno d’Italia contenenti fatti, osservazioni e memorie sopra tutte le parti dell’economia campestre il Cavalier Re nel 1813, trattando dell’agricoltura del circondario di Piacenza, riporta il nome di “trentuno varietà di peri” alcune delle quali (Ammazza-cavallo, San Giovanni, Signore, Gnocco autunnale, Dalla coda torta, Spadone, Bianchetto, Limone, Butirro, Senza Grana, Turco) sono ancora oggi coltivate in provincia di Piacenza.

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Antiche varietà di patate piacentine: Quarantina piacentina, quaantìn-a PAT Emilia Romagna

La Quarantina fino agli anni’50 era la patata più diffusa nei territori di confluenza delle provincie di Piacenza e Genova; in seguito è stata soppiantata da varietà olandesi, canadesi, francesi più produttive. Nel 1983 veniva ancora coltivata su scala domestica; qualche anno fa solo una ventina di contadini ne mantenevano la semente. Oggi, dopo alcuni anni di sensibilizzazione sul valore ecologico ed economico delle varietà locali, diversi produttori hanno ripreso a coltivarla, specie in Val Graveglia.

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Antiche varietà di olivo piacentino: Monte giogo, Vernasca PAT Emilia Romagna

La coltivazione dell’olivo nel territorio piacentino ha origini piuttosto antiche e documentate da numerose fonti storiche. In particolare, documenti catastali, inventari, leggi e disposizioni dell’Alto e Basso Medioevo dimostrano come questa specie fosse coltivata anche nel piacentino. Recentemente Ughini ed Al. (2001) riferiscono del ricevimento nella fascia altitudinale compresa tra 100 e 600 metri s.l.m. di ben 32 accessioni olivicole alcune delle quali apparentemente molto vecchie.

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